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Nuovi mezzi per fronteggiare le criticità idrauliche

Il Consorzio di bonifica Veneto Orientale, per rendere sempre più produttiva la propria attività di manutenzione della rete di bonifica, messa a dura prova dalle purtroppo frequenti avversità atmosferiche, ha operato un importante investimento acquistando tre escavatori, due gommati e uno cingolato.

Venerdì 3 ottobre alle ore 15,00

presso la sede operativa di Portogruaro, in Viale Venezia n. 27

brindisi inaugurale per l’arrivo dei tre escavatori

 

SEDE OPERATIVA DI PORTOGRUARO SEDE LEGALE E OPERATIVA DI SAN DONA’ DI PIAVE

V.le Venezia, 27 – 30026 Portogruaro (VE) P.zza Indipendenza, 25 – 30027 San Donà di Piave (VE)

Tel.: 0421.392511 – Fax 0421.392512 Tel.: 0421.596611 – Fax: 0421.596659

CF: 03959000278 – email: [email protected] – PEC: [email protected] – www.bonificavenetorientale.it

ANBI APRE UNA PAGINA NUOVA

ANNA MARIA MARTUCCELLI LASCIA LA DIREZIONE

MASSIMO GARGANO, NOMINATO DIRETTORE GENERALE

NUOVO PRESIDENTE E’

IL MODENESE, FRANCESCO VINCENZI

 Anna Maria Martuccelli ha rassegnato le dimissioni da Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), carica che ricopriva dal 1986. La decisione è stata ratificata dal Comitato dell’ente, che ha espresso grata riconoscenza per la professionalità messa a disposizione negli anni e che sarà fondamentale all’Associazione anche negli anni a venire.

L’organismo ha quindi proceduto alla nomina di Massimo Gargano, precedentemente dimessosi da Presidente A.N.B.I. (carica, cui era stato rieletto per la quarta volta nel Luglio scorso) e da ogni incarico elettivo nel mondo della Bonifica, come nuovo Direttore Generale.

Tale decisione è stata ratificata dal Consiglio  dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni,  riunitosi a Roma e che ha proceduto anche all’elezione del nuovo Presidente: è il modenese Francesco Vincenzi, 36 anni, Presidente del Consorzio di bonifica Burana e di Coldiretti Modena; tale scelta, nel segno del rinnovamento, qualifica Vincenzi come uno dei più giovani rappresentanti al vertice di un organismo associativo italiano.

Prende evidenza così il disegno di una nuova fase per il mondo dei Consorzi di bonifica, transitata attraverso le riforme dei settori regionali ed ora approdata al vertice nazionale.

Vicepresidenti A.N.B.I. sono confermati Vito Busillo (vicario), Donato Di Stefano e Giovanni Tamburini.

“Il futuro – commenta il neoPresidente A.N.B.I., Vincenzi – rimarrà nel solco di quanto quotidianamente fanno i Consorzi di bonifica a servizio del Paese. L’odierno rinnovamento è funzionale ad un’associazione che, nel segno della continuità, deve saper raccogliere le sfide di un Paese, che cambia traendo, dal passato, l’esperienza per guardare al domani.”

 

Francesco Vincenzi, classe 1978, è perito agrario (diplomato all’Istituto Tecnico Strozzi di Palidano di Gonzaga), coltivatore diretto, proprietario di un’azienda agricola cerealicola-frutticola di 110 ettari tra Mirandola e San Felice sul Panaro.

 

anbi.it

 

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SICUREZZA IDRAULICA: IL CONSORZIO ACQUE RISORGIVE INTERVIENE NEI COMUNI DI S. GIORGIO DELLE PERTICHE E VILLA DEL CONTE

Sono due gli interventi che il Consorzio di bonifica “Acque Risorgive” sta portando a termine nel territorio dei comuni di San Giorgio delle Pertiche e Villa del Conte. Il primo ha interessato le strutture del salto d’acqua del molino Benetello, sulla sponda sinistra del fiume Tergola. Finanziato con 80.212 euro dall’agenzia Avepa e per i restanti 34.786 euro dal Consorzio, l’intervento, terminato in questi giorni, si è reso necessario per assicurare il regolare deflusso del corso d’acqua. Nel mese di ottobre si provvederà inoltre alla posa in opera di una paratoia a ventola necessaria per la regolazione dei livelli idrici, in modo da garantire l’operatività della derivazione irrigua denominata Zara, situata a qualche centinaio di metro dal mulino Benetello.

Un altro intervento in dirittura d’arrivo interessa il vicino comune di San Giorgio delle Pertiche dove si sta completando la messa in sicurezza di un tratto del collettore demaniale denominato Marin. “Le avversità atmosferiche verificatesi nel mese di maggio e soprattutto nei mesi di ottobre e novembre 2013  – spiega il direttore di Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio – hanno determinato l’imbibizione dei terreni con conseguente incremento delle spinte sulla struttura dei ponti  realizzati dal Consorzio negli anni 1975/1976, formati da tubi a sezione circolare. Questo fenomeno ha originato importanti crolli con una significativa riduzione delle portate del collettore Marin, mettendo a rischio il transito sui ponti stessi e determinando uno stato di pericolosità idraulica per il mancato o ridotto deflusso delle acque dall’abitato a monte del tratto dissestato”. Per questo Consorzio di bonifica e Genio Civile di Padova hanno stabilito che fosse necessario provvedere con urgenza al ripristino delle condizioni di sicurezza, attraverso un intervento per un importo stimato di 65 mila euro. I lavori sono consistiti nella demolizione e ricostruzione di due ponti e hanno subito ritardi a causa delle note condizioni meteo avverse ma entro la fine di questo mese saranno definitivamente conclusi.

 

Ufficio Stampa: Enrico Scotton – © 389.0974788 – @ enrscott@alice.it

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Web: www.acquerisorgive.itE-Mail: [email protected]

Telefono 041 5459111 Telefax 041 5459262

 

 

ROMANO: “NESSUN CONSORZIO HA RISCOSSO I CONTRIBUTI URBANI SOTTO I 16,53 €”

Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche, risponde al Consigliere Tiozzo, in merito al comunicato stampa dal titolo “Giunta elimini tassa consortile per utenti urbani”, diffuso in data 19 settembre: “Il Consigliere conosce bene la realtà consortile e l’importanza dell’attività per la difesa idraulica del territorio ed, in particolar modo, i rapporti con le amministrazioni locali a sostegno delle criticità nelle aree urbane. Per questo ci tengo a chiarire che nessun utente urbano, servito da pubblica fognatura, a seguito delle Legge 12/2009, era stato esonerato dal pagamento del contributo di bonifica, in quanto l’art. 37 spostava il pagamento e il relativo incasso ai gestori del Servizio Idrico Integrato che riconoscevano poi il contributo ai Consorzi”. In merito, il Consiglio Regionale del Veneto ha ritenuto opportuno, con Legge Finanziaria Regionale 6 aprile 2012, n. 13, semplificare e rendere meno oneroso per i cittadini il versamento del contributo, che sarebbe stato anche soggetto all’IVA, ritornando alla riscossione diretta da parte dei Consorzi.

“Questo avviene già da tre anni”, ribadisce Romano.

Per quanto riguarda l’esonero dei “16,53 €”, solo per gli urbani, la modifica all’art. 39 della L.R. 12/2009, approvata sempre con Legge Finanziaria Regionale 6 aprile 2012, n. 13, ha collegato il limite dell’esonero alla reale dotazione finanziaria del bilancio regionale, onde evitare di compromettere gravemente le indispensabili risorse dei Consorzi. Seppure ormai da due anni la dotazione del Bilancio regionale, al capitolo interessato, riporti lo stanziamento pari a zero, nessun Consorzio ha dato corso alla riscossione dei contributi urbani sotto la soglia di 16,53 €.

Se in questi giorni i contribuenti stanno ricevendo l’avviso di pagamento dei contributi consortili, Romano sottolinea che si tratta realmente del contributo ordinario per l’anno 2014, indispensabile allo svolgimento delle attività consortili che riguardano la manutenzione di ben 18.000 km di canali di scolo e 8.000 km di rete irrigua, oltre alla gestione e all’efficiente funzionamento di circa 400 impianti idrovori che garantiscono il deflusso meccanico dell’acqua su circa 400.000 ha (1/3 del Veneto) ad alto rischio idrogeologico.

“Inoltre, – continua Romano – è bene ricordare che, ad oggi, i Consorzi di bonifica hanno circa 130 cantieri aperti con un impegno finanziario complessivo di 238 milioni di €. Si tratta sia di opere in concessione regionale, finanziate con risorse pubbliche, sia di interventi effettuati con disponibilità proprie”.

Infine, Romano conclude affermando che i Consorzi di bonifica stanno continuando a realizzare le opere in concessione dalla Regione, anticipando i pagamenti alle imprese di costruzione, senza ricevere le risorse stanziate, per oltre 70 milioni di €, a causa del blocco imposto dal Patto di stabilità.