f_2f3b7c8da2

1. Città storica, artistica, culturale
2. Asparago di Padova; Gallina Padovana DOP
3. Museo della Navigazione Fluviale
4. Itinerario storico-architettonico
5. Corte Benedettina
6. Vino DOC delle Corti Benedettine
7. Itinerario delle bonifiche benedettine
8. Itinerario dei casoni veneti
9. Città storica lagunare
10. Torta ciosota; Branzino delle valli da pesca venete; Schille della laguna veneta; Moleche e masenete; Radicchio rosso di Chioggia IGP
11. Impianto idrovoro in edificio storico
12. Oasi WWF
13. Ville Venete della Riviera del Brenta
14. Vino DOC della Riviera del Brenta

VIA DEL SALE E DELLO ZUCCHERO – 63 Km

Da Padova si può raggiungere Chioggia e la Laguna Veneta con un itinerario indimenticabile.
Per il primo tratto, si lambiscono i Colli Euganei, fino a giungere a Battaglia Terme. Qui, dopo una visita presso il Museo della Navigazione Fluviale, si lasciano alle spalle i profili dei Colli Euganei e si punta con decisione verso oriente, seguendo il corso sinuoso del canale Vigenzone.

Nel corso della pedalata attirano l’attenzione alcune pietre bianche numerate e conficcate al suolo, ponti in muratura, originali paracarri in pietra e numerose ville venete. Questi sono segni che indicano l’esistenza di un’antica via d’acqua importante per la navigazione fluviale. Anche i nomi dei paesi ricordano la civiltà delle acque: Gorgo (piccolo specchio d’acqua) e Bovolenta (mulinello d’acqua).

Il paese successivo, Pontelongo, il cui nome si spiega da sé, deve il proprio sviluppo alla presenza di un grande zuccherificio costruito nel XIX secolo e tuttora attivo. La sede municipale é la bella villa Foscarini Erizzo, recentemente restaurata. Lasciato il paese dello zucchero, si incontra quello delle corti benedettine: Correzzola. Una passerella metallica consente di raggiungere la cinquecentesca Corte Benedettina costruita dai monaci e la chiesa parrocchiale dedicata a San Leonardo. Su queste terre i benedettini hanno avviato un’estesa lotta per contrastare il formarsi delle paludi e, ultimato il lavoro di bonifica, hanno costruito caratteristiche case rurali con stalla, fienile e granaio per diffondere l’agricoltura. Di queste oggi ne sono rimaste
ben sessanta e molte conservano ancora il nome del santo a cui sono dedicate. Successivamente si riprende la via alzaia sull’argine di sinistra, dopo pochi chilometri nei pressi di Castelcaro, un cartello turistico segnala che laddove oggi sorge un oratorio, nel Trecento i Carraresi avevano costruito un avamposto militare per presidiare la loro “via del sale”.

Chioggia, che ormai dista pochi chilometri, nel Medioevo possedeva in laguna una
delle più importanti saline del Mediterraneo. Nel corso dell’ultimo tratto il paesaggio cambia notevolmente, le distese di campi solcati da una fitta trama di fossi e canali lascia il posto alle distese piatte e luccicanti della laguna da cui affiora il centro storico di Chioggia, meta del nostro itinerario.
Lungo tale percorso sono possibili alcune deviazioni in concomitanza di itinerari minori, finanziati dal GAL Antico Dogado a cavallo tra le Province di Padova e Venezia, ed in particolare: Itinerario storico-architettonico di Candiana; Itinerario delle bonifiche benedettine; Itinerario dei casoni veneti.

TAGLIO NUOVISSIMO – 15 Km

Un percorso alternativo per giungere a Chioggia e alla laguna, partendo dal Veneto centrale, in particolare da Mira, affianca il tratto del Canale Nuovissimo, presso il quale si susseguono numerose costruzioni rurali, alcune delle quali appartenenti anche alla prestigiosa gamma delle Ville Venete.

Costeggiando poi la Statale Romea verso est, si aprono una accanto all’altra le valli lagunari, che alternano riserve naturali, come l’Oasi WWF di Valle Avarto, e valli da pesca, ricche di specie particolari di flora e fauna, e in cui si incontrano i suggestivi casoni di valle come Ca’ Tiepola e Casone la Girona.

Nell’entroterra, dove si snoda l’itinerario, sono visibili numerosi esempi di architettura rurale, che connotano il territorio fino ad arrivare al centro abitato di Codevigo. Lungo tale itinerario è visitabile l’idrovora del Macchinon. Da non trascurare il valore enogastronomico della zona, visto che si attraversano sia l’ambito di produzione del vino DOC Riviera del Brenta, sia quello del Radicchio rosso di Chioggia IGP.