Arrivati quasi alla fine del mese di luglio le condizioni generali dell’irrigazione nel comprensorio del Consorzio Brenta, nonostante il gran caldo, sono discrete per quanto riguarda le aree servite direttamente da acque del fiume Brenta: le minori portate fluenti nel fiume, infatti, vengono compensate dall’integrazione dai serbatoi montani, che in modo assai lungimirante sono stati costruiti nel passato.

In altre zone del territorio consortile, invece, cominciano a manifestarsi situazioni di grave siccità: si tratta soprattutto delle aree servite dalle risorgive. L’abbondanza idrica del 2014 aveva portato le falde a raggiungere livelli eccezionali, ma il ridotto manto nevoso invernale in montagna e la prolungata assenza di piogge hanno fatto sì che la falda stia ora precipitando verso il basso, facendo venire meno gli apporti dei fontanili e riducendo le quantità idriche disponibili presso i pozzi.

Le criticità maggiori si registrano in destra Brenta, nei sistemi delle rogge Moneghina, Tergola, Armedola, Ceresone e Contarina-Rezzonico, nei comuni di Bressanvido, Bolzano Vicentino, Quinto Vicentino, Torri di Quartesolo, Grumolo delle Abbadesse, Grisignano di Zocco, Camisano Vicentino, Campodoro e Villafranca Padovana.

Gli utenti interessati si sono appellati al Consorzio e, visto che non sono previste piogge fino ad almeno il fine settimana, si è deciso di mettere in atto un piano di emergenza, facendo leva sulla solidarietà del mondo agricolo e dell’utenza interessata.

In particolare si è stabilito – a partire da mercoledì 22 luglio alle 8.00 – di slittare di cinque giorni i turni orari per gli utenti delle zone più nord (nei comuni di Sandrigo, Schiavon, Bressanvido, Bolzano Vicentino, Quinto Vicentino, San Pietro in Gu, Pozzoleone, Carmignano di Brenta, Grantorto e Gazzo Padovano) irrigate a scorrimento, in modo da fare arrivare i flussi idrici a valle, nelle aree più sopra citate. Le rogge i cui turni verranno slittati sono le seguenti:

FACCIO, BORTOLASO, PIAZZA, ROZZANIGO, SETTE, ECA MONEGHINA, VEMERALI, IMBOTTO PARTITORI, TERGOLETTA, ECA, ROSSETTO, SCANAGATTA PALAZZON, PIGATO, SANDINI, GALLETTO, LAGO, CARRARO, CARPANEDA, PRANOVI, POZZO VALLAZZA, MONTE DEI PEGNI, MOLINO, BOCCHETTO USELLIN BRENTA 2, FONTANA PESAVENTO + USELLIN, USELLIN SERA, USELLIN MATTINA 1, USELLIN

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MATTINA 2, USELLIN MATTINA 3, MEZZO STARO, GOLINA, USELLIN BOCCHETTO RIGONI, USELLIN BOCCHETTO ZILIO, USELLIN BOCCHETTO GALDEMAN, BOCCHETTO ZANONI, MONTE MOLINO LANZE’, FERMA NUOVA PALAZZETTO, BASSO, BALDISSERI + POZZO VEGRE, PESAVENTO + POZZO VEGRE, POZZO VEGRE, IMBOTTO GUALDINELLA, CERESONE SULL’ASTA, S.O. CERESONE SULL’ASTA, BOCCHETTO CERESONE, VOLPE, MARCOLIN, GONZATO, MAGGIORE, FONTANON, QUARANTA, FONTANE IN GOLENA, ZORDANA, CANAIA, S.O. CAMERINA, ACQUA DEL BOSCO, CANALE SEGA IMBOTTO, SEGA MATTINA, SEGA SERA.

Si tenga conto, peraltro, che le zone di cui trattasi erano già state penalizzate a causa della siccità del 2012, per cui si cerca questa volta di evitare un’altra penalizzazione.

Quotidianamente il Consorzio si aggiornerà per valutare la situazione e prendere eventuali ulteriori provvedimenti, anche in funzione, ovviamente, dell’andamento climatico.

Questo tentativo viene fatto a fronte di una situazione difficile e cercando di minimizzare l’impatto sugli utenti. Cinque giorni sono mediamente metà di un turno irriguo e quindi, pur essendo pesante doverli slittare, per lo meno tra cinque giorni i turni verranno ripresi dove erano stati interrotti, anche per una più facile gestione della situazione di emergenza sia da parte degli agricoltori che dei sorveglianti del Consorzio.

Non potevamo rimanere indifferenti alle pressanti richieste di chi rischiava, diversamente, di perdere il raccolto, considerando che faremo slittare il turno a circa 1.700 ettari (circa il 6 per cento del territorio irriguo) ma daremo beneficio a una superficie di 3.300 ettari, quindi circa il doppio.

E’ una decisione non facile ma necessaria e non ci sono alternative. Il mondo agricolo è abituato ai sacrifici e siamo certi della sua sensibilità.

Il Consorzio in ogni caso conta sull’uso scrupoloso e attento da parte di tutti gli utenti della risorsa idrica, che ancora una volta si dimostra preziosa.