Deflusso ecologico, PNRR, cantieri da avviare e opere concluse da inaugurare, eventi pubblici e Terrevolute 1922-2022: l’assemblea di ANBI Veneto, riunitasi il 5 luglio per l’approvazione del bilancio è stata occasione per fare il punto su un 2020 e sui primi mesi del 2021 che nonostante l’emergenza Covid hanno confermato la vivacità e la grande operosità del sistema della bonifica veneto. Approvato all’unanimità il bilancio associativo.
OPPORTUNITÀ DERIVANTI DAL PNRR
Nonostante la delicata situazione sanitaria dell’ultimo anno, a condizionare l’operato dei Consorzi è sempre il contesto generale, caratterizzato dagli effetti dei mutamenti climatici che impongono nuove sfide sia dal punto di vista della gestione della risorsa irrigua, sia dal punto di vista della prevenzione del rischio idraulico, sia per quanto riguarda il sempre più articolato insieme delle attività ambientali che vedono i consorzi veri e propri custodi del territorio. In quest’ottica il PNRR rappresenta un’importante occasione per attrarre in Veneto risorse preziose per l’efficientamento dell’utilizzo della risorsa irrigua e per la sicurezza idraulica. I Consorzi di Bonifica del Veneto hanno predisposto 20 schede progettuali di cui 14 – per 270 milioni di euro – per progetti irrigui, tuttavia nel corso dell’Assemblea è stata espressa contrarietà per la rigidità dei criteri indicati dal ministero per le Politiche Agricole per l’assegnazione delle risorse. I progetti esecutivi, completi delle autorizzazioni, dovranno infatti essere presentati entro settembre: tempi davvero stretti visto che rischiano di vanificare gli sforzi attuati per predisporre le schede progettuali.
VERSO TERREVOLUTE 2022
Nel corso dell’assemblea si è inoltre evidenziato il successo riscosso dalle due edizioni di Terrevolute tenutesi tra il 2020 e il 2021. In entrambi i casi, oltre al successo di pubblico, il Festival della Bonifica è stato occasione per riunire a San Donà di Piave il comitato scientifico che sta lavorando a Terrevolute 2022; le due edizioni sono state occasioni per trattare temi importanti come la salvaguardia del territorio, il deflusso ecologico e, nell’edizioni del 2021, il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate. Queste iniziative hanno inoltre visto rafforzare la partecipazione attiva di ANBI che in previsione del centenario del Congresso della Bonifica di San Donà del 1922 ha scelto il palcoscenico di San Donà per introdurre importanti questioni legate alla sostenibilità e all’agenda 2030, grazie a ospiti scelti tra le istituzioni nazionali, le Università, le realtà produttive (a partire dalle organizzazioni agricole) e società civile.
LE ALTRE INIZIATIVE
Nel primo semestre del 2021, ANBI Veneto, nonostante le limitazioni dovute alla situazione pandemica, ha realizzato alcune importanti iniziative in collaborazione con ANBI e i Consorzi di Bonifica regionali. Il 15 marzo, in occasione dell’apertura delle paratoie del Canale LEB, evento che segna l’inizio della stagione irrigua, si è tenuta in modalità webinar la “Giornata dell’Irrigazione” nel corso della quale si è parlato di agricoltura irrigua. In occasione della giornata della biodiversità, il 22 maggio, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive si è tenuta la videoconferenza “Fiumi ricchezza di vita”. Il 28 giugno, finalmente in presenza, si è tenuto presso la sede della provincia di Treviso il convegno “Veneto: opportunità PNRR per l’agricoltura irrigua e per la tutela del paesaggio”. Sempre nel primo semestre del 2021 è stata lanciata la nuova pubblicazione “Bollettino ANBI Veneto sulla risorsa idrica” che incrocia i dati da diverse fonti, in primis ARPAV, su disponibilità d’acqua nei fiumi, precipitazioni, invasi, depositi nivali e falde acquifere.
DEFLUSSO ECOLOGICO
Coerentemente con il principio base “mettere al cento il territorio”, il tema del Deflusso Ecologico sta assumendo un’importanza sempre maggiore nell’attività di sensibilizzazione istituzionale svolta da ANBI Veneto e dai Consorzi. Previsto nel Direttiva Quadro Acque con l’obiettivo di garantire determinate portate d’acqua ai fiumi, il rigido rispetto dei valori previsti dal Deflusso Ecologico rischia di ridurre sensibilmente la quantità d’acqua derivata dalla rete idraulica che innerva gran parte del territorio veneto, con effetti gravi per ambiente, paesaggio e attività economiche come l’agricoltura e la produzione di energia idroelettrica. Il tema vede consorzi di Bonifica, organizzazioni agricole, Regione del Veneto e Autorità di Bacino Distrettuale impegnati in studi e sperimentazioni che serviranno a raccogliere dati per motivare la richiesta all’Unione Europea di una deroga a questa misura.
Proprio al Deflusso Ecologico sarà pertanto dedicato uno dei principali eventi dell’autunno 2021 organizzati da ANBI Veneto: un convegno a Treviso, realizzato con ANBI e Consorzio Piave, rivolto a sindaci, organizzazioni agricole e associazioni delle aree più interessate da questo tema, ovvero i comuni serviti dai reticoli idraulici che derivano dai fiume Piave e Brenta.