anbi

“SUBITO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE CONTRO IL CONSUMO DEL SUOLO”

“Di fronte all’Italia allagata, che frana e che piange tre vittime in due giorni, c’è da chiedersi che fine ha fatto la legge contro il consumo indiscriminato di suolo, che fin dall’annuncio dell’allora Ministro, Catania, aveva raccolto il nostro consenso. Per questo, rinnovo l’appello lanciato agli Stati Generali contro il Dissesto Idrogeologico, affinchè i presenti, ad iniziare dal ministro, Galletti e dal sottosegretario, Delrio, si facciano parte attiva per approvare, in tempi rapidi, un provvedimento, che ostacoli la progressiva riduzione di suolo agricolo, aggravante di tutte le problematiche idrogeologiche.”

Lo chiede Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), sottolineando che oltre  alla variabilità climatica, con il conseguente regime di piogge intense più concentrate nello spazio e nel tempo, la responsabilità di quanto sta subendo il territorio italiano è anche  da attribuire all’impetuosa urbanizzazione ed al disordine nell’uso del suolo.

Secondo l’ISPRA ogni secondo nel nostro Paese vengono occupati 8 metri quadrati di suolo (70 ettari al giorno). Va ricordata anche la forte pressione dell’impermeabilizzazione sulle risorse idriche. Un suolo può incamerare fino a 3.750 tonnellate di acqua per ettaro o circa 400 millimetri di pioggia. L’impermeabilizzazione riduce l’assorbimento di pioggia nel suolo, arrivando ad impedirlo completamente. Viceversa, l’infiltrazione di acqua piovana nei terreni fa sì che essa impieghi più tempo per raggiungere i fiumi, riducendo la portata e quindi il rischio di inondazioni.

L’ANBI ha più volte richiamato l’attenzione di Governo, Parlamento ed Istituzioni sulla diffusa fragilità del territorio del nostro Paese. Secondo dati del Ministero dell’Ambiente, sono 6.633 (82%) i comuni in pericolo per il dissesto idrogeologico; si tratta di una situazione di drammatica vulnerabilità.

Nei rapporti ufficiali vengono raccolti dati, che destano vivissima preoccupazione, se si considera che 6 milioni di persone abitano in un territorio ad alto rischio idrogeologico e 22 milioni in zone a rischio medio; si calcola che 1.260.000 edifici sono a rischio di frane ed alluvioni: 6.251 sono scuole mentre le strutture sanitarie sono 547. L’Italia è un Paese fortemente antropizzato con una densità media, pari a 189 abitanti per chilometro quadrato (in Francia: 114 abitanti; in Spagna: 89), ma con fortissime differenze nella distribuzione territoriale: ai 68 abitanti per chilometro quadrato della Sardegna si contrappongono i 379 abitanti per chilometro quadrato della Lombardia; la Campania arriva a 420 abitanti per chilometro quadrato. La fragilità del territorio è aggravata dall’intensa urbanizzazione.

Ne deriva la necessità di costanti ed organiche azioni di manutenzione, volte a garantire l’adeguamento e  l’efficienza delle reti di deflusso idraulico;  se è indispensabile intervenire in caso di emergenza, è altrettanto necessario agire preventivamente attraverso azioni e regole comportamentali, che determinino la riduzione del rischio idrogeologico.

“Il messaggio – conclude il Presidente A.N.B.I. – è meno emergenza, più prevenzione; la tutela ed il risanamento idrogeologico del territorio costituiscono priorità strategiche per garantire, al Paese, quelle condizioni territoriali indispensabili per la ripresa della crescita economica.”

1 MILIARDO DI EURO L’ANNO PER RIDURRE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

I Consorzi di bonifica veneti agli Stati Generali sul dissesto idrogeologico a Roma

 

Lavorare assieme, senza che vi siano poteri competitivi quando gli obiettivi sono unitari. “Consorzi di bonifica, Sindaci, Regioni, Stato, articolazioni della Repubblica, ma anche società civile e privati, insieme per raggiungere obiettivi di sistema, per la sicurezza del nostro Paese”.

Ha aperto così i lavori degli Stati generali contro il dissesto idrogeologico, oggi a Roma, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano del Rio.

 

“Le risorse ci sono, spenderemo oltre 1 miliardo di euro l’anno”. Questo invece il messaggio lanciato da Erasmo D’Angelis, coordinatore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, che in pochi mesi, ha visto avviare 300 cantieri sui 1500 programmati.

Secondo l’elenco fornito dalle Regioni, sono circa 7 mila le opere che servono al Paese, ma D’Angelis è sicuro: “Noi contiamo di finanziarle tutte e di poterle concludere, grazie anche all’impegno dei Consorzi  di bonifica nell’arco di 7 anni.” La pianificazione delle opere farà leva anche sui fondi europei di sviluppo e coesione.

Nel solo Veneto, i Consorzi di bonifica ne hanno in cantiere già 130 per un valore di 237 milioni di euro. Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche, che ha preso parte all’incontro, a rappresentanza del Veneto, ricorda che oltre ai cambiamenti climatici che hanno sicuramente inciso sugli ultimi disastrosi eventi, si deve tener conto dell’eccessiva urbanizzazione di un territorio che ha impermeabilizzato negli ultimi anni 4950 ha all’anno di terreno, generando la necessità assoluta di creare opere di compensazione idraulica.

Romano, condivide le 3 linee programmatiche lanciate da Vincenzi, Presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica): “Nel segno dell’operatività, che ci caratterizza, chiediamo la creazione di una cabina di regia per monitorare lo stato di avanzamento e l’effettiva realizzazione degli interventi necessari, per i quali, entro il 2015, dovranno essere spesi circa 2 miliardi e sarà stanziato annualmente 1 miliardo nei 7 anni a seguire. Chiediamo poi una forte azione collettiva, affinchè venga approvata la legge contro l’indiscriminato consumo di suolo, causa dell’aumentato rischio idrogeologico. Infine, indichiamo l’utilizzo delle cooperative sociali nella manutenzione del suolo, giacchè ciò permetterebbe di accedere agli oltre 10 milioni di euro, disponibili sul Fondo Sociale Europeo di cui oltre 4 miliardi per l’occupazione sostenibile”.

“Ad inizio del nuovo anno – continua il Presidente A.N.B.I. – presenteremo il 6° Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico che, nel 2014, prevedeva oltre 3.300 interventi per quasi 8 miliardi di euro, finanziabili con mutui quindicennali; iniziare un grande piano di prevenzione significherebbe non solo risparmiare vite umane, ma spendere 5 volte meno di quanto necessita poi per riparare i danni.”

IMG_6053

“EMERGENZA METEO: IL PROBLEMA DI FONDO RESTA LA PREVENZIONE”

A TRENTO 

MASSIMO GARGANO

(Direttore Generale A.N.B.I.

Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) 

“EMERGENZA METEO:

IL PROBLEMA DI FONDO RESTA LA PREVENZIONE”

“Ferma restando la verifica di eventuali responsabilità, concentrare l’attenzione mediatica sulle eventuali carenze della Protezione Civile è come guardare il dito, mentre indica la luna.”

Ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), a margine dell’incontro che la Giunta Provinciale di Trento ha tenuto, nell’idrovora di Grumo, con il Consorzio Trentino di Bonifica.

“La Protezione Civile – prosegue Gargano – ha, per scopo, il soccorso post evento; il vero problema resta invece la prevenzione, in merito alla quale permangono problemi di fondo come le lentezze degli iter burocratici causa di oltre due miliardi di euro, destinati ad interventi mai realizzati, ma anche un crescente abbandono del territorio che, in assenza di chiari interventi normativi, porterà, dal 1990 al 2016, alla perdita del 17,6% della Superficie Agricola Utile, pari cioè alla superficie delle regioni Sicilia e Sardegna. Il nostro annuale Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico – conclude Gargano – è un utile base di partenza.”

 

ANBI

“DI FRONTE AL DRAMMA DI GENOVA, IL PERICOLO SONO LE STERILI POLEMICHE”

“Se, per il mancato allarme alluvione della notte scorsa a Genova, ci sono responsabilità, chi di dovere le accerterà, ma troppo spesso ci dimentichiamo che quelle meteorologiche sono pre-visioni a testimoniare quanto imprevedibile sia, per definizione, la natura.”

Ad affermarlo è il neoPresidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), Francesco Vincenzi.

Ciò che realmente sconcerta – prosegue – è quanto poco sia stato realizzato in tre anni per mettere in sicurezza Genova da un’altra disastrosa alluvione. Ribadiamo che il problema della sicurezza idrogeologica in Italia non è prioritariamente un problema di risorse, ma di volontà politica e lentezze burocratiche. Il lavoro dell’Unità di Missione contro il Rischio Idrogeologico ora lo ha dimostrato, individuando, nelle more dei bilanci pubblici, circa 2.400 milioni di euro non spesi e destinati ad interventi a tutela del territorio. Il programma di lavoro #italiasicura prevede, entro il 2015, l’apertura di circa 3.000 cantieri in tutta Italia con un investimento di oltre 3 miliardi e mezzo di euro. I Consorzi di bonifica sono pronti per quella, che gli eventi dimostrano essere diventata una corsa contro il tempo. Serve, però, una grande azione di prevenzione civile perché è necessario assumere una nuova coscienza collettiva; un esempio: in Liguria, secondo una nostra elaborazione, tra il 1990 ed il 2016 si saranno persi 72.440 ettari di superficie agricola, cioè il 13,3% della superficie regionale con evidente aggravio delle problematiche idrogeologiche. Insomma, come dice lo slogan della campagna lanciata ieri: solo se la si cura, l’Italia è più sicura.”

 

ANBI

ANBI APRE UNA PAGINA NUOVA

ANNA MARIA MARTUCCELLI LASCIA LA DIREZIONE

MASSIMO GARGANO, NOMINATO DIRETTORE GENERALE

NUOVO PRESIDENTE E’

IL MODENESE, FRANCESCO VINCENZI

 Anna Maria Martuccelli ha rassegnato le dimissioni da Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), carica che ricopriva dal 1986. La decisione è stata ratificata dal Comitato dell’ente, che ha espresso grata riconoscenza per la professionalità messa a disposizione negli anni e che sarà fondamentale all’Associazione anche negli anni a venire.

L’organismo ha quindi proceduto alla nomina di Massimo Gargano, precedentemente dimessosi da Presidente A.N.B.I. (carica, cui era stato rieletto per la quarta volta nel Luglio scorso) e da ogni incarico elettivo nel mondo della Bonifica, come nuovo Direttore Generale.

Tale decisione è stata ratificata dal Consiglio  dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni,  riunitosi a Roma e che ha proceduto anche all’elezione del nuovo Presidente: è il modenese Francesco Vincenzi, 36 anni, Presidente del Consorzio di bonifica Burana e di Coldiretti Modena; tale scelta, nel segno del rinnovamento, qualifica Vincenzi come uno dei più giovani rappresentanti al vertice di un organismo associativo italiano.

Prende evidenza così il disegno di una nuova fase per il mondo dei Consorzi di bonifica, transitata attraverso le riforme dei settori regionali ed ora approdata al vertice nazionale.

Vicepresidenti A.N.B.I. sono confermati Vito Busillo (vicario), Donato Di Stefano e Giovanni Tamburini.

“Il futuro – commenta il neoPresidente A.N.B.I., Vincenzi – rimarrà nel solco di quanto quotidianamente fanno i Consorzi di bonifica a servizio del Paese. L’odierno rinnovamento è funzionale ad un’associazione che, nel segno della continuità, deve saper raccogliere le sfide di un Paese, che cambia traendo, dal passato, l’esperienza per guardare al domani.”

 

Francesco Vincenzi, classe 1978, è perito agrario (diplomato all’Istituto Tecnico Strozzi di Palidano di Gonzaga), coltivatore diretto, proprietario di un’azienda agricola cerealicola-frutticola di 110 ettari tra Mirandola e San Felice sul Panaro.

 

anbi.it

 

Tag: |

MASSIMO GARGANO, PRESIDENTE EUROPEO DEI CONSORZI DI BONIFICA

Massimo Gargano, 56 anni, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) è stato nominato al vertice della European Union of Water Management Association (E.U.W.M.A.), il cui annuale Meeting è in corso di svolgimento a Roma.
A E.U.W.M.A. aderiscono gli organismi nazionali, che si occupano di gestione idraulica ed irrigazione in 9 Paesi europei: Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Olanda, Ungheria, Gran Bretagna, Belgio e naturalmente Italia; complessivamente i Consorzi appartenenti alle 9 associazioni aderenti coprono una superficie di oltre 56 milioni di ettari.
“Il confronto in atto – dichiara Massimo Gargano – evidenzia come i problemi legati alla gestione idrica superficiale siano comuni a vasti territori del Vecchio Continente; fenomeni come siccità ed alluvioni, ma oggi anche le bombe d’acqua, sono drammi che ormai si registrano ovunque. Tale consapevolezza mi affida maggiori responsabilità, essendo l’esperienza dei Consorzi di bonifica italiani un modello di riferimento anche in sede comunitaria; ciò assume importanza soprattutto in concomitanza con il semestre di presidenza italiana all’Unione Europea ed in vista dell’Expo 2015, dove l’ottimizzazione d’uso dell’acqua sarà uno dei temi centrali.”

Tag: |

UN CORALE SOSTEGNO ALL’AZIONE DELL’UNITA’ DI CRISI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

MASSIMO GARGANO

(Presidente ANBI – Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni)

“DI FRONTE AI TRAGICI EVENTI METEO CHE SI SUSSEGUONO, NON PUO’ CHE ESSERCI UN CORALE SOSTEGNO ALL’AZIONE DELL’UNITA’ DI CRISI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. I CONSORZI DI BONIFICA CI SONO”

“Credo che il modo migliore per ricordare le vittime di Refrontolo e di altre analoghe tragedie, cui rinnovo la mia vicinanza umana, sia un rispettoso silenzio e l’effettivo avvio di nuovi cantieri contro il dissesto idrogeologico entro il 2014.” (altro…)

MASSIMO GARGANO, CONFERMATO PRESIDENTE ANBI

Massimo Gargano, 56 anni, imprenditore agricolo olivicolo e viticolo, è stato confermato presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.); l’elezione è avvenuta a Roma nel corso della prima riunione del consiglio nazionale, eletto dall’assemblea dei consorzi di bonifica italiani, svoltasi il 16 Luglio scorso nella Capitale.
Gargano si è laureato in Agraria all’Università di Perugia con Master in Economia del Sistema Agroalimentare presso la SMEA di Cremona e vanta un pluriennale impegno nella Coldiretti, di cui è stato anche vicepresidente nazionale. (altro…)

Tag: |

DOMANI, A ROMA, INIZIA LA CONFERENZA NAZIONALE ACQUE IRRIGUE

PER LA CRESCITA E IL LAVORO:

A CONFRONTO POLITICI, ESPERTI ED ACCADEMICI

 Inizierà, alle ore 15.00 di Martedì 15 Luglio prossimo, la Conferenza Nazionale Acque Irrigue per la crescita ed il lavoro, organizzata a Roma (Centro Congressi Hotel Parco dei Principi) dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) in vista dell’EXPO 2015, dove l’uso dell’acqua in agricoltura sarà uno dei temi centrali.

I lavori saranno aperti dagli interventi di Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I.; mons. Mario Toso, Segretario Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Erasmo D’Angelis, capostruttura Unità di Missione contro il Rischio Idrogeologico.

La prima sessione (“Risorse idriche disponibili e fabbisogni irrigui) conterà sui contributi di Riccardo Valentini, docente Università della Tuscia; Francesco Puma, Segretario Generale Autorità di Bacino Fiume Po; Simone Severini, docente Università della Tuscia.

La seconda sessione (“Istituzioni”) vedrà, invece, relatori: Cesare Mirabelli, Presidente Emerito Corte Costituzionale; Paola Grossi, Coldiretti; Antonio Ragonesi, A.N.C.I.

La prima giornata di lavori si concluderà con la sessione “Innovazioni ed informazione”, di cui saranno protagonisti: Paolo Mannini, Direttore Generale Canale Emiliano Romagnolo; Enrico Marone, docente Università Firenze.

Il giorno dopo, Mercoledì 16 Luglio, i lavori alle ore 9.30 saranno aperti da Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale Geologi.

Seguirà la sessione sul tema “Direttiva Europea: Piani di Gestione e costo dell’acqua”, su cui si confonteranno: Antonio Massarutto, docente Università Udine; Vera Corbelli, Segretario Generale Autorità di Bacino Fiumi Liri, Garigliano, Volturno; Giorgio Zampetti, Legambiente; Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale A.N.B.I..

L’ultimo panel interesserà il tema “Infrastrutture irrigue: investimenti”; ne parleranno: Nicola Lamaddalena, Ciheam-IAMB; Fabrizio De Filippis, Docente Università Roma Tre; Marco Arcieri, Segretario Generale ITAL-ICID; Pellegrino Solimene, Registro Italiano Dighe.

Le conclusioni, al termine della mattinata, saranno affidate al Presidente A.N.B.I., Massimo Gargano.

Ai lavori interverranno anche

 MAURIZIO MARTINA

Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestali

 Giovanni Legnini, Sottosegretario Ministero Economia e Finanze; Barbara Degani, Sottosegretario Ministero Ambiente; Giuseppe Castiglione, Sottosegretario Mi.P.A.A.F.; Giuseppe Marinello, Presidente Commissione Ambiente Senato; Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera; Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti; Mario Guidi, Presidente Confagricoltura; Dino Scanavino, Presidente C.I.A.; Paolo De Castro, Europarlamentare.

Nel pomeriggio di Martedì 16 Luglio, si terrà anche l’Assemblea elettiva A.N.B.I. .