L’IDEA IN BREVE
Scoprire il paesaggio veneto disegnato dall’acqua per comprendere il ruolo fondamentale della gestione
sostenibile della risorsa.
Il territorio in oggetto è il risultato di un incessante lavoro di bonifica idraulica ed irrigua, che ha definito nel corso dei secoli un importante sistema economico, sociale ed ambientale. La raffinata opera di governo delle acque permette ancor oggi di salvaguardare il delicato ma fondamentale equilibrio tra gli elementi vitali terra ed acqua, offrendo le basi per un’agricoltura di qualità, ricca e diversificata, e per le attività economiche di turismo rurale ad essa connesse, sia di sfondo culturale (storico-architettonicopaesaggistico) che enogastronomico. La diffusione di tale cultura del territorio e la sua valorizzazione in chiave di sicurezza alimentare passano sicuramente anche attraverso questo progetto, che mantiene, come orizzonte finale cui tendere passo dopo passo, il contrasto ai cambiamenti climatici e alla scarsità delle risorse naturali. Le persone coinvolte nell’iniziativa sono state molteplici. L. Margutti, Direttrice del GAL Patavino, è stata responsabile e capofila del progetto nell’insieme, oltre che rappresentante della partecipazione di tutti i GAL del Veneto. A. Crestani Unione Veneta Bonifiche con il lavoro di gestione delle acque ha reso possibile la sostenibilità dei progetti, il paesaggio fluviale e il sistema idrologico veneto.
A.Galeota, funzionario della Camera di Commercio Padova, ha illustrato i risultati di vari progetti di
promozione promossi dall’Ente (percorsi Destra Brenta) alla valorizzazione del paesaggio e delle aziende agricole coinvolte. Con F. Fabris, Capo settore Pianificazione Urbanistica del Comune di Padova, si sono completati i percorsi cicloturistici collegando la città alla campagna Padova, in collaborazione col Settore Verde Pubblico e Mobilità. M. Palmieri e P. Bagatella, team per l’innovazione “MPB”, si sono occupati di creare un Sistema di Sistemi, dando coerenza ai vari progetti.
PRINCIPALE INNOVAZIONE PRODOTTA:
L’innovazione si legge attraverso una governance del territorio che, valorizzando i benefici derivanti dalla bonifica, ha saputo integrare diversi sistemi di gestione sostenibile delle risorse naturali, in primis acqua e terra. Le Vie della Bonifica, nate mediante itinerari sviluppati dai GAL, UVB, Amministrazioni Locali e mediante promozione dei prodotti attraverso attività economiche ad essi dedicati, hanno reso possibile la nascita di un “sistema di sistemi”, fonte di sostenibilità economica, di sviluppo locale e d’occupazione. Si è sviluppato un approccio “attento” all’uso, alla preservazione e alla gestione smart della risorsa, per beneficiarne nel lungo periodo, aprendo il territorio al turismo e ai differenti linguaggi culturali, pur mantenendo le singole identità. Tale “sistema di sistemi” rappresenta la struttura innovativa per un’agricoltura sostenibile ed una sicurezza alimentare che genera consapevolezza e stimola soluzioni di natura sociale, economia ed ambientale.
BACKGROUND E CONTESTO
Il territorio veneto, dal clima generalmente temperato, è morfologicamente molto vario e ricco di corsi d’acqua, che rendono la sua pianura una delle zone europee più fertili. Essendo in passato per lo più paludosa, vanta però una complessa storia di bonifica, dai frati Benedettini nel Medioevo, fino all’istituzione rinascimentale del Consorzio. Oggi la rete Consorzi di Bonifica, che gestisce il 64% del territorio, rende possibile una fiorente attività agricola che, leader nella produzione di mais e soia e notevole nell’arboricoltura, risulta trainante per industria e turismo e generatrice di economie collaterali con i prodotti agricoli (raccolta/distribuzione e vendita diretta). La trasformazione da palude a terra coltivabile, ha creato una vera identità rurale della regione, cui si è poi sovrapposta, a seguito di dinamiche sociali di trasformazione, una struttura d’insediamento antropico a bassa densità, caratterizzando la “città diffusa”, tuttora pienamente leggibile. “Il primo beneficiario” del progetto è il territorio che, grazie ad un approccio integrato di sviluppo sostenibile in relazione alla gestione della risorsa acqua, rende possibile unire più progetti e soggetti per garantire una sicurezza alimentare. Questo permette di generare un equilibrio fra i bisogni del presente e quelli del futuro. Il progetto, e la sua valenza integrata, interagendo direttamente con chi vive il territorio, incide sugli stili di vita delle persone (cittadini, turisti e famiglie) generando consapevolezza e apprendimento costante anche in ottica generazionale, sia dal punto di vista economico-produttivo che alimentare. Questo fa sì che si possano implementare politiche di sviluppo basate sul rispetto del sistema ecologico territoriale, producendo un impatto reale sulla vita quotidiana e il benessere della popolazione.
GLI ITINERARI
UN FOCUS SUGLI ITINERARI
FOCUS B – TAGLIO NUOVISSIMO, VIA DEL SALE E DELLO ZUCCHERO
FOCUS C – VIA DEL MARE, BOSCO NORDIO
FOCUS D – ANELLO DEI COLLI EUGANEI, ANELLO DELLE CITTA’ MURATE
FOCUS E – DESTRA BRENTA, DI VERDE E D’AZZURRO
FOCUS F – GIRASILE DAL SILE AL LIVENZA
INTERVISTA ANDREA CRESTANI, DIRETTORE UVB
INTERVISTA 2 ANDREA CRESTANI, DIRETTORE UVB