Con l’arrivo del caldo aumentano di giorno in giorno le richieste che pervengono al Consorzio per l’irrigazione dei terreni.
Gli impianti pluvirrigui sono già in funzione al 70% della loro potenzialità mentre nelle zone irrigate a scorrimento la percentuale è più bassa, ma c’è da aspettarsi a breve un netto incremento dopo lo sfalcio dei prati, che è attualmente in corso.
Quest’anno si ha la fortuna di avviare la stagione irrigua con buone premesse, nel senso che il fiume Brenta ha ancora portate abbondanti, il lago del Corlo è pieno e le falde sono ancora ricche; ma questa rosea situazione non è detto che possa cambiare a seconda dell’andamento climatico.
L’irrigazione delle nostre campagne è possibile grazie al fiume Brenta ed al capillare sistema di canali di cui è fonte; impianti e manufatti basati sulle strutture idrauliche realizzate ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, oggi in gestione al Consorzio di bonifica Brenta, in un’area compresa tra la fascia pedemontana e il Bacchiglione, tra Astico e Muson dei Sassi. Sono coinvolti 54 Comuni, da Bassano del Grappa alle porte di Padova.
L’irrigazione si svolge a favore di oltre 20.000 aziende agricole su circa 30.000 ettari di territorio, di cui 21.000 ettari irrigati con i tradizionali metodi ad espansione superficiale e 9.000 ettari con i più moderni sistemi a pioggia. Questi ultimi impianti, realizzati progressivamente dal Consorzio a partire dagli anni Settanta, comportano consumi idrici nettamente inferiori rispetto agli impianti tradizionali.
In particolare, dall’anno scorso sono funzionanti, grazie al finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole, le due nuove centrali di pompaggio realizzate dal Consorzio a Romano d’Ezzelino, una in zona Spin ed un’altra in zona Sacro Cuore, che sono a servizio di un’area di circa 1.400 ettari nella stessa Romano, oltre che a Cassola e a Mussolente; un altro lotto di circa 600 ettari è stato recentemente concluso, mentre un’area limitrofa, tra Pove e Bassano, per circa 700 ettari, è in fase di realizzazione.
Mai come questi giorni si comprende l’importanza dell’irrigazione per le nostre campagne. Con questo caldo, la distribuzione dell’acqua attraverso un sistema organizzato è essenziale per far maturare i raccolti nelle condizioni migliori, in qualità e qualità, il che vuol dire reddito per l’agricoltura e il suo indotto. In altre parole, economia e posti di lavoro, in uno dei pochi settori che sono stati risparmiati dalla grave crisi del Paese.
La nostra fortuna è avere in dotazione una serie di opere e manufatti i cui nuclei erano già storicamente presenti e che siamo riusciti a potenziare e valorizzare in tanti anni di attività. Dopo le intraprese dell’epoca veneziana, il Novecento ha portato grandi progressi e non si sa come si potrebbe fare oggi senza gli impianti a pioggia o senza il lago del Corlo, anche se per ora nel 2014 non è stato ancora utilizzato; ma molto probabilmente esso sarà prezioso anche quest’anno: l’estate vera e propria deve ancora iniziare.