Alveo allargato, percorso corretto e vasca di laminazione da 8mila metri quadri
Sicurezza idraulica del rio “Dosson”. A Frescada di Preganziol si vedono già i primi risultati del progetto di sistemazione del canale consortile ad opera del Consorzio di Bonifica Piave. Un intervento da 2.2 milioni di euro finanziati dalla Regione. Erano attesi da anni i lavori di messa in sicurezza idraulica del rio “Dosson” che bagna i territori di Treviso, Preganziol e Casier. I primi a tirare un sospiro di sollievo sono stati gli abitanti di via Bassa a Frescada Ovest alle prese da anni con il problema della periodiche esondazioni dal canale, che passa a pochi metri dalla scuola primaria “Comisso”. In più occasioni gli alunni erano stati fatti evacuare con l’intervento dei volontari della protezione civile perchè i locali dell’istituto erano andati sott’acqua. In quelle circostanze erano state allagate anche decine di scantinati delle abitazioni di via fratelli Bandiera, via Bassa e via dei Mille, oltre ai capannoni di due grosse aziende, la Colfert e il tortellinificio Alibert.
Il progetto consiste nell’ampliamento dell’alveo per aumentare la capacità d’invaso e la parziale correzione dell’attuale percorso del canale a ridosso del tombotto che passa sotto il Terraglio. Per contenere le periodiche tracimazioni del rio “Dosson” è stata realizzata una vasca di espansione di circa 8mila metri quadrati a nord dell’industria del caffè Goppion in prossimità del Terraglio. L’opera, in fase di completamento, dovrebbe mettere la parola fine agli allagamenti in zona Frescada Ovest. Il sindaco di Preganziol, Paolo Galeano, e l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Bovo, hanno avuto un incontro con i dirigenti del Consorzio di Bonifica Piave per chiedere che i soldi del ribasso d’asta del progetto di bonifica da 2.2 milioni di euro (circa 380mila euro) vengano reinvestiti in altre opere di sicurezza idraulica nel territorio preganziolese da sempre esposto ai rischi di alluvioni e allagamenti anche per precipitazioni non particolarmente consistenti. Un problema che ora, grazie all’intervento sul “Dosson” potrebbe essere almeno in parte risolto.
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