ANBI Veneto è intervenuta venerdì 15 novembre al convegno promosso da Cia a Padova dal titolo “Innovazione ed efficienza nella gestione dell’acqua, il ruolo dei consorzi di Bonifica e dell’università.”

A un mese dalle elezioni consortili in Veneto (in programma il 15 dicembre 2024), Cia ha fatto il punto sulle sfide future legate al cambiamento climatico con un focus sul ruolo che consorzi di Bonifica, università e mondo della ricerca svolgono nel percorso globale di adattamento.

Le numerose manifestazioni del cambiamento climatico trovano sintesi nell’elemento acqua, protagonista degli eventi estremi, quando è troppa o quando manca. – ha spiegato il direttore di ANBI Veneto Andrea CrestaniCon oltre 26 mila km di corsi d’acqua gestiti, 400 idrovore, 100 bacini anti-allagamento in grado di invasare quasi 10 milioni di metri cubi d’acqua, 3 miliardi di metri cubi di risorsa governata nelle stagione irrigua, il sistema veneto della Bonifica riveste un ruolo fondamentale nella corsa all’adattamento al cambiamento climatico. I consorzi mettono a disposizione dell’agricoltura e di tutti i cittadini un patrimonio di conoscenze e capacità operative in continuo aggiornamento ma anche una visione complessiva di evoluzione del territorio basata sull’equilibrio sostenibile tra esigenze di sicurezza, produzione agricola e tutela ambientale.

Tra i relatori anche il Commissario all’emergenza idrica Nicola dell’Acqua e il docente di sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova Marco Borga, oltre ai vertici di Cia Cristiano Fini (presidente nazionale), Gianmichele Passarini (presidente Cia Veneto), Luca Trivellato (presidente Cia Padova) e Maurizio Antonini (direttore Cia Veneto).