Dopo anni di analisi, studi e confronti finalizzati ad individuare una soluzione definitiva al problema causato dalla risalita del cuneo salino lungo i rami terminali del fiume Po (ha ormai coinvolto tutto il delta fino all’incile del Po di Goro), il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato in questi giorni il decreto, con il quale viene finanziata l’attività di progettazione del Consorzio di bonifica Delta Po (con sede a Taglio di Po, in provincia di Rovigo) per una nuova opera a protezione dell’intrusione del cuneo salino da realizzare alla foce del più lungo fiume italiano.
Si tratta di un’unica opera da realizzare nel tratto terminale del Po di Pila e che andrà a risolvere il problema della risalita del cuneo salino lungo tutti i rami del delta, ideata e localizzata dopo aver analizzato ipotesi alternative, che però non garantivano lo stesso beneficio complessivo a tutta l’area.
Dopo anni di confronti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato avvio alla fase di progettazione dell’opera, grazie alla proposta formulata dalla Regione Veneto nell’ambito del proprio P.R.R.R. (Piano Regionale Ripresa Resilienza) ed alle analisi dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, che ha valutato positivamente la proposta e l’idea progettuale, ma anche grazie all’interessamento di tutti coloro (Organizzazioni Professionali Agricole, Comuni, associazioni) interessati all’annosa soluzione di un problema che, negli anni, ha aumentato la gravità e le sue conseguenze, aumentando il rischio di “desertificazione” in aree sempre più ampie del Delta del Po.
L’ente consortile è già al lavoro per comporre lo staff progettuale, al fine di ridurre al massimo le tempistiche necessarie alla presentazione del progetto e all’iter procedurale.