Ci vorranno ancora diversi giorni per vedere significativi miglioramenti alle falde acquifere, intanto però le abbondanti precipitazioni scese a maggio (+52% rispetto alla media del periodo) hanno permesso ai fiumi e agli invasi montani di portarsi sui livelli tipici della stagione. Soddisfacente anche la situazione nella campagne con un indice SPI (indicatore di siccità al suolo) su livelli di normalità.
Nel mese di maggio si è registra finalmente un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi 4 mesi particolarmente avari di precipitazioni. Con una media di 174 mm di precipitazioni, la piovosità ha superato del 52% la media del periodo pari a 115 mm (dato ARPAV). La piovosità ha consentito di ridurre le esigenze irrigue e aumentare le riserve disponibili. Dal punto di vista delle temperature il mese si presenta come spaccato in due, con una prima metà caratterizzata da valori più bassi del priodo e una seconda parte con valori più alti.
Pur denotando timidi segnali di ripresa, i livelli delle falde restano ancora critici.