Il presidente Silvio Parise: “prosegue il nostro lavoro di tutela del territorio e salvaguardia dei cittadini”

San Bonifacio, 28 gennaio 2016. “Prosegue, al di là dell’ordinaria manutenzione, sempre attiva su tutto il territorio di competenza, l’impegno del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta nella tutela delle aree dal sempre più frequente rischio di esondazioni, a salvaguardia delle comunità locali e delle imprese, che in tal modo evitano di riportare significativi danni e di correre pericoli evitabili”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, annuncia l’importante e recente autorizzazione della Regione Veneto per la realizzazione di alcuni interventi manutentori di carattere straordinario nelle zone limitrofe gli impianti sportivi di Gambellara (VI). “Nell’area interessata – prosegue il presidente Parise – è presente un fossato di scolo che raccoglie l’acqua proveniente dalle campagne circostanti e dal centro abitato di Gambellara, soggetto a frequenti esondazioni in concomitanza di intensi fenomeni piovosi, causando grave pregiudizio alla viabilità e danni alle proprietà circostanti. Da un sopraluogo eseguito dal personale tecnico del Consorzio è emerso che, al fine di salvaguardare le proprietà circostanti gli impianti sportivi, i lavori da eseguire consistono nel risezionamento del fossato lungo il campo da calcio e la sua tombinatura, nonché il rifacimento di un attraversamento campestre”. Il Consorzio si è immediatamente attivato, procedendo a pochi giorni dalla fine del 2015, alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa che disciplina i rapporti e gli impegni tra il Consorzio medesimo ed il Comune di Gambellara, al fine di realizzare gli interventi ed apportare, anche tramite ulteriori azioni, beneficio idraulico all’area interessata. Dalla stima preliminare effettuata il costo stimato dell’opera ammonta a 25mila euro, che il Comune di Gambellara si impegna a sostenere per l’esecuzione dei lavori da parte del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta.

 

Matteo Crestani