Aumentata del 17,5% la necessità di investimenti sul territorio veneto per renderlo idraulicamente sicuro.
Questa la situazione attuale di un Veneto ancora fragile e che necessita di opere per metterlo in sicurezza. A dirlo l’Unione Veneta Bonifiche che giovedì 5 febbraio, presso la Presidenza del Consiglio, parteciperà all’incontro “Manutenzione Italia: azioni per #italiasicura” promosso dall’Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni e finalizzato a presentare il Piano Nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico, che contiene tutti gli interventi proposti dai Consorzi di bonifica.
All’incontro sarà presente una delegazione dei Consorzi di bonifica del Veneto, che, nell’occasione, presenterà la propria progettualità, che si andrà ad inserire in una logica di programmazione pluriennale.
Giuseppe Romano, presidente UVB: ”Nel 2015 i progetti necessari per un territorio idraulicamente sicuro sono 685, traducibili in un investimento da 1,7 miliardi di euro; l’aumento, rispetto al 2014, è del 17,5%”.
Giuseppe Romano, però rassicura: “In una situazione complicata, che ci mette di fronte ad alluvioni ed allagamenti sempre più frequenti, i Consorzi di bonifica hanno già inserito nel programma di #italiasicura una lista di 105 progetti direttamente cantierabili per 217milioni di euro. Progetti che riguardano la laminazione delle piene dei vari corsi d’acqua, il potenziamento degli impianti idrovori e delle opere idrauliche.”