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130 CANTIERI PER UN VENETO SENZA ALLAGAMENTI

130 cantieri in fase di realizzazione per la sicurezza idraulica del Veneto, dietro un investimento di 237 milioni di euro. Questa la risposta dei Consorzi di bonifica all’emergenza allagamenti che attanaglia la nostra regione in questi giorni. Giuseppe Romano, Presidente di Unione Veneta Bonifiche, traccia lo stato dell’arte dei cantieri per ridurre il rischio idraulico in Veneto. “In una situazione complicata, che ci mette di fronte ad alluvioni ed allagamenti sempre più frequenti, i Consorzi di bonifica, hanno stilato un piano di interventi direttamente cantierabili, che hanno previsto la laminazione delle piene di vari corsi d’acqua, il potenziamento degli impianti idrovori e delle opere idrauliche.”

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Tra le opere maggiori emergono la realizzazione dello scolmatore di piena Limenella Fossetta, che garantirà, entro il 2017, la difesa idraulica della zona di Padova Nord, essendo in grado di sottrarre, in piena, una portata di circa 10 mᵌ/s determinando un notevole alleggerimento dei deflussi a valle e riducendo in modo apprezzabile il rischio idraulico dei quartieri Arcella e Montà. L’investimento di 18,5 milioni di euro sarà suddiviso tra Regione del Veneto, Comune di Padova, Consorzio di bonifica Bacchiglione e Commissario delegato D.P.C.M 21/01/2011.

Altra opera di rilievo in fase di realizzazione, riguarda le opere di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano in provincia di Vicenza.

“Si tratta di un bacino con capacità di invaso pari a 3,5 milioni di metri cubi e sorgerà nell’area demaniale di 80 ettari delle rotte del Guà. Il termine dei lavori è previsto a fine 2016 e prevede 15 milioni di euro di investimento, messi a disposizione dal Consorzio Alta Pianura Veneta e dalla Regione del Veneto.”

Per quanto riguarda lo snodo idraulico di Castelfranco Veneto, il Consorzio di bonifica Piave sarà gestore  della cassa di espansione sul torrente Muson nei Comuni di Riese Pio X e Fonte (Treviso). Un’opera la cui capacità di invaso si attesta su 1 milione di metri cubi d’acqua e che vedrà il suo compimento entro due anni, dietro un investimento di 8,6 milioni di euro da parte della Regione Veneto. L’opera permetterà di mettere in sicurezza tutta l’asta del Muson, da Castelfranco, Camposampiero, Loreggia, fino a Cadoneghe.

Il Consorzio sta inoltre realizzando 2 casse di espansione da 50 mila metri cubi di invaso l’una sul Rio Dosson, per salvaguardare l’area a sud di Treviso (Preganziol, Quinto di Treviso). L’investimento è di 2,2 milioni di euro. Sono, infine, in corso i lavori di costruzione della cassa d’espansione di Sernaglia della Battaglia (60mila metri cubi d’acqua) lungo il torrente Patean, con un investimento di 1 milione di euro.

 

“Queste sono solo alcune delle opere, – conclude Romano- al quale va aggiunta la continua opera di manutenzione da parte dei Consorzi alla rete consortile e agli impianti idrovori, senza la quale neanche le grandi opere ci salverebbero”.

CONSORZI DI BONIFICA: SICUREZZA IDRAULICA POSSIBILE SOLO ALLENTANDO IL PATTO DI STABILITA’. 40 MILIONI DALLA REGIONE: UNA BOCCATA D’OSSIGENO PER IL VENETO

“I Consorzi di bonifica del Veneto sono in prima linea per sostenere la possibilità che vengano allentati i vincoli sul patto di stabilità per gli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio. Solo grazie alla nostra contribuenza, riusciamo a far fronte a tali oneri finanziari, reinvestendo la totalità delle risorse a favore del territorio. Mi preme sottolineare che siamo enti in piena Autonomia funzionale e finanziaria, ovvero che non gravano sulle risorse dello Stato; per questo ci candidiamo a diventare i protagonisti della nuova fase di sviluppo e di crescita sostenibile del Paese”. Questo il messaggio lanciato dal Presidente dell’Unione Veneta Bonifiche (UVB), nel corso della IX Conferenza nazionale organizzativa Anbi, tenutasi a Venezia dal 19 al 21 marzo.  (altro…)

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Le immagini della Conferenza Organizzativa ANBI 2014 – Venezia

In questo articolo troverete il video di introduzione alla tre giorni di Conferenza Organizzativa e le foto dell’evento tenutosi dal 19 al 21 marzo 2014 al Molino Stucky di Venezia.

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CONFERENZA ORGANIZZATIVA ANBI 2014

E’ stata Venezia ad ospitare, nelle sale dell’Hilton Hotel Molino Stucky alla Giudecca, i lavori della IX Conferenza Organizzativa A.N.B.I., l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, cui fanno riferimento circa 150 Consorzi di bonifica, irrigazione e miglioramento fondiario.
Da mercoledì 19 a Venerdì 21 Marzo oltre 350 rappresentanti da tutta Italia si sono confrontati su temi di grande attualità inerenti l’ottimizzazione d’uso delle risorse idriche (dal loro risparmio alla produzione di mini e micro idroelettrico), le “best practises” per l’irrigazione (dal progetto acqua virtuosa al sistema Irriframe), la salvaguardia idrogeologica (dai contratti di fiume ai Protocolli con le Amministrazioni Pubbliche), le opportunità della Politica Agricola Comune (dai partenariati ai Piani di Sviluppo. 
Giuseppe Romano, presidente UVB:“I fenomeni alluvionali dell’ultimo quinquennio sono stati frequenti, a partire dal 2010, con la grande alluvione che ci ha colpiti ed ha causato danni ingentissimi a cittadini e imprese, mettendo a dura prova tutta la rete idraulica sia principale che minore. Con una ciclicità spaventosa nel 2012 e nel 2013 abbiamo avuto altri eventi con danni enormi su ampie aree del nostro territorio, fino ad arrivare agli inizi del 2014   (30 gennaio – 4 febbraio), in cui si è nuovamente riproposto quanto registrato durante l’alluvione del 2010, con forti pressioni proprio sulla rete idraulica gestita dai Consorzi che hanno presidiato il territorio con impegno e costanza, fino al termine dell’emergenza. A causa dei numerosi eventi calamitosi che si sono susseguiti negli ultimi anni il 90% delle entrate è stato destinato alle manutenzioni ordinarie mentre il restante 10%, (12 milioni di euro) è stato impiegato nelle manutenzioni straordinarie del reticolo idraulico minore e degli impianti.”
A fronte di questo quadro economico finanziario, l’ultimo triennio (2010-2013) è stato caratterizzato da un quasi totale azzeramento delle risorse finanziarie stanziate dalla Regione Veneto sui capitoli di bilancio relativi alla bonifica.
“A questa situazione – continua Romano -, i Consorzi fanno fronte con risorse proprie, spesso anticipando i pagamenti degli interventi strutturali (lavori in concessione) eseguiti sulla rete minore, dando “respiro” alle imprese private che collaborano con noi.”
Pertanto, a seguito di tali anticipazioni, i Consorzi veneti si trovano nella condizione di essere creditori nei confronti della Regione di circa 40 milioni di euro per lavori in concessione già eseguiti e rendicontati.
L’impossibilità di vedere saldati i propri crediti è strettamente legata ai vincoli imposti dal Patto di Stabilità che risultano essere sempre più stringenti e rischiano di compromettere, non soltanto la stabilità economico-finanziaria dei Consorzi, ma anche gli investimenti sulla sicurezza e sulla tutela del territorio.
Conclude Romano: “I Consorzi del veneto sono in prima linea per sostenere la possibilità che vengano allentati i vincoli sul patto di stabilità per gli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio. Solo grazie alla nostra contribuenza, riusciamo a far fronte a tali oneri finanziari, reinvestendo la quasi totalità delle risorse provenienti dal territorio a favore del territorio stesso. Mi preme sottolineare che siamo enti in piena Autonomia funzionale, ovvero che non gravano sulle risorse dello Stato.”
Maurizio Conte, Ass. all’Ambiente della Regione Veneto è intervenuto in apertura dei lavori ribadendo come, in previsione di EXPO, possa uscire un riconoscimento sempre maggior del valore acqua per la gestione del territorio. “Per questo sottolineo l’importante ruolo dei Consorzi di bonifica in Veneto. Vogliamo dimostrare quali importanti obiettivi si vogliono e si possono raggiungere mettendo in sinergia capacità e risorse per dare una nuova immagine al nostro Paese.”

EMERGENZA IDRAULICA 2014: ROMA DIA AL VENETO QUELLO CHE GLI SPETTA

Si attendono nuove perturbazioni ma l’emergenza è ormai parzialmente superata, merito di un grande lavoro e impegno messo in campo dai Consorzi di bonifica, che hanno mobilitato 500 uomini e un migliaio di macchine operatrici, presenti notte e giorno lungo le rive dei nostri canali, ovvero una rete di 26mila chilometri, in cui operano 400 impianti idrovori, tradotto 1000 pompe che hanno dato vita ad un’incessante attività di pompaggio delle acque verso mare da 1milione e mezzo di litri d’acqua al secondo.

Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “Si tratta di un’attività che svolgiamo da sempre in pieno coordinamento e collaborazione con la Regione Veneto, i Geni Civili e la Protezione Civile, a cui va la nostra stima e il nostro appoggio. È grande, quindi, il ringraziamento che rivolgo a tutti i dipendenti dei Consorzi di bonifica e agli uomini messi in campo in questi giorni dalla Regione e dalla Protezione Civile. Nell’emergenza oramai si lavora all’unisono per mettere in sicurezze le persone, le attività e il territorio.” (altro…)

EMERGENZA IDRAULICA 2014: I NUMERI MESSI IN CAMPO DALLA BONIFICA 500 UOMINI SUL TERRITORIO, 400 IDROVORE IN FUNZIONE 24 ORE AL GIORNO

500 uomini che monitorano da una settimana notte e giorno il livello dei fiumi, tra operai specializzati, idrovoristi e tecnici, un migliaio di mezzi e macchine operatrici (trattori, escavatori, pompe idrovore mobili), lungo le reti idrauliche, 400 impianti idrovori in funzione, che grazie alle loro 1000 pompe muovono 1milione e mezzo di litri d’acqua al secondo, continuando l’incessante attività di pompaggio verso mare. Sono queste le forze dispiegata dai Consorzi di bonifica per contrastare il fenomeno alluvionale di questo febbraio atipico, per limitare i danni ad abitati e campagne. (altro…)

PRESENTAZIONE DEL DOCU-FILM “MUSON DEI SASSI – IL FIUME SI RACCONTA”

EVENTO POSTICIPATO A DATA DA DESTINARSI – Mercoledì 5 febbraio 2014, alle ore 11.30, presso Palazzo Balbi si terrà una conferenza stampa con proiezione del docu-film “Muson dei sassi – il fiume si racconta”.

La “pellicola” realizzata da Venice Film Production, con regia di Nicola Pittarello e la collaborazione di Unione Veneta Bonifiche, dei Consorzi di bonifica Acque Risorgive e Piave e della Regione del Veneto, andrà a far parte di una serie di film sui fiumi del Veneto e le opere di messa in sicurezza del territorio. Il prodotto ha la premessa di mettere in luce gli itinerari che gravitano attorno al fiume, andando alla scoperta dei luoghi, della storia e della natura che riguardano il celebre “Muson”, percorso fluviale che nasce e vive nei due comprensori di bonifica Acque Risorgive e Piave.

 

 

IRRIGAZIONE: NON SOLO ACQUA

I cambiamenti climatici degli ultimi anni, di cui oltre agli eventi alluvionali come quelli che hanno colpito l’Italia in questi ultimi giorni, anche quelli di forte siccità, (2003, 2006 e 2012), hanno spinto il settore agricolo ad affrontare importanti criticità nell’utilizzo della risorsa idrica.

I Consorzi di bonifica, che annualmente provvedono a fornire acqua ad un territorio da 600 mila ettari (200mila ettari con irrigazione strutturata e 400mila con irrigazione di soccorso), hanno più volte evidenziato la necessità di una più moderna ed efficiente gestione dell’irrigazione in agricoltura, in quanto primo fattore di produzione e di valorizzazione dell’ambiente. Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “L’agricoltura viene vista sempre come maggior responsabile dei consumi della risorsa acqua, con un’incidenza a livello mondiale pari a circa il 70% dei consumi, quando invece, attraverso l’irrigazione, genera ambiente, paesaggio e contribuisce alla ricarica delle nostre falde.” Proprio per questo l’impronta idrica dei prodotti, sia agricoli che non (Water Foot Print), e la loro provenienza, apre una grande riflessione sulla sostenibilità dei consumi di questa importante risorsa.”

 

PRODOTTO

IMPRONTA IDRICA

1 foglio di carta

13 litri

1 fetta di pane

48 litri

1 mela

82 litri

1 tazza di caffè

132 litri

1 fetta di formaggio

152 litri

1 birra

170 litri

1 pizza margherita

1.216 litri

1 barretta di cioccolato

1.720 litri

1 hamburger

2.393 litri

1 T-shirt

2.495 litri

1 kg di riso

2.497 litri

1 paio di scarpe

8.547 litri

1 paio di jeans

9.982 litri

1 kg di carne di manzo

15.415 litri

 

Un chilo di carne di manzo ha un’impronta idrica ben più elevata di tanti altri prodotti, perché derivante dal consumo diretto di acqua da parte dei bovini e da quella utilizzata per l’irrigazione delle foraggere di cui si nutrono, ma è ancora più significativo che i beni materiali di non “prima necessità” come scarpe, abbigliamento, carta (1 solo foglio = 13 litri), ma anche caffè, cioccolata e birra, ormai di uso quotidiano, se sommati producano sicuramente un’impronta idrica ben maggiore di quella agricola. “Sono dati su cui invitiamo a riflettere. Non è certamente nostra intenzione sostenere una politica finalizzata a mantenere gli attuali consumi irrigui, quanto piuttosto sostenere adeguate politiche di gestione dell’acqua, volte all’ampliamento ed ammodernamento delle reti irrigue nelle zone strutturate, nonché all’infrastrutturazione delle aree dove si pratica l’irrigazione di soccorso. Un adeguato sostegno ai sistemi irrigui potrebbe derivare dalla realizzazione di bacini interaziendali per l’accumulo della risorsa; in alcune zone del Veneto, inoltre, il recupero e riutilizzo delle cave potrebbe trasformarle in grandi serbatoi con la duplice funzione di garantire approvvigionamento idrico nei periodi più aridi e di laminazione delle piene.”

Continua Romano: “Una migliore disponibilità d’acqua, sulla base delle esperienze degli ultimi anni, ha comportato modifiche colturali, differenti turnazioni, migliore strutturazione ed efficienza delle aziende agricole. Ad esempio, un’eventuale riconversione da seminativo a colture specializzate porta un incremento medio di produzione lorda vendibile di 14.500 euro/ha (tra grano/mais nei confronti di melo/pero/vite) e un aumento medio di giornate lavorative pari a 90 gg/ha.”

 

 

Esistono poi altrettanto importanti esperienze come il “Sistema Intelligente Irriframe”, una piattaforma informatica a supporto delle aziende agricole, che fornisce, attraverso l’invio di mail o sms, un consiglio irriguo puntuale e preciso su ogni tipologia di coltura.

Il sistema permetterà di ottimizzare l’utilizzo d’acqua, risparmiandone il consumo (fino al 30%), riducendo i costi di produzione e, in prospettiva futura, poter migliorare il sistema delle turnazioni rendendole più efficienti e razionali.  I Consorzi sono inoltre molto impegnati in interventi per preservare il buono stato dell’acqua, con aree di fitodepurazione per la riduzione dei carichi di nutrienti in Laguna di Venezia, azioni per la ricarica della falda acquifera e lo scongiurare della scomparsa delle risorgive, come le A.F.I. e i pozzi bevitori, aree di vivificazioni lagunari, creazione di aree umide e opere di sbarramento anti-sale contro la risalita del cuneo salino nelle aree a fronte mare. Conclude Romano: “Siamo inoltre grandi produttori di energia pulita, idroelettrica per la precisione: nel 2013 i 34 impianti idroelettrici e fotovoltaici consortili disseminati sul territorio hanno prodotto 36 milioni di kW/h annui.”

Il 2014, sarà inoltre un anno di grandi discussioni attorno al tema dell’acqua come fattore di produzione, infatti, aderendo al tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, i Consorzi di bonifica del Veneto, in collaborazione con i G.A.L. (Gruppi d’Azione Locale) della regione, parteciperanno all’importante appuntamento con un progetto mirato alla conoscenza delle vie d’acqua e delle peculiarità di un vasto territorio, che va dal Delta Po al litorale del Veneto Orientale.

FOTO DELL’EVENTO

VIDEO DELL’EVENTO

 

 

 

Conferenza Stampa “IRRIGAZIONE: NON SOLO ACQUA”

In occasione della Pre Conferenza Organizzativa dei Consorzi di bonifica di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, giovedì 23 gennaio 2014, presso il Move Hotel di Mogliano Veneto (TV), l’Unione Veneta Bonifiche terrà una conferenza stampa, con inizio alle ore 10.00, in cui si parlerà dell’irrigazione veneta, tra sviluppi futuri, problematiche, investimenti e impronta idrica.

I Consorzi di bonifica, che annualmente provvedono a fornire acqua ad un territorio da 600 mila ettari, hanno più volte evidenziato la necessità di una più moderna ed efficiente gestione dell’irrigazione in agricoltura, in quanto primo fattore di produzione e di valorizzazione dell’ambiente.

Il nostro territorio è ricco d’acqua (grandi fiumi, laghi etc.) ma negli ultimi anni, durante i periodi estivi, si sono verificate delle crisi idriche importanti. L’agricoltura viene vista sempre come maggior responsabile dei consumi della risorsa acqua, quando invece, attraverso l’irrigazione, genera ambiente, paesaggio e contribuisce alla ricarica delle nostre falde. Proprio per questo l’impronta idrica dei prodotti, sia agricoli che non (Water Foot Print), e la loro provenienza, apre una grande riflessione sulla sostenibilità dei consumi di questa importante risorsa.

La prossima esposizione internazionale EXPO2015, dal titolo “Nutrire il pianeta – energia per la vita”, ha come elementi di congiunzione, al fine di unire i territori del mondo, il cibo e l’acqua. Le vie d’acqua venete, quindi, potranno diventare uno scenario meraviglioso per mettere in mostra il nostro territorio e le nostre eccellenze naturalistiche e architettoniche per i visitatori di tutto il mondo.

A testimoniare l’importanza dell’atto, saranno presenti il Presidente, Massimo Gargano ed il Direttore Generale A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), Anna Maria Martuccelli, unitamente ai presidenti delle organizzazioni agricole venete.

 

IL NUOVO MAGAZINE DI UVB

In questo numero un resoconto sull’annata 2013. Dal protocollo d’intesa siglato con le associazioni dei consumatori al progetto scuola, parlando di sicurezza idraulica, irrigazione ed ambiente.
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