A un mese dall’avvio delle irrigazioni, la situazione per la disponibilità dell’acqua nel Veneto si presenta difficile. Giuseppe Romano è presidente dell’Anbi Veneto, presidente del Consorzio di bonifica Piave e imprenditore agricolo.
Prednisone (prednisolone) is used to reduce inflammation in the human body. If you are unsure if your order is Camrose kamagra online kaufen paypal eligible for our free shipping promotion, please contact us for assistance. The cost of a cheap generic viagra is about the same or less than the price for the brand drug.
It can also be purchased in a prescription form for use in patients with type 2 diabetes and other specific medical conditions. These can help you to fall asleep more easily, and the process of waking up in the morning https://bartsiegner.de/45552-tadalafil-20-mg-hexal-preis-32737/ can be completed without any unwanted effects. The letter described the case of a 59-year-old male, who was admitted to hospital in february 2007 after experiencing a severe eye injury with accompanying visual loss and the subsequent development of a progressive, bilateral blindness.
Come vede questa situazione?
«Il problema non si nota ora, ma le temperature si stanno alzando, presto comincerà a esserci bisogno di irrigazione per l’agricoltura che finora non ha
utilizzato nemmeno un litro d’acqua per le proprie attività e la prospettiva non è delle migliori. Speriamo che possa esserci una primavera e un’estate sopra la media per le piovosità altrimenti avremmo una grandissima difficoltà a garantire l’irrigazione».
I bacini montani sono una riserva sufficiente?
riempia di nuovo man mano che si svuotano,mase in montagna non c’è riserva nevosa e i laghi sono al 60, 65%, non si può andare avanti a lungo».
Sarà di nuovo emergenza siccità?
Quanto servirebbe per ammodernare il sistema irriguo veneto?
E a livello veneto quale sarebbe la necessità?
Com’è organizzata l’irrigazione in questomomento?
d’acqua molto inferiore. Bisognerebbe allargare questo tipo di irrigazione e quella a pioggia. Abbiamo poi altri 200 mila ettari di irrigazione “di soccorso” che si fa a un terreno quando si verificano condizioni non previste tali da pregiudicare la resa della coltura in atto».
NMT