Il progetto di un “repertorio nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo” – identificato con l’acronimo Rendis – nasce nel 2005 per conto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, sull’attuazione di piani e programmi di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziati dal Ministero
L’obbiettivo era quello ci creare un quadro unitario, delle opere e delle risorse impegnate nel campo di difesa del suolo, condiviso tra tutte le amministrazioni che operano sul territorio. Si tratta di uno strumento per migliorare il coordinamento dei lavori e ottimizzare la spesa nazionale per la difesa del suolo, con l’intento di far conoscere meglio ciò che le pubbliche amministrazioni realizzano sul territorio per ridurre il rischio geologico-idraulico.
“Il nostro ufficio progettazione, che vanta una grande efficienza e professionalità, ha presentato un ampio parco progetti da inserire nel lavoro della presidenza del Consiglio dei Ministri ‘Italia Sicura’. Rimaniamo quindi ora in attesa dei fondi per poter procedere con l’esecuzione dei lavori.” Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica Adige Po, sono stati inseriti nella piattaforma ReNDiS progetti del valore complessivo di 8.160.000 euro. “I progetti – spiega la nota stampa del Consorzio – riguardano la sistemazione del Canale Manin nel Comune di Adria (960mila euro); la sistemazione idraulica del bacino Crespino nel comune di Villanova Marchesana (1milione di euro) e del bacino Gurzone nel comune di Occhiobello (1 milione di euro); lavori di sistemazione idraulica del canale Valdentro ad Adria (1 milione e 300mila euro); derivazione del Cavo Maestro del Bacino Superiore in corrispondenza della Botte Paleocapa nei comuni di Bosaro e Polesella (3 milioni di euro); e lavori di adeguamento agli impianti idrovori nel comune di Adria (900 mila euro)”.Il presidente del Consorzio di Bonifica Adige, Mauro Visentin