Dal 24 al 27 maggio San Donà di Piave, in provincia di Venezia, è centro del dibattito sul rapporto tra uomo e ambiente grazie a Terrevolute | Festival della Bonifica. Un evento firmato Anbi Veneto e Università di Padova supportato da Anbi Naz
ionale, associazioni agricole, Regione del Veneto. Con la collaborazione fondamentale di tutti i Consorzi di Bonifica del Veneto.
Quattro giorni di spettacoli, musica, mostre e convegni dedicati al rapporto tra uomo e territori di pianura. Anbi Veneto, l’associazione regionale dei Consorzi di Bonifica, e DiSSGeA, Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, organizzano Terrevolute | Festival della Bonifica in programma dal 24 al 27 maggio 2018 a San Donà di Piave (Ve). La manifestazione è curata da Elisabetta Novello, prof.ssa di Storia economica presso l’Università di Padova, è sostenuta da Anbi Nazionale e si svolge in collaborazione con le associazioni di categoria del mondo agricolo – Coldiretti, Cia e Confagricoltura – e il Comune di San Donà di Piave.
Enti patrocinanti sono: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero dell’Ambiente, Regione del Veneto (che ha inserito il Festival tra i Grandi Eventi), Comune di San Donà di Piave e Università di Padova.
Terrevolute è un titolo con due interpretazioni ugualmente valide: Terre volute perché desiderate, necessarie per soddisfare i bisogni di comunità in continua evoluzione, e Terre evolute, perché sviluppate, trasformate da esperienza, know how e innovazione tecnologica.
Il Festival è stato presentato questa mattina, Giornata Mondiale dell’Acqua delle Nazioni Unite, presso la sede del Consorzio Veneto Orientale a San Donà di Piave. Sono intervenuti: il vice presidente della Regione del Veneto Gianluca Forcolin, l’ass. regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, il presidente di Anbi Veneto Giuseppe Romano, la curatrice dell’evento Elisabetta Novello, il sindaco di San Donà Andrea Cereser, il presidente del Consorzio Veneto Orientale Giorgio Piazza, il direttore di Anbi Veneto, Andrea Crestani, e il direttore del dipartimento di Agronomia dell’Università di Padova, Maurizio Borin. Moderatore il giornalista, esperto di tematiche agricole, Antonio Boschetti. Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, impossibilitato a partecipare per un impegno pregresso, ha inviato una lettera di saluti. Tra gli oltre cento ospiti che hanno riempito completamente la sala (molti sono restati in piedi) – rappresentanti dei consorzi, del mondo dell’agricoltura, delle amministrazioni e della società civile – anche la presidente di Anci Veneto Maria Rosa Pavanello.
Il Festival vede la partecipazione attiva degli 11 consorzi di Bonifica del Veneto – Adige Euganeo, Adige Po, Acque Risorgive, Alta Pianura Veneta, Bacchiglione, Brenta, Delta del Po, L.E.B. (Lessinio Euganeo Berico), Piave, Veneto Orientale, Veronese – e rappresenta l’originale approccio del sistema della bonifica veneto alla “Settimana delle Bonifica” che l’Anbi nazionale da anni colloca a maggio. Sotto il marchio di Terrevolute saranno infatti riunite anche le singole iniziative che ciascun Consorzio veneto, in piena autonomia, organizzerà nella settimana tra il 20 e il 27 maggio nel rispettivo comprensorio; si sperimenterà così un modello di Festival diffuso su tutto il Veneto, che avrà come cuore San Donà di Piave.
La scelta della città non è casuale. San Donà di Piave, nel territorio del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, ha per il mondo della bonifica un valore simbolico importantissimo.
Qui, nel 1922, si tenne infatti il Primo Congresso Regionale per le Bonifiche Venete che vide la presenza di esperti e politici da tutta Italia e nel quale furono poste le basi per la moderna bonifica, definita “integrale” perché unisce azioni finalizzate alla sanificazione del territorio con strategie d’irrigazione. Con Terrevolute | Festival della Bonifica si avvia così un percorso di iniziative che porterà, nel 2022, alla grande celebrazione del centenario del Congresso.
IL FESTIVAL
Terrevolute | Festival della Bonifica tratterà tematiche legate al territorio e al paesaggio, al rapporto tra uomo e ambiente, alla storia e alle attività produttive a partire dall’agricoltura. È un Festival che intende giocare anche con la metafora, con il concetto di “uscire dalla palude” che oltre al senso letterale assume valenze simbolica anche dal punto di vista personale, sociale, professionale. In una parola “umano”.
È un evento che rivolge al grande pubblico ma che include anche momenti di confronto per addetti ai lavori: professionisti, amministratori, rappresentanti del mondo accademico e imprenditoriale. Per questo il Festival prevede più articolazioni: spettacoli teatrali e musicali, convegni, animazioni di piazza, mostre e installazioni multimediali, eventi collaterali.
Patrizio Roversi, Antonio Pennacchi, Mario Tozzi, Massimo Cirri, Luca Mercalli e la Banda Osiris sono solo alcuni dei nomi che affollano il cartellone degli spettacoli rivolti al grande pubblico, tutti gratuiti previa registrazione al sito dell’evento www.festivalbonifica.it. Grande rilievo è dato inoltre ai simposi scientifici con esperti provenienti da tutta Italia, ma anche Spagna e Marocco. Si terranno nella sala Ronchi del Consorzio Veneto Orientale e sono così intitolati: Rigenerare la città (giovedì 24, mattina); Ripensare il territorio (giovedì 24, pomeriggio); Cambiamenti climatici e sicurezza idraulica (venerdì 25, mattina); Cambiamenti climatici e gestione delle risorse idriche (venerdì 25, pomeriggio); Patrimonio culturale della bonifica: paesaggio e memoria (sabato 26, mattina).
Vi saranno anche iniziative dedicate alla scolaresche, con la lezione plenaria conclusiva del Progetto Scuola di Anbi Vento “Alla Scoperta del meraviglio Mondo dell’Acqua” che porterà a San Donà di Piave studenti da tutto il Veneto, e il progetto didattico del Consorzio Veneto Orientale “Bonifica in gioco”. Sono previste poi iniziative a favore di ordini professionali valevoli per il conseguimento di crediti formativi.
Ad arricchire la manifestazione saranno animazioni di piazza, mostre fotografiche, istallazioni multimediali, tour in bicicletta, iniziative gastronomiche e mercatini con prodotti agroalimentari del territorio (in collaborazione con le associazioni di categoria agricole).
DICHIARAZIONI
“I Consorzi di bonifica operano quotidianamente per la sicurezza idrogeologica, per garantire l’acqua alle colture e per preservare le biodiversità ma hanno anche un importante compito di sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche inerenti a territorio e risorsa idrica – spiega Giuseppe Romano, presidente di Anbi Veneto -. Terrevolute | Festival della Bonifica nasce con il coinvolgimento di tutti i consorzi, dell’Anbi nazionale, del mondo accademico, a partire dall’Università di Padova, delle Istituzioni, a partire dalla Regione del Veneto, e delle associazioni di categoria, in primis del mondo agricolo. La nostra intenzione è quella di fornire un contributo al dibattito generale relativo alla gestione dei territori in relazione alle sfide che si presentano davanti, a partire dagli effetti dei mutamenti climatici.”
“Accanto ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, l’Università persegue una terza missione, opera cioè per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società – sottolinea Elisabetta Novello, curatrice e responsabile scientifico dell’evento –. In tale prospettiva, ogni Struttura all’interno dell’Ateneo si impegna per comunicare e divulgare la conoscenza attraverso una relazione diretta con il territorio e con tutti i suoi attori. È per tale ragione che il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA) dell’Università di Padova crede fortemente nella realizzazione di Terrevolute | Festival della Bonifica grazie anche al prezioso supporto del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Centro di Idrologia Dino Tonini” a cui afferiscono i Dipartimenti di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale (ICEA), di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) e di Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF). Il Festival è un’iniziativa patrocinata dall’Ateneo di Padova impegnato a dialogare con la società, promuovere insieme ad essa un’economia e una cultura sostenibile.”
“Dobbiamo portare lustro al nostro splendido territorio veneto – ha affermato il vice presidente della regione del Veneto Gianluca Forcolin – è il modo migliore per rendere omaggio a chi ci ha preceduto e ha reso la nostra regione così bella.”
Gli fa eco l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan: “Questa Regione è il frutto del duro lavoro di migliaia di persone, chi dall’estero, penso per esempio agli olandesi, viene a studiare la bonifica, rimane sbalordito dall’eccezionalità del nostro territorio.”
“Rivolgo il mio personale plauso alle progettualità che hanno contribuito a rendere possibile questo appuntamento – ha scritto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in una lettera letta ai convenuti – . Il Festival non solo rappresenta un momento di riflessione sull’importanza della corretta gestione delle risorse idriche dei nostri territori, ma anche l’occasione per approfondire la conoscenza di un importante capitolo nella storia della nostra Regione. La bonifica di consistenti porzioni della pianura veneta costituisce una fondamentale pagina del nostro passato, scritta dallo sforzo di numerosi Veneti che, cent’anni fa, riuscirono a plasmare il paesaggio con fatica, sudore e dedizione, rendendo più salubre ed economicamente vantaggiosa una Terra, fino ad allora, improduttiva. Se oggi il Veneto può venir annoverato tra le prime regioni d’Italia per valore della filiera agricola – conclude il Presidente –, il merito è anche loro”.