“I Consorzi di bonifica veneti – sottolinea Conte – operano sulla rete idraulica minore che è composta anche da una fitta maglia di fossi di privati e enti pubblici. Negli ultimi anni l’attività di pulizia è stata spesso ridotta e ciò ha provocato delle criticità a causa di una minore funzionalità idraulica della rete di scolo delle acque meteoriche, aggravata dal ripetersi di precipitazioni intense. La Regione ha quindi deciso che, dove c’è necessità di manutenzioni di carattere straordinario, i Consorzi di bonifica su iniziativa dei Comuni interessati possano operare sulla rete idraulica non demaniale realizzando tutti i lavori e le opere che ne garantiscano la piena funzionalità”.

La Regione cofinanzia i diversi interventi per una quota non superiore all’80% della spesa ammissibile e, in ogni caso con il contributo massimo di 50.000 euro per comune.

Questa la ripartizione dei contributi tra i Consorzi di bonifica:

– Acque Risorgive di Chirignago (Venezia) 745.000 euro (per i comuni Campo San Martino, Casale sul Sile, Scorzè, Noale, Campodarsego, Borgoricco, Villa del Conte, Santa Giustina in Colle, Tombolo, Fiesso D’Artico, Preganziol, Villa Nova di Camposampiero, Camposampiero, Vigodarzere, San Giorgio delle Pertiche);

– Adige Euganeo di Este (Padova) 264.000 euro (per i comuni Noventa Vicentina, Sant’Urbano, Saletto, Ponso, Sant’Elena, Cartura);

– Adige Po di Rovigo 190.000 euro (per i comuni Bagnolo di Po, Giacciano con Baruchella, Bergantino, Trecenta);

– Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (Verona) 745.000 euro (per i comuni Veronella, Malo, Caldiero, Marano Vicentino, Brogliano, Carrè, Piovene Rocchette, Costabissara, Monteviale, Gambellara, Soave, Arcugnano, Villaverla, Longare, Chiampo, Monteforte d’Alpone);

– Bacchiglione di Padova 745.000 euro (per i comuni Vigonovo, Montegrotto Terme, Fossò, Piove di Sacco, Campolongo Maggiore, Polverara, Ponte San Nicolò, Noventa Padovana, San’Angelo di Piove, Saccolongo, Legnaro, Maserà di Padova, Saonara, Casalserugo, Brugine);

– Brenta di Cittadella (Padova) 415.000 euro (per i comuni Piazzola sul Brenta, Grumolo delle Abbadesse, Marostica, Veggiano, Carmignano di Brenta, Torri di Quartesolo, Mestrino, Gazzo Padovano, Campodoro);

– Delta del Po di Taglio di Po (Rovigo) 190.000 euro (per i comuni Porto Tolle, Corbola, Taglio di Po, Porto Viro);

– Piave di Montebelluna (Treviso) 264.000 euro (per i comuni Breda di Piave, San Vendemiano, Quinto di Treviso, San Fior, Roncade, Cimadolmo);

– Veneto Orientale di San Donà di Piave (Venezia) 415.000 euro (per i comuni Torre di Mosto, Noventa di Piave, San Stino di Livenza, Musile di Piave, Gorgo al Monticano, Pramaggiore, Pramaggiore, Fossalta di Piave, Cavallino Treporti, Torre di Mosto, Fossalta di Portogruaro, Cintocaomaggiore, Annone Veneto, Fossalta di Portogruaro, Concordia Sagittaria);

– Veronese di Verona 415.000 euro (per i comuni Ronco all’Adige, Negrar, Peschiera, Sona, Bussolengo, Cerea, Salizzole, Costermano, Angiari).

Comunicato stampa N° 40 del 08/01/2015

(AVN) – Venezia, 8 gennaio 2015