«Sono terminati con un anticipo di più di quattro mesi i lavori dello scolmatore di piena Limenella Fossetta. Una grande opera attesa da tempo che contribuirà in misura fondamentale alla sicurezza idraulica di Padova». Con queste parole Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione, annuncia la conclusione dei lavori dello scolmatore di piena Limenella Fossetta con un anticipo di oltre quattro mesi rispetto alla scadenza contrattuale, prevista per maggio 2017.

Rimangono da realizzare solo alcuni interventi di completamento che non pregiudicano la funzionalità dell’opera ultimata ed in particolare alcuni lavori di ripristino della viabilità interessata dai cantieri.

Dal 31 luglio 2014, data di apertura del cantiere, i lavori sono durati circa un anno e mezzo. «Si tratta di un’opera dal costo complessivo di 18.500.000 euro, realizzata con fondi pubblici e consorziali – continua Ferraresso -. Un intervento fondamentale per la sicurezza idraulica dei quartieri nord di Padova dove risiede una popolazione di circa 75.000 abitanti, più di un terzo degli abitanti del Comune di Padova». Il  bacino del collettore Fossetta, interessato dall’intervento, ha un’estensione di 3.200 ettari di cui 1.760 (pari al 60%) urbanizzati e comprende le popolose unità urbane di Ponterotto, Sacro Cuore, Altichiero, Pontevigodarzere, San Carlo, Arcella, San Bellino, Mortise, Torre, San Lazzaro, Ponte di Brenta, Fiera, Stazione Ferroviaria e Stanga.

A partire dal manufatto di sfioro ai piedi del Cavalcavia Camerini, lo scolmatore si sviluppa per 2 chilometri con una condotta interrata in cemento armato a sezione rettangolare (4 m di base e 2,70 m di altezza), che sottopassa l’autostrada e la tangenziale Nord, fino a raggiungere il nuovo impianto di pompaggio per l’espulsione delle acque nel fiume Brenta. L’opera consentirà di sottrarre in piena al Limenella una portata di 4.800 litri al secondo riducendo, così, il rischio di allagamento dei quartieri nord di Padova.

«Le scarse piogge di questo inverno non devono far dimenticare il rischio idraulico che corre una città come Padova. La realizzazione dello scolmatore è un esempio virtuoso di efficienza» afferma Ferraresso.

Finanziamento:

Regione del Veneto: 7.500.000 euro;

Comune di Padova: 4.000.000,00 euro;

Consorzio di bonifica Bacchiglione: 3.500.000 euro;

Accordo tra Regione e Ministero dell’Ambiente: 3.500.000 euro;

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