L’assemblea di inizio anno dei presidenti e direttori dei Consorzi di Bonifica del Veneto, tenutasi lunedì 23 gennaio presso la sede del Consorzio di Bonifica Piave a Montebelluna (Tv), è stata anche occasione per un incontro conoscitivo con il presidente della Commissione Agricoltura del Senato Luca de Carlo: sul tavolo, i tanti temi che stanno impegnando il sistema della bonifica in epoca di mutamenti climatici.

Nell’incontro, coordinato da ANBI Veneto, ogni consorzio ha avuto modo di illustrare peculiarità,  problematiche e proposte di soluzione. In particolare, ANBI Veneto ha posto l’accento sulla straordinaria siccità del 2022, che rischia di continuare anche nel 2023, e sul piano Laghetti, realizzato in coordinamento con ANBI nazionale e Regione del Veneto, che mira a una maggiore capacità dei territori nel trattenere risorsa e utilizzarla nei periodi più siccitosi.

“Il 2022 è stato un anno drammatico dal punto di vista della siccità, i consorzi hanno dovuto fare un lavoro straordinario per permettere al mondo dell’agricoltura di arrivare alla fine stagione – ha spiegato il presidente di ANBI Veneto Francesco Cazzaro -. È evidente che a una crisi climatica epocale si debbano dare risposte strutturate, per le quali sono necessari interventi e una visione nel lungo periodo.”

“Condivido l’importanza di affrontare il tema della gestione dell’acqua con pianificazione perché mutamenti climatici impongono di uscire da approcci di emergenza – ha affermato il presidente De Carlo -. Ci aspettiamo dai consorzi grandi progettualità, dimostreremo con le risorse che abbiamo voglia di fare bene. “

“I consorzi di bonifica – ha aggiunto De Carlo –  rivestono un ruolo fondamentale nel mantenimento di un giusto equilibrio tra agricoltura e ambiente: sono quindi pronto a sostenere tutte quelle iniziative che consentiranno di innovare e migliorare ancora il sistema di gestione della risorsa acqua, coniugando agricoltura e rispetto ambientale; agricoltura che in questo Governo ha visto un rinnovato interesse, dimostrato anche dai 2 miliardi di euro – sugli oltre 30 totali – destinati al settore con l’ultima Legge di Bilancio”.