Si chiama Solid Rain, arriva dal Messico ed è acqua in polvere, anche se a prima vista assomiglia allo zucchero. L’idea dell’ingegnere chimico Sergio Rico è un rimedio contro la siccità che potrebbe rivoluzionare la vita dei contadini di tutto il mondo.
Ci sono aree del mondo in cui il cibo scarseggia, la popolazione soffre per fame e l’economia agricola è spesso bloccata. Colpa delle rare piogge, dei periodi di clima troppo secco, dei terreni aridi. Ma alla carestia può esserci un rimedio, è questa l’idea dell’ingegnere chimico Sergio Rico, inventore del rivoluzionario prodotto Solid Rain per migliorare la siccità delle campagne messicane.
È una polvere che assomiglia allo zucchero. Non è dannosa per l’ambiente, minimizza i tempi di lavoro, incrementa la resa, fa risparmiare tempo e…acqua. Si acquista per 25 dollari a libbra e permette la crescita delle piante anche in assenza di pioggia, trasformando la vita degli agricoltori, ma non solo.
Ispiratosi ai pannolini per neonati, che assorbono grandi quantità di liquido in uno spazio limitato, la mente ingegneristica di Sergio Rico ha sviluppato un polimero assorbente a base di potassio che assorbe acqua fino a 500 volte la sua quantità originale. Soltanto 10 grammi di prodotto assorbono un litro di acqua e si trasformano in un gel denso e trasparente da utilizzare nella coltivazione.
Una volta mischiato al terreno, pensate al materiale come a una riserva d’acqua disponibile per circa un anno. Le ricerche mostrano come si risparmino costi in termini di tempo, dedicato alla cura di un campo e in termini di quantità d’acqua per l’irrigazione. Verrà meno infatti la perdità di acqua per evaporazione o per filtrazione, così come la dispersione di sostanze nutritive del terreno che spesso scivolano via con l’irrigazione.
Implementato per circa un decennio in uno studio del governo messicano nella regione semi arida dell’Hidalgo, soggetta a periodi di sccità, Solid Rain ha già dato grandi risultati. I campi coltivati utilizzando il prodotto mostrano una resa del raccolto altissima: 3000 kg di fagioli per ettaro, invece dei 450 kg con innaffiamento tradizionale.