Unione Veneta Bonifiche e i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori venete, già firmatarie del Protocollo d’intesa siglato a Mogliano Veneto (TV) il 29 gennaio, si sono incontrate stamane per dare vita al primo workshop per la formazione dei front office consumeristici.
L’incontro, svoltosi presso la sede regionale di Adiconsum, in Via Piave 7 a Mestre Venezia e che vede la partecipazione di Andrea Crestani, Direttore di Unione Veneta Bonifiche, del Presidente Regionale Federconsumatori Ermes Coletto, del Segretario Regionale Valter Rigobon, dei responsabili di zona di Lega Consumatori Veneto, Unione Nazionale Consumatori, Movimento dei Consumatori, Codacons, è frutto di una volontà condivisa nel garantire una diffusa conoscenza dell’operato dei Consorzi di bonifica, elemento indispensabile per garantire la sicurezza dalle acque, condizione imprescindibile allo sviluppo economico e sociale di gran parte del territorio veneto. L’attività dei Consorzi nelle aree urbane spesso non viene percepita, generando poi quei conflitti che solo con il confronto e lo scambio di opinioni si possono risolvere. Ecco noi tendiamo la mano al cittadino, vogliamo ascoltarlo e accompagnarlo. I Consorzi di bonifica del Veneto impegnano importanti risorse per la tutela e il coinvolgimento dei cittadini e degli enti locali nell’affrontare le problematiche quotidiane del territorio.
Al termine di un primo periodo di formazione ed educational con il personale dei consumatori, inizieranno gli incontri e i dibattiti con la cittadinanza.
Andrea Crestani, Direttore Unione Veneta Bonifiche: “Il messaggio che UVB lancia ai cittadini è che le attività dei Consorzi di bonifica come la manutenzione e la gestione quotidiana di 25.050 km di canali e di 389 idrovore, su 12.000 km quadrati di territorio, ovvero il 65% della superficie regionale veneta, sono assolutamente indispensabili per garantire la sicurezza idraulica, tuttavia è necessario anche un cambio di mentalità della società odierna, che deve partire dal basso, dalle aree private, urbane e dalle campagne, coinvolgendo direttamente i cittadini e gli enti locali che si rendono quindi i protagonisti nella riprogettazione del territorio. Tutti dobbiamo partecipare al miglioramento dell’ambiente in cui viviamo, rispettando delle semplici regole.
C’è la necessità di costruire in modo corretto, rispettando la nostra terra, non come abbiamo fatto finora, distruggendolo senza preoccuparsi delle conseguenze. Serve una crescita culturale, un senso di responsabilità. Chi ha contribuito a distruggere il territorio ora deve contribuire a migliorarlo. Per questo Unione Veneta Bonifiche ha coniato le 7 regole per un nuovo modello di sviluppo.
Vogliamo mettere un freno all’urbanizzazione, fare in modo che si costruisca nella sostenibilità e rispetto del territorio. Consideriamo assolutamente importante anche rispettare i pareri di compatibilità idraulica nelle nuove urbanizzazioni e perseguire accordi e convenzioni con i comuni, anche superando il patto di stabilità. C’è inoltre la necessità di ricreare l’invarianza idraulica nelle aree già edificate e recuperare gli scoli nelle aree residenziali private. Nelle campagne avviare il recupero della capacità di invaso con la pulizia di tutti i fossi e le scoline private nelle campagne. Infine l’estensione a tutti i comuni del Veneto del Piano delle Acque. Strumento essenziale che permette un monitoraggio completo del territorio, evidenziandone i punti di debolezza e programmandone le azioni conseguenti. Con ciò i Consorzi saranno punto di riferimento delle Amministrazioni comunali per la messa in atto degli interventi necessari.