Parte la gestione Coldiretti, fra problemi di cassa e difesa del territorio

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Adriano Tugnolo, 58 anni, imprenditore agricolo di Ca’ Mello, è il nuovo presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po, eletto stamane (5 febbraio) dalla nuova assemblea consortile uscita dalla tornata elettorale del 14 dicembre 2014. Succede a Fabrizio Ferro di cui è stato vice per due mandati.

Espressione delle liste Coldiretti Campagna amica che nel comprensorio del delta hanno ottenuto un successo senza precedenti (+70 per cento in fascia 1, +25 in fascia 2 e +40 in fascia 3), Adriano Tugnolo ha esordito con soddisfazione nel suo discorso inaugurale: “Ringrazio per la fiducia che questa assemblea mi ha accordato. Sarà mio impegno essere presidente di tutti, agricoltori, urbani, pescatori e acquacoltori e di essere vicino a questo territorio, così fragile e così complesso, facendomi portavoce di tutte le sue esigenze, l’irrigazione, le opere di manutenzione, le problematiche delle valli, del cuneo salino”.

 

Adriano Tugnolo, attuale presidente Coldiretti per la zona di Porto Tolle, ha una lunga esperienza anche come consigliere della sezione di Ca’ Mello e come rappresentante delle istanze dei produttori agricoli nel consiglio della cooperativa Cosva di Porto Tolle.

Diplomato all’Ipsia con indirizzo meccanico ha subito cominciato a lavorare nell’azienda agricola del padre a Ca’ Mello, cui è subentrato nel 1985. Ma la sua formazione è passata attraverso 15 anni di gestione della bonifica, prima come componente di giunta del consorzio Delta del Po e poi come vice presidente. Profondo conoscitore del proprio territorio, Tugnolo è grande sostenitore dell’importanza delle opere di conservazione ambientale e controllo idrografico: “Mio padre, Aldo Tugnolo, insieme a tanti altri di queste zone, ha scavato di persona col badile (il palotto) i canali per sgrondare l’acqua dai terreni da bonificare – racconta il neo presidente Tugnolo. – Allora non c’erano altri mezzi. Poi, di notte, venivano incendiate le canne rimaste all’asciutto e, un po’ alla volta, si cominciava a lavorare il terreno con la forza dei buoi. Questa terra è stata plasmata dagli uomini e grazie ai depositi dell’acqua è particolarmente fertile. Tutti noi siamo intimamente legati alla bonifica, è un’esigenza di vita ed è un dovere per preservare questo nostro Delta che vive letteralmente in simbiosi tra acqua e terra, chiuso tra Po Grande, Po di Gnocca e Po di Maistra”.

Il programma della nuova dirigenza è quello diffuso da Coldiretti per la campagna elettorale: prendere provvedimenti finalizzati al miglioramento dei servizi verso cittadini e contribuenti, ricerca di risorse finanziarie attraverso progetti mirati, azioni divulgative per dar conto alla cittadinanza delle iniziative e dei progetti, sia attraverso la stampa che incontri sul territorio; ricerca delle collaborazioni più strette con le amministrazioni comunali.

Ma il neo presidente Tugnolo non nasconde il maggiore dei problemi del Consorzio del Delta, ossia la mancanza di risorse economiche. “Queste ente ha importanti costi energetici per il funzionamento delle idrovore di contrasto alla subsidenza – ricorda Tugnolo – quindi, il fatto del venir meno di alcuni fondi regionali ha messo e mette in pericolo la vita stessa del Consorzio. Per amore del territorio e per il bene di tutti coloro che ci vivono e lavorano, dovremo quindi rafforzare il dialogo con la Regione del Veneto affinché si sblocchino le risorse a noi necessarie”.

dott.ssa Beatrice Tessarin
add. stampa Coldiretti Rovigo