Successo di pubblico per il primo Festival della Bonifica Terrevolute: per quattro giorni San Donà di Piave è stata al centro del dibattito nazionale sul rapporto tra uomo e territori di pianura. Gran pienone per spettacoli, convegni e incontri letterari; ottima partecipazione anche ai tour nei luoghi della bonifica del Veneto Orientale. E già si pensa all’edizione del 2019.

Con lo spettacolo al Teatro Astra “Non ci sono più le quattro stagioni” di Luca Mercalli e la banda Osiris si è concluso domenica sera il primo Festival della Bonifica Terrevolute organizzato dai Consorzi di Bonifica del Veneto, attraverso l’articolazione regionale della propria associazione Anbi, e dall’Università degli Studi di Padova. L’evento ha animato per quattro giorni, con spettacoli, incontri letterari e convegni, il centro di San Donà di Piave (Ve), capoluogo del territorio consortile “Veneto Orientale”, portando in primo piano il dibattito sul rapporto tra uomo e territori di pianura, fortemente caratterizzati dal plurisecolare lavoro di bonifica.

Il primo Festival della Bonifica è stato un successo superiore alle aspettative, sia per la partecipazione di pubblico, sia dal punto di vista organizzativo.

I quattro spettacoli serali – tre in Piazza Indipendenza (Cirri e Artuso il giovedì, Mario Tozzi venerdì, Gobbo e Pennacchi sabato, e l’ultimo al teatro Astra di e con Mercalli e la banda Osiris) – hanno registrato il pienone; parte del pubblico, soprattutto venerdì e sabato, è rimasta in piedi perché esauriti i 600 posti a sedere; pieno in tutti i suoi 500 posti a sedere anche il Teatro Astra per lo spettacolo di domenica.

Molto frequentati anche i cinque simposi scientifici al Centro Leonardo Da Vinci (oltre 30 relatori da tutta Italia ma anche Spagna e Marocco) dedicati a tematiche ambientali, ai mutamenti climatici e alla patrimonio culturale della bonifica. In particolare ha colpito la vasta presenza tra il pubblico – a fianco di professionisti, tecnici, studenti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico – di cittadini comuni, interessati a questi approfondimenti.

Tutto esaurito anche per gli incontri al Caffè Letterario con gli scrittori Antonio Pennacchi, Ulderico Bernardi e Giuseppe Vazza. Ottima affluenza si è inoltre registrata tutte le sere nella corte del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale dove sono stati allestiti due punti ristoro e un palco che ha visto avvicendarsi diversi complessi di blues e rock.

Grande successo infine per i tour nei luoghi della bonifica, oltre 30 nel weekend, che hanno coinvolto un migliaio di persone da tutto il Veneto e anche fuori in biciclettate e in escursioni in autobus messi a disposizione da ATVO. I tour sono stati occasione per visite guidate a idrovore (Torre di Fine, Termine, Valle Tagli, Cittanova, Sindacale, Macchina Fissa), aziende agricole storiche (Ca’ Corniani, La Fagiana) e altri luoghi legati alla bonifica del Veneto Orientale (come il Bosco delle Lame, le porte vinciane di Brian). Ben frequentati anche i tour a bordo di barche elettriche e i voli sui luoghi della bonifica che hanno avuto come base l’aviosuperficie Litorale di Caorle.

Alla luce di questo successo è dunque confermata la volontà di proseguire nel percorso di iniziative verso il centenario, nel 2022, del Congresso regionale della Bonifica che proprio a San Donà ebbe luogo nel 1922 e lanciò a livello nazionale la bonifica integrale.

Il sistema veneto della Bonifica, sempre impegnato nel mantenere il territorio sicuro e irrorato, ha dimostrato che grazie alla sua coesione, all’affiatamento e alla precisione organizzativa, è in grado di ottenere risultati eccellenti anche in attività non strettamente legate ai propri compiti quotidiani, in questo caso la realizzazione di un Festival – ha affermato Giuseppe Romano, presidente di Anbi Veneto -. Perché un Festival? Perché è uno strumento di comunicazione e relazione con tutti i cittadini, ideale per sensibilizzare sul tema fondamentale come l’importanza di una gestione attenta della risorsa idrica. Il successo di questa edizione, con partecipanti provenienti anche da fuori Regione, dimostra il diffuso interesse per queste tematiche e riteniamo rappresenti anche una dimostrazione di apprezzamento della cittadinanza nei confronti del lavoro della bonifica. Il mio ringraziamento – conclude Romano – va a tutti coloro che hanno contribuiti a questa iniziativa, agli 11 consorzi veneti, all’Università di Padova, alla Regione del Veneto, al Comune di San Donà e alle associazioni agricole Coldiretti, Cia e Confagricoltura, nonché alle associazioni culturali e ai numerosi partner privati che ci hanno sostenuto.”

Questo è solo l’inizio di un percorso che sono certa non potrà che svilupparsi positivamente negli anni – ha affermato la curatrice Elisabetta Novello, docente di storia economica dell’Università di Padova –. Tutti i partecipanti hanno dimostrato molto interesse per i temi trattati ed è emerso un forte desiderio di conoscere approfonditamente l’ambiente che ci ospita e l’attività che in esso svolge l’uomo. Si tratta di attività basate sul rispetto dell’ecosistema che mirano a un’economia sostenibile per una società evoluta da ogni punto di vista.

Soddisfatto anche Giorgio Piazza, presidente del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale che ha ospitato la manifestazione: “La grande affluenza di pubblico a tutte le iniziative messe in campo ci ha permesso di dare il giusto risalto al fondamentale ruolo che il Consorzio riveste per la vita di questo territorio non solo sul piano della salvaguardia idraulica, ma anche per quanto riguarda la qualità paesaggistica e la sostenibilità ambientale”.

Leggi il comunicato dell’inaugurazione

Vai al sito www.festivalbonifica.it