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CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: TAVOLO TECNICO A MESTRE

Mercoledì 8 ottobre, presso la sala consiliare del Municipio, si riunirà il tavolo tematico per discutere di assetto del territorio.

Prosegue il confronto pubblico sul contratto di fiume Marzenego. Mercoledì 8 ottobre, presso la sala consiliare del Municipio di Mestre, in via Palazzo 1, è convocato il tavolo di lavoro dedicato in particolare l’assetto del territorio. Dalle ore 17 alle ore 20 cittadini, rappresentanti di organizzazioni e associazioni pubbliche o private del territorio, potranno partecipare ai lavori, coordinati dalla segreteria tecnica, per parlare del rapporto tra trasformazioni territoriali e corsi d’acqua, della riqualificazione del costruito, della valorizzazione degli spazi pubblici. E ancora: della disciplina urbanistica per la tutela dei corsi d’acqua e dell’assetto delle reti di relazioni nelle comunità locali.

Il tavolo di lavoro si svolgerà in concomitanza con il workshop di discussione e progettazione intitolato Re-Cycle Ve.net. (3-11 ottobre 2014), organizzato dal gruppo di ricerca Prin Re-Cycle Italy dell’Università Iuav di Venezia, in stretta collaborazione con la Fondazione Francesco Fabbri con sede a Pieve di Soligo.

Informazioni utili e documentazione sui tavoli tenutosi a Maerne, Scorzè, Salzano assieme al dossier conoscitivo del Contratto di fiume Marzenego sono disponibili online nella pagine web www.acquerisorgive.it/cdfmarzenego/documenti/documentistudi/.

L’obiettivo del Contratto di fiume è di giungere alla stesura di un programma di azioni concrete a tutela del Marzenego e del territorio circostante, che sia stato condiviso tra tutti gli attori territoriali interessati. Dopo il tavolo sul rischio idraulico, un altro è già programmato per l’8 ottobre sull’assetto del territorio.

Nuova assemblea del Consorzio di bonifica veronese

Prende il via la lunga corsa che porterà all’elezione della nuova assemblea del Consorzio di bonifica veronese, l’ente cui compete la gestione della rete di irrigazione e del sistema idrico minore in tutta la fascia della provincia scaligera a sinistra dell’Adige, che va dall’alto lago sino alla Bassa, oltre che in alcuni Comuni del Mantovano e del Rodigino.
Oggi scadrà il termine massimo per il primo degli adempimenti previsti dalla procedura di rinnovo dell’organismo di rappresentanza dei consorziati. Quello per la presentazione delle eventuali richieste di rettifica dell’elenco degli elettori – ovvero i proprietari di terreni iscritti al catasto consortile – che dovranno essere presentate con raccomandata, posta elettronica certificata o a mano al consorzio, la cui sede è a Verona in via della Genovesa. Poi entro il 20 verrà pubblicato l’elenco definitivo degli elettori. I quali, prima della fine del mese, riceveranno una comunicazione contenente tutte le indicazioni relative all’esercizio del diritto di voto. A quel punto scatteranno tutte le operazioni elettorali in senso proprio. Si apriranno i termini per la presentazione delle liste e per la campagna elettorale. Il voto è previsto domenica 14 dicembre e si svolgerà con modalità particolari, visto che è previsto un sistema di calcolo ponderato.
Le poco più di 102mila ditte consorziate sono suddivise in tre fasce, stabilite in base all’entità del contributo che versano al consorzio. Le 86mila aziende che compongono la prima fascia eleggeranno due dei venti componenti dell’assemblea, le poco più di 11 mila della seconda 9, così come le meno di 4 mila della terza. All’assemblea consortile competerà poi nominare il consiglio di amministrazione, ora presieduto dall’imprenditore agricolo di Oppeano Antonio Tomezzoli, con vice Angelo Venturelli, membri Christian Marchesin e Maurizio Zuliani, e rappresentante dei sindaci il sindaco di Concamarise Cristiano Zuliani.

Tratto da l’Arena

Iniziati i lavori per lo Scolmatore di piena Limenella – Fossetta

Il presidente Zaggia: “Migliorerà la sicurezza idraulica della zona a nord di Padova”
A fine luglio il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha aperto il cantiere per la realizzazione dello scolmatore Limenella – Fossetta. Un lavoro di miglioramento del deflusso delle acque atteso per la città di Padova, in particolare per la zona nord (quartiere Arcella).
Il disordinato sviluppo urbanistico dell’Arcella, non collegato da proporzionate opere di smaltimento delle acque piovane, ha determinato  il frequente stato di  “sofferenza”  del sistema idraulico di deflusso con ampie zone allagate.

Il progetto, per cui sono stati stanziati 18, 5 milioni di euro, prevede il finanziamento congiunto da parte della Regione Veneto per 7,5 milioni, da parte del Comune di Padova per 4 milioni, del Consorzio Bacchiglione per 3,5 milioni e del Commissario Straordinario Delegato per il rischio idrogeologico del Veneto, per 3,5 milioni.

Si tratta della realizzazione di uno sfioratore di piena sullo scolo Limenella, ai piedi del cavalcavia Camerini in zona Altichiero, costituita da una soglia oltre la quale le acque del Limenella confluiranno in  una lunga condotta interrata (alta 2,70m, larga 4,00m – “una pasta” lunga circa 2 km) per essere convogliate alle arginature del fiume Brenta nel quale saranno sversate tramite pompe idrovore.

L’opera andrà ad alleggerire la portata idraulica attuale dei collettori consorziali Limenella  e Fossetta – da cui prende il nome – sottraendo alla rete ordinaria, attualmente insufficiente, una portata di circa 5 metri cubi al secondo, con il primo stralcio e 10 metri cubi al secondo con il completamento.
Il tracciato dello scolmatore, che prevede l’attraversamento con “microtunneling” dell’autostrada A4 Venezia – Milano, si divide sostanzialmente in due tratti, a Nord ed a Sud dell’intersezione con l’autostrada, tra il cavalcavia Camerini, via Po e via Sacro Cuore. Particolare complessità realizzativa è inoltre rappresentata dalla presenza lungo il tracciato delle reti di distribuzione di acqua, gas, elettricità, fognature, che comporteranno la necessità di realizzare deviazioni stradali temporanee e condotte provvisorie di distribuzione.

“Finalmente diamo compimento ad un progetto che Padova aspettava da anni e, unitamente agli altri investimenti realizzati, come a Voltabarozzo e a San Lazzaro va a migliorare il sistema di deflusso delle acque di Padova.” Spiega il presidente Eugenio Zaggia “Allo stato attuale sono stati realizzati la bonifica bellica e ambientale, sono iniziati sia i lavori di escavo del tratto iniziale dello scolmatore che la  costruzione dell’impianto terminale.”

l lavori sono stati affidati al Consorzio di imprese  Medoacus s.c.a.r.l. e la fine è prevista per aprile 2017.”

 

Scheda tecnica

Segui l’avanzamento dei lavori

 

APPROVATO L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO DEL CONSORZIO PIAVE: 1 MILIONE E 400 MILA EURO DI INTERVENTI PER IL TERRITORIO

Lunedì 22 settembre si è svolta l’Assemblea del Consorzio Piave presieduta dal Presidente Giuseppe Romano. Tra i punti all’ordine del giorno, l’assestamento di bilancio di previsione che vede la distribuzione di circa 1 milione e 400 mila euro per interventi sul territorio sia in area di bonifica sia in area irrigua. E’ stato deliberato di impegnare 400.000 euro per lavori di manutenzione straordinaria della rete irrigua a scorrimento, infatti, le ben note “canalette” in calcestruzzo, mostrano inequivocabili segni di cedimento per vetustà, dando luogo a perdite d’acqua, allagamenti e disagi nell’esercizio irriguo e pertanto si è considerato prioritario intervenire in area irrigua con questa tipologia di manutenzione. Il resto dell’avanzo verrà tutto impiegato in area bonifica e difesa del suolo. Nel dettaglio, 600.000 euro per la messa in sicurezza della botte a sifone sul collettore di bonifica del bacino Fossetta, sottopassante il Collettore Acque Alte: si tratta di un antico manufatto, che mostra evidenti segni del tempo ed il cui cedimento provocherebbe l’allagamento su un’area a scolo meccanico molto vasta e comprende circa 6000 ha nei Comuni di Meolo e Roncade; 95.000 € per la realizzazione di una cassa d’espansione lungo il Rio Bagnon in comune di Breda di Piave, finalizzata a contenere i picchi di piena del corso d’acqua stesso e del suo ricettore fiume Mignagola, in un’area ad elevata urbanizzazione; 80.000 € per opere di completamento dei lavori di sistemazione idraulica dei bacini Dolza e Trattor, in fase di ultimazione in comune di Fontanelle: si tratta del rialzo dell’argine del torrente Favero in comune di Vazzola località Visnà. Ciò è necessario per evitare la frequente fuoriuscita d’acqua in concomitanza a quote elevate del fiume Monticano, nel quale il Favero affluisce poco a valle. In Comune di Sernaglia della Battaglia, invece, sono stanziati 80.000 euro per opere di sistemazione idraulica del Torrente Patean, nell’ambito dei lavori di costruzione della cassa d’espansione in fase di prossima ultimazione. Nel frattempo proseguono senza tregua, pur con le continue avversità metereologiche, gli interventi sulle frane e i dissesti di sponda conseguenti all’evento di piena di fine gennaio inizio febbraio 2014: è previsto il rifacimento di circa 12 km di difese di sponda in pali o roccia lungo corsi d’acqua di bonifica su 27 comuni tra cui Roncade, Meolo, Monastier, Oderzo, Fontanelle, Gorgo al Monticano, Mansuè, Motta di Livenza.

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