1. Città storica, artistica, culturale
2. Radicchio rosso di Treviso IGP; Radicchio verdolino o Verdon; Casatella trevigiana; Trota e storione del Sile
3. Porto di Fiera
4. Centrale idroelettrica; Cimitero dei Burci
5. Idrocronometro
6. Chiesa Romanica di San Martino; Ville venete
7. Torre Carrarese
8. Castello; Chiesa di San Cipriano
9. Idrovora Portesine
10. Abbazia di Santa Maria del Pero; Ville Venete
11. Ville venete
12. Vino DOC Piave; Asparago Bianco di Cimadolmo IGP
13. Castello; Ville storiche; Aree naturali e boschi (Cascata di Corbolone)
14. Città storica, artistica, culturale; Siti archeologici
15. Vino DOCG Malanotte
16. Piccolo centro di valore storico-artistico; Ville venete
17. Setificio Piovesana-archeologia industriale
18. Mulini storici di artigianato locale

GIRASILE – 40 Km

Itinerario inserito in una rete di percorsi esistenti e nuovi, lungo il fiume Sile, attraverso percorsi pedonali, ciclabili acquei sia a motore che a remi.
Sviluppandosi dal centro della Città di Treviso sino al Comune di Casale sul Sile, l’itinerario ha inizio nei pressi del Ponte della Gobba, lungo le rive del fiume a poca distanza dal centro storico di Treviso. Lungo la pista ciclabile si incontra prima il Porto di Fiera, ultimo vero porto della città, attivo fino alla prima metà del secolo scorso, poi la centrale idroelettrica di Silea, per arrivare sulla riva destra, al cimitero dei burci, dove giacciono affondate le imponenti imbarcazioni utilizzate per il trasporto commerciale di merci. I burci, facilmente visibili grazie ad un sistema di passerelle in legno, vennero abbandonati nel 1975, quando la navigazione fluviale fu soppiantata dal più moderno trasporto su gomma.

Giunti a Casier si possono notare le imponenti sponde che accompagnano la grande ansa su cui un tempo si stendeva il principale porto fluviale del Sile. Oltre cento imbarcazioni potevano fermarsi qui per la notte, realizzando un suggestivo e temporaneo “ponte di barche sul fiume”. A poca distanza dalla Chiesa, addossato ad un muro, possibile osservare da vicino un originale orologio ad acqua (idrocronometro).

Lasciando Casier, il percorso segue piste ciclabili arginali e strade campestri, riprendendo la via del fiume dove si concentrano numerose ville venete.
Giunti al vicinale di Rivalta, l’alto campanile merlato e la Torre Carrarese, preannunciano l’arrivo a Casale sul Sile, da cui si dipartono due possibili percorsi alternativi.

Il primo ritorna verso Treviso e dà la possibilità di pedalare su strade campestri, costeggiando ex-cave di argille oggi rinaturalizzate e, una volta ritornati a Casier, si può deviare lungo l’ansa del Sile morto e la via dei Tappi. Si ricorda che nella campagna circostante a questa tratta si coltivano gli eccellenti ortaggi trevigiani che diventano specialità gastronomiche che si possono assaggiare accompagnandole con un calice di Prosecco in una delle tante osterie del centro di Treviso.

DAL SILE AL LIVENZA

Il secondo percorso che parte da Casale sul Sile si orienta invece in direzione nord-est, intercettando alcuni dei corsi d’acqua principali del Veneto.
Realizzato dalla Provincia di Treviso grazie anche ai finanziamenti del GAL Terre di Marca, l’itinerario di slow mobility dal Sile al Livenza (TV2) si estende nel territorio compreso tra questi due fiumi.

Il pregio di tale itinerario sta nella capacità di mettere in connessione le emergenze storico-architettoniche ed ambientali presenti, mettendole a sistema tra loro grazie a finanziati provenienti dal GAL Terre di Marca e dal GAL Venezia Orientale, ovvero valorizzando specificità ed elementi in comune di questo lembo orientale del Veneto, a cavallo tra le due province.

Nell’ambito territoriale di questo itinerario, è attivo l’Osservatorio locale per il paesaggio della bonifica del Veneto Orientale, ed inoltre il turista che si muoverà lungo questo itinerario potrà visitare il Muse della bonifica di San Donà di Piave.