La prima assemblea di bacino si svolgerà a Noale il prossimo 10 aprile. L’assessore Conte: “Dobbiamo essere pronti per cogliere l’opportunità dei finanziamenti europei”. Il contratto di fiume Marzenego prende il largo. Il battesimo è avvenuto stamane presso la sede di Mestre del Consorzio di bonifica Acque risorgive, coordinatore del progetto di valorizzazione del corso d’acqua che nasce nel trevigiano per sfociare nella laguna di Venezia, dopo aver attraversato, per 45 km, ben 11 comuni. Finalità, tappe e protagonisti del progetto sono stati al centro della conferenza stampa alla quale è intervenuto l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte. “Vogliamo farci trovare pronti con un progetto integrato e condiviso di valorizzazione del nostro territorio e di rigenerazione socioeconomica del sistema fluviale – ha detto – per poter cogliere l’opportunità di accedere ai finanziamenti europei”. Durante la conferenza stampa il direttore del consorzio, Carlo Bendoricchio, ha annunciato che, dopo la sottoscrizione da parte dei sindaci degli 11 comuni interessati dal corso del Marzenego, è stata già convocata la prima assemblea di bacino che si svolgerà a Noale, giovedì 10 aprile (ore 20.30) e sarà aperta ai cittadini e a tutti coloro che a vario titolo sono interessati al corso d’acqua. Ed è stato proprio il sindaco di Noale, Michele Celeghin, consigliere anche del Cda di Acque Risorgive, che ha precisato come “il percorso partecipativo che muove oggi i suoi primi passi, non costituisce un nuovo atto di pianificazione o un nuovo livello decisionale, ma coinvolgerà soggetti pubblici e privati con l’obiettivo principale di condividere le decisioni che possono in futuro contribuire a migliorare l’ambiente, il paesaggio e la qualità della vita di un territorio densamente urbanizzato, dove esistono, però, ancor oggi, aree di pregio ambientale come le oasi”. La riqualificazione ambientale del fiume Marzenego è tema che sta a cuore anche alle numerose associazioni che si sono già costituite nel Forum per essere protagoniste del contratto di fiume, come ha spiegato Vera Piovesan, rappresentante di Legambiente Venezia.
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