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L’ASSEMBLEA DEL CONSORZIO ACQUE RISORGIVE NOMINA DUE NUOVI COMPONENTI: I SINDACI FESTON DI ZERO BRANCO E GALLO DI SANTA GIUSTINA IN COLLE

Si è svolta venerdì 18 luglio la riunione dei Sindaci per la nomina di due nuovi componenti dell’Assemblea del Consorzio di bonifica Acque Risorgive. La legge regionale infatti prevede che tre primi cittadini dei comuni del comprensorio ne facciano parte, e, a seguito delle recenti elezioni comunali, sono decaduti due componenti.

Alla riunione erano presenti 30 sindaci o assessori delegati su 52 aventi diritto. Al termine del dibattito sono stati unanimemente nominati Mirco Feston, sindaco di Zero Branco e Paolo Gallo, sindaco di Santa Giustina in Colle. Questi si uniscono ad Alessandro Quaresimin, sindaco di Salzano; i tre rimarranno in carica fino a fine anno poiché, successivamente alle elezioni consorziali del prossimo 14 dicembre, con la nomina di una nuova Assemblea, dovranno essere individuati tre nuovi rappresentanti comunali. Al termine Quaresimin, d’intesa con gli altri due nominati, è stato individuato componente il Consiglio di Amministrazione consorziale.

“Siamo particolarmente soddisfatti dell’indicazione unanime dei due nuovi componenti – ha affermato Ernestino Prevedello presidente del Consorzio – e del fatto che i tre rappresentino le diverse zone del comprensorio, a riprova dell’importanza della collaborazione tra Enti locali e Consorzio di bonifica per la salvaguardia del territorio, che fa passare in secondo piano le appartenenze politiche”.

 

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Avviato il ripristino di tre antichi mulini

Nei giorni scorsi il nostro Consorzio ha iniziato i lavori relativi ad un interessante progetto, che coniuga le esigenze di ripristino idraulico con quelle di valorizzazione architettonica e storica di alcuni antichi mulini del territorio. Si tratta, in particolare, dei mulini Tacchi a Gazzo Padovano (sulla roggia Armedola), Godi Piovene a Grumolo delle Abbadesse (sul rio Tergola) e Farina a Quinto Vicentino (ancora sull’Armedola). E’ previsto il rifacimento delle antiche ruote di tali opifici, e la revisione delle infrastrutture idrauliche connesse.

Inoltre, con l’occasione, si è programmata la realizzazione di appositi by pass, cioè di canalizzazioni parallele a quelle esistenti e ad esse collegate sia a monte che a valle, in modo da garantire, in caso di piena, un migliore deflusso rispetto alla situazione attuale, riducendo così le condizioni di rischio idraulico locali. (altro…)

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Consorzio Veronese di Bonifica, 10 milioni per il territorio

Tomezzoli: “Ancora molto da fare per contenere il rischio idrogeologico”

Verona, 18 luglio 2014. Maltempo e territorio, consorzi di bonifica protagonisti. Chiamati a partecipare alla nuova struttura contro il rischio idrogeologico voluta dal Governo Renzi, i consorzi tornano a battere il tasto sulla necessità di intervenire subito nelle situazioni a rischio.

“Il Governo ha riconosciuto quanto sia strategico il nostro ruolo sul territorio per cercare di affrontare i cambiamenti climatici in atto – commenta Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese – tanto che lo stesso ministro , Martina si è impegnato a reperire maggiori fondi in sede europea per il piano irriguo nazionale. I 300 milioni attualmente stanziati sono davvero una goccia nel mare. Analoga aspettativa abbiamo nel confronti della Regione Veneto, l’assessore Conte ha indicato il riassetto e la messa in sicurezza del territorio come prioritari: aspettiamo di vedere quanto lo saranno”.

Maurizio Martina e Maurizio Conte sono intervenuti all’annuale assemblea dell’associazione dei Consorzi di bonifica nazionali, l’Anbi.

“Siamo consci che 300 milioni in 7 anni non siano molti – ha detto Martina – ma è meglio averli, piuttosto che no. Quello dell’acqua è uno dei fronti più esposti nei rapporti fra i Paesi: i modelli di gestione delle acque sono oggetto di continui confronti, a livello internzionale. In Italia c’è ancora da lavorare per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche anche se possiamo vantare esperienze innovative e d’avanguardia che faremo valere in sede europea. L’Expo sarà una straordinaria opportunità per presentarle”.

Dello stesso tenore l’intervento di Conte che si è intrattenuto a lungo con i presidenti dei Consorzi Veneti sulle criticità più urgenti.

“C’è solo un modo di affrontare le bombe d’acqua – continua Tomezzoli – che purtroppo non sono più emergenza, ma quotidianità: realizzare sistemi di raccolta delle acque in eccesso per limitare la portata dei canali. Casse di laminazione quindi. Il Consorzio ne sta realizzando tre, nelle zone in cui sono a maggior rischio di allagamenti gli abitati: Bardolino, Bionde di Salizzole e Bovolone. Investimenti modesti, tutti sotto il milioni, cui partecipano anche i Comuni interessati”.

Investimenti modesti perché il Consorzio ci mette la progettazione, affidata ad uno staff interno di ingegneri in grado di progettare qualsiasi manufatto idraulico, incluse piccole centrali idroelettriche, nonché le risorse umane e i mezzi di movimentazione terra.

“Tanto per dare un’idea dello sforzo che profondiamo sul territorio – spiega il Direttore Generale, Roberto Bin – nel 2013 abbiamo investito 10 milioni di euro nel miglioramento e manutenzione della rete di canali, lunga oltre 2mila chilometri. Questo a fronte di un di un finanziamenti pubblico di 1,5 milioni di euro. Abbiamo impegnato altri 2 milioni dei fondi consortili e impegnato in ore lavoro del personale ben 6,5 milioni di euro. 35.700 giornate di lavoro. Purtroppo alcune migliorie, come con la conversione dei sistemi irrigui dall’irrigazione a scorrimento a quella a pressione richiedono investimenti cospicui cui non si può fare fronte solo con la gestione “in-house” e quindi attendiamo le risorse del piano irriguo. Irrigare a pressione vuol dire risparmiare il 30% d’acqua e dare alle aziende agricole la possibilità di gestire l’acqua come un qualsiasi altro fattore produttivo, impiegandola quando serve e nelle quantità adeguate grazie a sistemi computerizzati”.

L’acqua è, infatti, il principale fattore produttivo dell’agricoltura che contribuisce in modo determinante al Pil del Made in Italy: “Pil che nel 2013 ha raggiunto un giro d’affari di oltre 33 miliardi di euro. Occorre un nuovo modelli di sviluppo che abbia il territorio al proprio centro – ha concludo il presidente Anbi, Massimo Gargano – che è il terzo brand più conosciuto al mondo, dopo Coca Cola e Visa”.

 

Maddalena Faedo

 

 

ACQUA, AMBIENTE E ADATTAMENTO: il rischio e la sicurezza idraulica nel Delta del Po

Il giorno 22 luglio 2014 alle ore 16.30 presso la sede del Consorzio di bonifica Delta del Po (via Pordenone, n.6 – Taglio di Po, Rovigo), si svolgerà il tavolo tematico, dal titolo “ACQUA, AMBIENTE E ADATTAMENTO: il rischio e la sicurezza idraulica nel Delta del Po”, per la discussione e la condivisione delle problematiche e delle potenzialità riferite alle specificità del territorio del Delta del Po. L’incontro realizzato dal Consorzio di bonifica Delta del PO con il contributo della Regione del Veneto, dell’Autorità di Bacino del fiume Po e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, porterà alla sottoscrizione del Contratto di Foce. Giancarlo Mantovani, Direttore del Consorzio di bonifica Delta del PO: “Condividere le principali criticità idrografiche e gli effetti del cambiamento climatico, così come percepiti e vissuti dai vari soggetti che vivono e operano sul territorio, significa saper ascoltare i bisogni e le esigenze della popolazione e della terra. Proprio per questo che è stato creato questo strumento.”