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Continua Scene di Paglia, festival dei casoni e delle acque

Ormai è tradizione che in una notte di fine giugno la storica idrovora di S. Margherita si trasformi in palcoscenico: venerdì 30 giugno “Scene di Paglia. Festival dei casoni e delle acque” torna con un doppio appuntamento ad ingresso gratuito: alle 20.30 con il film documentario L’Urlo dell’acqua, alle 22 con lo spettacolo Carmen che non vede l’ora.

Prossimo appuntamento domani, venerdì 30, alla storica idrovora di Santa Margherita di Codevigo, gestita Consorzio di bonifica Bacchiglione, dove il festival propone un doppio appuntamento ad ingresso gratuito: alle 20.30 con il film documentario L’Urlo dell’acqua, alle 22 con lo spettacolo Carmen che non vede l’ora.

L’Urlo dell’acqua, con la regia di Michele Angrisani, è un racconto corale pensato per restituire la voce di un territorio che è riuscito a rialzarsi con silenzio e dignità. Un tentativo di trasformare in memoria collettiva l’esperienza dell’alluvione 1966, una lezione di salvaguardia ambientale e di rispetto di quel paesaggio che, dietro la sua struggente poesia, conserva i ricordi di quella notte di novembre.

Lo spettacolo, Carmen che non vede l’ora, della Compagnia Bartolini Baronio, racconta il viaggio di una donna qualunque alla ricerca della sua libertà, ma è anche il viaggio di un uomo alla ricerca della propria coscienza che risponde parlando, cantando e suonando a quel gioco del teatro che il femminile mette in moto, per ricucire, insieme al pubblico, ciò che la violenza ha fatto a pezzi. Una profonda e vertiginosa immersione dentro la storia dalla Seconda guerra mondiale ai nostri giorni, alla ricerca di un corpo e del suo posto nel mondo.

Molto suggestiva anche la location, che sarà aperta al pubblico dalle 18.00 e a cui interno sarà esposta la mostra fotografica La lezione del ’66. Cosa abbiamo imparato cinquant’anni dopo la grande alluvione?

Simbolo di un paesaggio plasmato dall’uomo in equilibrio fra terra e acqua, l’impianto idrovoro di Santa Margherita di Codevigo gestito dal Consorzio di bonifica Bacchiglione è uno dei più antichi testimoni della bonifica meccanica: un museo vivo e in continua evoluzione. L’idrovora, messa in funzione per la prima volta nel novembre del 1888 e tuttora perfettamente funzionante, è un’importante testimonianza delle opere di allontanamento e controllo delle acque effettuate nelle aree prossime alla laguna, da sempre soggette a malsani impaludamenti e alle disastrose esondazioni dei grandi fiumi Brenta e Bacchiglione che scorrono nelle vicinanze. Dotata inizialmente di una sola ruota a schiaffo azionata a vapore, l’idrovora fu potenziata nei primi decenni del Novecento: prima con due pompe centrifughe con motore a gas povero e quindi con altre due pompe fornite di motore diesel della ditta Franco Tosi. Oggi l’impianto è in grado di sollevare 13.500 litri al secondo.

Continua nel weekend il ricco programma di Scene di Paglia, che tra casoni, idrovore, corti benedettine, ville, scuderie e piazze della Saccisica, tra Padova e Venezia, tra terra e acqua, mette al centro il grande teatro e la musica, in un connubio magico tra cultura e territorio.

Sabato 1 luglio la musica dal vivo e l’attrice Paola Roscioli sarà alle Scuderie la Gardesana di Sant’Angelo, aperte per l’occasione, di Lireta. A chi viene dal mare, un progetto di Mario Perrotta tratto dalla storia vera di una donna albanese avventurosamente arrivata in Italia, dal suo diario e “da altri milioni di diari non scritti”.

In chiusura domenica 2 luglio ai Casoni della Fogolana di Valle Millecampi (Codevigo), lo spettacolo Chet Baker, L’angelo abietto. Un concerto di parole e suoni con l’attore Marco Sgrosso e un trio jazz a riproporre le note del grande musicista: Felice Del Gaudio al contrabbasso, Guido Guidoboni alla tromba, Nico Menci al pianoforte.

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Anbi Veneto | 147 milioni per le risorse idriche

Può una regione come il Veneto, il cui Pil sta trascinando l’economia italiana grazie soprattutto all’agricoltura, non investire in irrigazione?

Per superare i danni dei cambiamenti climatici ed efficientare l’irrigazione veneta, i consorzi di bonifica hanno pronti 20 progetti per un totale di 147 milioni di euro di investimenti. Si tratta di interventi prioritari come l’infrastrutturazione e la modernizzazione delle reti irrigue. Opere in grado di produrre un risparmio idrico che, rispettando l’obiettivo del bando del PSRN (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale), va dal 5 al 25%.

“Per un’agricoltura efficiente, la disponibilità idrica è il primo fattore di produzione. Riteniamo indispensabile agire in prevenzione anziché intervenire in emergenza. Per farlo serve un piano regionale pluriennale che soddisfi appieno la progettualità esecutiva manifestata dai Consorzi di bonifica, che vada a compensazione degli investimenti all’interno del PSRN”, commenta Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto. (altro…)

28/6 Siccità e infrastrutture irrigue, paradosso Italia

Un paradosso italiano: l’agricoltura veneta traina l’economia italiana ma non si investe in infrastrutture e bacini irrigui. I dati Istat dicono che il Nord Est sta trainando l’Italia. In base alle recenti stime preliminari sul Pil, emerse settimana scorsa, è stato messo a segno il rialzo più alto: +1,2% rispetto allo 0,9% del Paese.

La ripresa italiana riparte quindi dal Nord Est che torna ad essere un po’ la «locomotiva» del Paese, grazie soprattutto alle produzioni agricole ed alle filiere agroalimentari venete che segnano un +4,5%.

Una situazione economica che ci ricorda un nostro slogan: il cibo è irriguo. Senza una gestione strutturata della risorsa idrica, in grado di contrastare queste emergenze siccitose sempre più ripetitive e produrre superiori risparmi d’acqua, si mette a repentaglio l’intero settore agricolo, volano economico italiano. La garanzia delle produzioni agricole, con il cambiamento climatico in atto, può avvenire solamente attraverso adeguati investimenti in infrastrutture irrigue che permettono l’uso efficiente e razionale della risorsa idrica.

Serve un piano di investimenti. I Consorzi hanno dei progetti pronti a partire. Ne parleremo, nel corso di una conferenza stampa, (DOMANI) mercoledì 28 giugno alle ore 11.00 nella sede del Consorzio di bonifica Acque Risorgive, in via Rovereto 12 a Venezia Mestre.

Con noi ci sarà anche l’Assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto Giuseppe Pan.

 

Allarme rosso: “Non ci sono soldi per combattere la subsidenza”

Non ci sono abbastanza finanziamenti, per quanto la legge ne preveda lo stanziamento, per consentire ai due Consorzi di bonifica del Polesine, l’Adige Po e il Delta del Po, di combattere la subsidenza, ossia l’abbassamento della costa e del suolo, come sarebbe necessario


Rovigo – Nella giornata del 5 giugno, nella sede del Consorzio di Bonifica Adige Po, è stato ospitato un vertice tecnico, indetto dai presidenti del Consorzio di Bonifica Adige Po e Delta del Po, Mauro Visentin e Adriano Tugnolo. Oltre alle associazioni di categoria, erano presenti le amministrazioni dei consorzi del Ferrarese, della provincia di Ravenna e i vertici dell’Anbi regionale e nazionale, ovvero le associazioni che raggruppano gli enti di bonifica. (altro…)

Siccità | la situazione dell’Adige

Lungo l’asta dell’Adige vi è ancora presente una condizione di deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali, in particolar modo la situazione di carenza di disponibilità idrica nel fiume Adige mette a rischio l’approvvigionamento idropotabile nelle zone servite da acquedotti con prelievi dal fiume stesso.

Con il provvedimento adottato si intende confermare lo stato di crisi idrica, in modo da poter attuare le misure necessarie a fronteggiare tale situazione.

Alla stazione di Trento Ponte San Lorenzo al momento transitano 153 metri cubi al secondo. Questo comporta una riduzione delle derivazioni che va dal 30 al 40%.
A Boara Pisani si stanno mantenendo gli 80 metri cubi al secondo, valore minimo per poter garantire il funzionamento degli impianti idropotabili e della barriera contro l’intrusione del cuneo salino.
Secondo Ordinanza della Giunta Regionale, quando a Ponte San Lorenzo si arriverà ad un valore che va dai 140 ai 100 metri cubi al secondo, le derivazioni saranno ridotte del 50%.
In caso scendesse sotto i 100 metri cubi al secondo, scatterebbe il blocco delle derivazioni.
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