Luci verdi, bianche, rosse, i consorzi di bonifica del Veneto hanno acceso il tricolore su 20 manufatti idraulici – idrovore, opere di presa, sedi, opere di regolazione, centrali –  nella notte che ANBI ha coordinato a livello nazionale per chiedere alla politica più risorse e meno burocrazia.

Bagliori nella notte“, il 18 marzo 2025 è stata una festa di colore e senso civico che ha illuminato l’Italia dei consorzi di bonifica e ha acceso un faro su PNRR e PNIISSI – Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, per ricordare alle istituzioni che le risorse ci sono ma la burocrazia le blocca e il cambiamento climatico non aspetta i tempi della politica. Dall’Adige all’Adriatico, dal Piave al Polesine, tutto il Veneto coinvolto.

Concretamente, il sistema ANBI chiede di sbloccare parte delle risorse PNRR ancora ferme, per sostenere il Piano Invasi condiviso con Coldiretti. Il ANBI Veneto e Regione del Veneto hanno predisposto 100 progettualità di bacini preziosi per l’agricoltura, la sicurezza idraulica e l’ambiente. Mancano “solo” le risorse per partire.

La seconda richiesta che ANBI rivolge alla Politica è togliere i freni al PNIISSI e liberare 946 milioni di euro di risorse della prima tranche: 44 milioni spettano al Veneto per interventi di efficientamento irriguo non procrastinabili in epoca di cambiamento climatico.

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