LA PIENA DEL PO PRESENTA IL CONTO AI CONSORZI DI BONIFICA DEL POLESINE
Piemonte tra il 15 e il 17 aprile hanno messo sotto stress anche la rete idraulica minore del Polesine. Sebbene il fiume Po non rientri tra le competenze dei consorzi di bonifica gli effetti dell’onda di piena hanno comportato per questi enti lavoro extra e costi maggiori anche del 15%.
_ Venezia, 29 aprile 2025
“Anche nei giorni successivi al transito dell’onda di piena del Po, i consorzi di bonifica del Polesine hanno svolto un lavoro extra per la manutenzione del territorio e per regolare i livelli più alti dei canali di bonifica dovuti alle infiltrazioni, sostenendo costi maggiori anche del 15% rispetto al periodo. È necessario ribadirlo di fronte alle istituzioni perché le risorse attuali rischiano di non essere più sufficienti, visto che con i cambiamenti climatici aumenta la frequenza di eventi estremi con i quali dobbiamo fare i conti anche se accadono, come in questo caso, a 300 km di distanza”.