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QUANTO VALE ECONOMICAMENTE IL PAESAGGIO PER GLI ITALIANI?

Gli italiani sarebbero disposti a pagare mensilmente 7,80 euro per salvaguardare il paesaggio italiano creato e mantenuto dall’irrigazione. Ne deriva una potenziale disponibilità annuale di investimento pari ad oltre due miliardi di euro da finalizzare alla tutela del territorio agricolo, traducibile in un’impennata occupazionale e nella valorizzazione del made in Italy agroalimentare veneto.

Questi alcuni dati che emergono dal convegno “Acqua & ambiente: l’irrigazione che genera il paesaggio”, in scena a PadovaFiere, in occasione della celebre fiera florovivaistica FLORMART.

Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “L’attività di bonifica riveste due funzioni che si integrano in un delicato equilibrio, da una parte la bonifica si pone a salvaguardia del territorio, dall’altra consente il razionale sviluppo dello stesso sia a fini strettamente agricoli sia a fini produttivi. Il paesaggio che oggi abbiamo di fronte è l’opera della bonifica, portata avanti nel tempo attraverso opere di difesa idraulica, irrigue e di tutela dell’ambiente. Provvedendo all’irrigazione tuteliamo l’ambiente.”

I Consorzi di bonifica del Veneto si estendono per 1,2 milioni di ettari che corrispondono al 65% della superficie regionale e di cui circa la metà, ovvero 600.000 ettari, corrispondono a terreni soggetti ad irrigazione.

400.000 ettari, pari al 66% del totale irriguo, sono serviti da irrigazione di soccorso mentre la superficie coperta da metodi strutturati è pari al 34% del totale, ovvero 200.000 ettari.

 

“Migliorare l’irrigazione, significa anche provvedere alla formazione di buona parte del prodotto agroalimentare veneto”, aggiunge Romano.

I consorzi di bonifica hanno quindi studiato un Piano per l’irrigazione in Veneto, che prevede l’ammodernamento e l’efficientamento della rete irrigua. Hanno perciò indicato, in 186 progetti per un valore totale di 1 miliardo e 300 milioni di euro, le necessità di interventi sul sistema irriguo, ma che non possono dipendere esclusivamente dalle risorse rese disponibili dal Piano Irriguo Nazionale, che prevede 300 milioni per tutta Italia, nei prossimi sette anni: “sono risorse insufficienti per ammodernare e ampliare la nostra rete irrigua”, ribadisce Romano.

 

Il “valore territorio” ora finalmente quantificato si aggiunge all’importanza che l’irrigazione riveste anche nell’economia veneta:  dalla disponibilità d’acqua dipende il 60% delle colture, nonché il 76% del valore del “made in Italy” agroalimentare.

“A fronte dei numeri forniti – chiosa Romano – non possiamo esimerci dal chiedere con determinazione maggiori risorse per il comparto irriguo. Tra le problematiche aperte c’è sicuramente l’esclusione dalla programmazione comunitaria regionale delle nostre proposte di ammodernamento ed ampliamento delle infrastrutture irrigue, finalizzate al risparmio e all’efficiente uso dell’acqua in agricoltura. Infine, il rinnovo delle derivazioni irrigue che non devono essere considerate una minaccia per la tutela della risorsa ma opere che hanno contribuito nel tempo a generare il paesaggio e l’ambiente veneto.”

“ACQUA & AMBIENTE: L’IRRIGAZIONE CHE GENERA IL PAESAGGIO”

QUANTO VALE ECONOMICAMENTE IL PAESAGGIO

PER GLI ITALIANI?

 A questa domanda risponde, per la prima volta, una

 RICERCA – CHOICE EXPERIMENT I.N.E.A.

(Istituto Nazionale Economia Agraria)

 commissionata dal Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali e che sarà presentata

 

GIOVEDI’ 11 SETTEMBRE p.v. ALLE ORE 10.00

 in apertura della

TAVOLA ROTONDA

“ACQUA & AMBIENTE:

L’IRRIGAZIONE CHE GENERA IL PAESAGGIO”

 che si terrà, nell’ambito di “Flormart” nella

 SALA 8A PADIGLIONE 8 DI PADOVAFIERE

(via Tommaseo, 59 a Padova)

A presentarla

 STEFANIA LUZZI CONTI, Economista I.N.E.A.

MARIANNA FERRIGNO, Ricercatrice Ingegnere Ambientale I.N.E.A.

Interverranno:

ANNA MARIA MARTUCCELLI, Direttore A.N.B.I.

ULDERICO BERNARDI, Docente Università di Venezia e scrittore

GIANLUCA CARRARO, Presidente Federazione Dottori Agronomi e Forestali Veneto

ERICA BOSCHIERO, Cantautrice

GIUSEPPE ROMANO, Presidente Unione Veneta Bonifiche

ANDREA CRESTANI, Direttore Unione Veneta Bonifiche

 

CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: INCONTRO A SCORZE’

Mercoledì 10 settembre, presso la sala consiliare di piazza A. Moro, si riunirà il tavolo tematico per discutere della fruizione pubblica del corso d’acqua.

 

Il confronto pubblico sul contratto di fiume Marzenego si sposta a Scorzè. Mercoledì 10 settembre, infatti, presso la sala consiliare, in piazza Aldo Moro, si riunirà il tavolo di lavoro dedicato al tema della fruizione del corso d’acqua. Dalle 17 alle 20 cittadini e rappresentanti di organizzazioni e associazioni pubbliche o private del territorio potranno partecipare ai lavori, coordinati dalla segreteria tecnica, che hanno come obiettivo la valorizzazione sociale ed economica dei luoghi attraversati dal fiume Marzenego. L’interesse sarà concentrato in particolare sul tema delle infrastrutture (itinerari, aree attrezzate, accessi al fiume), sulle regole per la fruizione a terra e in acqua (focus su Osellino e oasi naturalistiche), sulla valorizzazione del patrimonio costituito da mulini, ville, forti, centri storici e sui servizi necessari per la fruizione (cartellonistica, segnaletica, guide, eventi…).

Informazioni utili sul tema trattato dal tavolo di lavoro saranno disponibili online nella pagine web www.acquerisorgive.it/cdfmarzenego/documenti/documentistudi/. Sulla stessa pagina web verrà, inoltre, pubblicato il report dell’incontro del 27 agosto scorso, svoltosi a Maerne, relativo alla tematica “Ambiente & Natura”.

 

L’obiettivo del Contratto di fiume è di giungere alla stesura di un programma di azioni concrete a tutela del Marzenego e del territorio circostante, che sia stato condiviso tra tutti gli attori territoriali interessati. Per questo sono programmati altri tavoli di lavoro, il 23 settembre, sul rischio idraulico, e l’8 ottobre sull’assetto del territorio.

 

Mestre, 8 settembre 2014

 

Ufficio Stampa: Enrico Scotton – © 389.0974788 – @ enrscott@alice.it

Sede legale: VIA ROVERETO, 12 – 30174  VENEZIA – COD. FISC. 94072730271

Web: www.acquerisorgive.it – E-Mail: [email protected]

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L’INAUGURAZIONE

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I CASI STUDIO ED I LABORATORI

Centralina Idroelettrica Venegazzù (Volpago), Consorzio PIAVE

Impianto Idrovoro Palù Grande (Concordia S.), Consorzio Veneto Orientale

Impianto Irriguo Dobbia (Staranzano), Consorzio Pianura Isontina.

 

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Premio città verde

Il parco di San Lazzaro di Bassano del Grappa ha vinto la menzione speciale della quindicesima edizione del premio “Città per il Verde” assegnato da “Il Verde Editoriale” di Milano alle amministrazioni pubbliche, che investono nella valorizzazione o in metodi di gestione innovativi del verde pubblico, in conformità ai dettami della Convenzione Europea del Paesaggio.

Soddisfatto il presidente del Consorzio, Danilo Cuman: “E’ un riconoscimento che ci fa molto piacere visto l’impegno che da ormai parecchi anni stiamo dedicando a valorizzare un sito che d’altronde è particolarmente meritevole, per la sua immediata vicinanza con il fiume Brenta, per la presenza di manufatti idraulici storici che siamo riusciti a restaurare e per le tre centrali idroelettriche che sono lì realizzate su salti d’acqua di canali consortili: una forma di produzione energetica rispettosa dell’ambiente, essendo ricavata da fonte pulita e rinnovabile”.

La premiazione ufficiale avverrà giovedì 11 settembre prossimo alle ore 9.15 presso il Salone del Verde Tecnologico all’interno del Padiglione 7 della Fiera di Padova.

 

 

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CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO – SECONDO TAVOLO DI LAVORO TEMATICO “FRUIZIONE”

INCONTRO DEL SECONDO TAVOLO DI LAVORO TEMATICO “FRUIZIONE” organizzato per il giorno di mercoledì 10 SETTEMBRE 2014, DALLE ORE 17.00 ALLE ORE 20.00, PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL MUNICIPIO DI SCORZE’ (VE) IN PIAZZA ALDO MORO 1.

Il tavolo di lavoro tematico è una tappa importante del processo partecipato che accompagna il percorso

verso la definizione del Contratto di Fiume Marzenego, in quanto riunisce i partecipanti all’Assemblea di

Bacino al fine di trattare collegialmente un insieme omogeneo di questioni territoriali correlate prevalentemente

ad uno degli obiettivi generali del Contratto di Fiume Marzenego. (altro…)