Nell’ambito della Settimana nazionale della bonifica, il Consorzio Acque Risorgive chiama a confronto a Borgoricco i vari soggetti attori dello sviluppo del territorio
Difesa idraulica, utile confronto stamane al teatro di Borgoricco sulle conoscenze e gli strumenti di pianificazione, promosso dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive in collaborazione con l’Ordine gli ingegneri di Padova. All’incontro è intervenuto anche l’assessore regionale Giuseppe Pan che ha sottolineato l’importanza di condividere le conoscenze tecniche che i numerosi piani mettono a disposizione per poter garantire uno sviluppo futuro all’insegna della sostenibilità. “Conosciamo le criticità presenti nel nostro territorio, su molte di essere stiamo intervenendo per esempio realizzando le casse di espansione. Ora dovremmo porre maggiore attenzione sulla rete minore che necessita di una cura particolare”. Pan ha anche ricordato il contributo importante che potrà derivare alla difesa del suolo dalla legge sul consumo zero di suolo in discussione in consiglio regionale.
Si è parlato quindi dell’importante ruolo dei Consorzi di bonifica, anello di congiunzione tra Comuni, Regione e altri attori dello sviluppo locale. “Siamo quelli che conoscono meglio il territorio – ha detto il presidente di Acque Risorgive, Francesco Cazzaro – e vogliamo condividere le nostre conoscenze per una nuova pianificazione che tenga conto delle criticità presenti, del rischio connesso ai cambiamenti climatici e della sensibilità ambientale che si sta diffondendo tra la popolazione”.
I vari relatori intervenuti (tra i quali Doriano Zanette dirigente della Regione Veneto, Vicenzo Bixio studioso dell’Università di Padova, Carlo Bendoricchio direttore del Consorzio di bonifica Acque Risorgive) hanno aggiornato il numeroso pubblico presente sullo stato di redazione e attuazione dei vari livelli di pianificazione, da quella più generale riferita al distretto delle Alpi orientali fino a quella più ristretta rappresentata dai Piani delle acque dei Comuni. “L’obiettivo della pianificazione – ha ricordato l’ing. Francesco Baruffi del Distretto idrografico delle Alpe Orientali – è prima di tutto la salute umana, poi la tutela dell’ambiente e del patrimonio; più di recente si è compreso che è anche un problema di ordine economico”. Perché è ormai evidente, e ogni evento alluvionale che accade lo conferma, che ricostruire e ripristinare è molto più costoso che prevenire.