Da ieri pomeriggio via Trento, a Montebello, è percorribile per la sua interezza. Il nuovo ponte sul Rio Rodegoto è stato aperto al traffico. In quel punto, il 16 maggio 2013, il torrente era esondato mandando sotto acqua un’ampia zona con pesanti ripercussioni: l’emergenza durò un paio di settimane. «Le aziende ricorda il sindaco Dino Magnabosco, presente assieme ai colleghi Antonio Tonello (Montorso) e Gialuigi Cavaliere (Zermeghedo) alla riapertura del ponte hanno denunciato danni per 2.100.000 euro, i privati per 270.000. Ringrazio il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta per la celerità con cui ha portato a termine i lavori. L’opera è fondamentale per la viabilità ma anche per la sicurezza idraulica ».I lavori, ritardati dai numerosi sottoservizi presenti sul manufatto , sono iniziati lo scorso 24 agosto. «Quella di oggi non è una vera inaugurazione – ha dichiarato il presidente di Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – in quanto è da completare la risagomatura delle sponde in destra orografica: ci vorrà un altro mese per chiudere il cantiere. Saranno rinforzati anche due argini a monte. L’importo dei lavori è di 200 mila euro: metà messi dalla Regione, l’altra metà dal nostro Consorzio. Il nuovo ponte ha dimensioni più che doppie rispetto al preesistente: “tappi” come quello del maggio 2013 non dovrebbero più verificarsi».Alla riapertura erano presenti anche il vice presidente di Apv Moreno Cavazza, il consigliere Pier Davide De Marchi, il direttore Gianfranco Battistello, i rappresentanti nel Consorzio Ruggero Gonzo (sindaci), Giovanni Barco (industriali).

 

-VIA PRONOVI PIU’ SICURA. ALLA BATTTUTE FINALI LA PISTA CICLOPEDONALE

 

Ultime battute per i lavori di raccordo della pista ciclabile che proviene da Tezze di Arzignano, con il percorso ciclopedonale di via Pranovi a Trissino. Il cantiere si trova accanto alla rotatoria “Del frantoio”. Una ditta specializzata di Arzignano ha già costruito i muri di sostegno per portare il tratto di pista all’altezza della carreggiata dell’arteria provinciale realizzando la copertura di un tratto di fossato. Poi, prevista la stesura del manto stradale. La pista ciclopedonale sarà protetta da una doppia fila di guardrail. L’opera del costo di 95 mila euro è a carico del consorzio Alta pianura veneta e rientra nel piano delle opere compensative per la creazione del bacino di laminazione nelle rotte del Guà, di cui i lavori sono già in corso da alcuni mesi. «Ad opera conclusa ha detto il sindaco Davide Faccio pedoni e ciclisti potranno procedere senza pericolo di essere investiti dalle auto, come è già accaduto in passato».