Con lo spettacolo-performance di circo teatro “Come gocce d’acqua”, prodotto da PANTAKIN CIRCOTEATRO, si è conclusa domenica sera la seconda edizione di TerrEvolute | Festival della Bonifica, organizzato dall’Università di Padova e dai Consorzi di Bonifica del Veneto attraverso l’articolazione di Anbi Veneto. L’iniziativa ha animato per quattro giorni, con simposi, spettacoli, incontri letterari, mostre artistiche e storiche il centro di San Donà di Piave (Ve), capoluogo del territorio consortile Veneto Orientale, portando in primo piano il dibattito sul rapporto tra uomo e territori di pianura, fortemente caratterizzati dal plurisecolare lavoro di bonifica.

L’iniziativa è stata un successo superiore alle aspettative, viste anche le condizioni meteo avverse, sia per la partecipazione di pubblico, sia dal punto di vista organizzativo.

I quattro spettacoli serali, due in Piazza Indipendenza (Giobbe Covatta il giovedì e Teresa Mannino il venerdì) e due al centro culturale Da Vinci a causa della pioggia (Andrea Pennacchi il sabato e Giovanna Digito la domenica) hanno riempito ambedue le location.

Molto frequentati anche i 5 simposi scientifici, suddivisi tra centro culturale Da Vinci e Sala Ronchi del consorzio di bonifica dedicati a tematiche ambientali, legislatura, sostanza organica, gestione del rischio idraulico e geomorfologico. In particolare ha colpito la vasta presenza tra il pubblico – a fianco di professionisti, tecnici, studenti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico – di cittadini comuni, interessati a questi approfondimenti.

Grande successo, infine, anche per i tour nei luoghi della bonifica, che è stato possibile realizzare i giorni di bel tempo. I tour sono stati occasione per visite guidate a idrovore, aziende agricole storiche (La Fagiana, Ca’ Corniani) e altri luoghi legati alla bonifica del Veneto Orientale. Ben frequentati anche i tour a bordo di barche elettriche e i voli sui luoghi della bonifica.

«È stata una seconda edizione positiva – ha affermato la curatrice Elisabetta Novello, docente di storia economica dell’Università di Padova – ricca di eventi culturali, tour, simposi, spettacoli, incontri letterari e laboratori, che complessivamente hanno coinvolto oltre seimila persone. Tutti i partecipanti hanno dimostrato molto interesse per i temi trattati ed è emerso un forte desiderio di conoscere approfonditamente l’ambiente che ci ospita e l’attività che in esso svolge l’uomo. Si tratta di attività basate sul rispetto dell’ecosistema che mirano a un’economia sostenibile per una società evoluta da ogni punto di vista. Anche l’evento di quest’anno – conclude Novello – rappresenta un ulteriore passo di avvicinamento al centenario del convegno che, nel 1922, lanciò l’azione di bonifica integrale a livello nazionale».

«Anche questa edizione è stata un successo di partecipazione – ha affermato Giuseppe Romano, presidente di Anbi Veneto – segno che attraverso l’utilizzo della pluralità di linguaggi – tavole rotonde, spettacoli teatrali, musica, visite guidate e mostre d’arte – è possibile coinvolgere l’ampia cittadinanza anche su temi per certi aspetti complessi come l’attenzione all’ambiente, la gestione attenta dell’acqua, la sicurezza idrogeologica dei territori. Parlare di bonifica significa parlare del nostro Paese, del suo passato, ma anche del suo futuro: credo che questo messaggio sia stato trasmesso con successo a chiunque abbia seguito uno o più appuntamenti del Festival. Il mio ringraziamento ovviamente va a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa: all’Università di Padova, nostro partner nell’organizzazione, ma anche alle associazioni, alle aziende e alle Istituzioni che ci hanno affiancato, a partire dalla Regione del Veneto che ha sostenuto l’iniziativa in maniera fondamentale».