Lo scorso 26 luglio si è tenuta l’annuale Assemblea di Anbi Veneto che ha approvato il Bilancio Consuntivo del 2015, dove il Presidente ANBI Veneto Giuseppe Romano ha presentato la relazione sull’attività realizzata e sui programmi futuri.

“Negli ultimi mesi – commenta Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto – abbiamo svolto un grande lavoro sul fronte dei crediti che i Consorzi vantavano nei confronti della Regione del Veneto per opere idrauliche già realizzate.”

Ora lo scoglio dei crediti è superato e i Consorzi possono guardare al futuro.

Per quanto riguarda l’irrigazione, il prossimo appuntamento è con il Piano Operativo Nazionale – irrigazione.

“Se da un lato guardiamo alla programmazione del Piano Irriguo Nazionale, per cui i Consorzi di bonifica veneti hanno 39 progetti cantierabili pronti a partire per circa 200 milioni di euro di investimento, dall’altra siamo impegnati a ridisegnare un nuovo Veneto irriguo.”

Merito il grande sforzo di Anbi Veneto, d’intesa con l’Assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto Giuseppe Pan, per l’approvazione della delibera che proroga per tre anni tutte le  concessioni di derivazioni irrigue.

Questo risultato porta con sé la realizzazione di importanti studi propedeutici sulle esternalità positive dell’irrigazione, sui rilasci e restituzioni all’ambiente, sui volumi delle concessioni e sui relativi fabbisogni irrigui, che porterà a definire, come recita il titolo della DGR, le linee guida per il rilascio delle concessione di derivazione ad uso irriguo e per la redazione di un documento costituente il quadro di programmazione dell’irrigazione in forma collettiva realizzata dai consorzi di bonifica nel territorio regionale del Veneto.

Questo studio sarà realizzato in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria e Agronomia dell’Università di Padova e l’ANBI in quanto facente parte, anche, del tavolo regionale per la redazione delle Linee guida sui volumi irrigui (MIPAAF) D.M. 31/07/2015.

Altro fronte in cui Anbi Veneto è impegnata è quello della sicurezza idraulica.

“Di fronte ad uno scenario che vede, soprattutto negli ultimi anni, un azzeramento delle risorse regionali sui capitoli della bonifica, i Consorzi hanno continuato a lavorare sulla progettualità e la cantierabilità delle opere necessarie a rendere il Veneto idraulicamente sicuro.”

I Consorzi hanno, infatti, presentato alla Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico un piano da 123 progetti immediatamente cantierabili per la messa in sicurezza dei propri comprensori del valore di 389 milioni di euro. Sono il numero dei progetti consortili inseriti nella piattaforma nazionale ReNDiS-web (Repertorio Nazionale degli interventi per la difesa del suolo) di #italiasicura. Secondo quanto riferito dal Ministero, già a settembre dovrebbero partire i primi cantieri.

“La nostra speranza sul piano nazionale è di mettere in cantiere prima possibile alcune opere segnalate ad #italiasicura, mentre sul piano regionale di vedere ripristinate le risorse riguardante le somme urgenze, i contributi sulle manutenzioni e sui consumi elettrici. L’Assessore Pan ha ribadito il suo impegno a recuperare tali risorse già a partire dal bilancio di assestamento di fine anno, con una sicurezza in più invece per i prossimi esercizi.

Il Direttore di Anbi Veneto, Andrea Crestani, ha poi posto l’attenzione su altri due progetti giacenti presso le commissioni regionali.

Uno riguarda il PDL 144 Ex-Collegato alla Finanziaria che contiene numerose e importanti modifiche sulla Legge 12/2009, determinanti per il futuro dei consorzi.

Il secondo, invece, interessa il Pdl 14 “Disposizioni sul contenimento del consumo del suolo e la rigenerazione urbana”, a cui ANBI Veneto ha lavorato assiduamente all’interno del gruppo di lavoro Urban Meta, “think tank” veneto composto da 19 soggetti civili tra cui Consorzi di bonifica, Univesità di Padova e Iuav di Venezia, ordini professionali, ambientalisti, sindacati, costruttori ed altri.