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CONSORZIO PIAVE: IN ARRIVO GLI AVVISI DI PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO DI BONIFICA

Nei prossimi giorni saranno recapitati da Poste Italiane gli Avvisi di Pagamento del contributo di bonifica per l’anno 2015 emessi dal Consorzio di Bonifica Piave.

Si tratta di 26.000 Avvisi, ciascuno con importo di oltre 100€ e pagabili in 2 rate: la prima con scadenza 30 aprile e la seconda 30 settembre.

Gli sportelli di Montebelluna, Oderzo e Treviso sono aperti al pubblico tutte e mattine escluso il sabato per informazioni e aggiornamenti.

Si ricorda che la consultazione del proprio avviso di pagamento è consultabile anche on line alla voce “Contributi”

Gli importi, anche per questo esercizio, non sono aumentati grazie all’efficienza amministrativa nella gestione dell’attività consortile. Attività che, ricordiamo, interessano tutti gli immobili (terreni e fabbricati) e che si può riassumere nell’assicurare un corretto assetto idraulico del territorio e nella programmazione e realizzazione delle opere utili a garantire una sempre maggiore sicurezza idraulica.
Gli Avvisi con importi inferiori verranno emessi a giugno.

GIUSEPPE ROMANO RICONFERMATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA PIAVE

Ieri sera si è svolta la prima Assemblea del Consorzio Piave per la convalida degli eletti e l’elezione del Consiglio di amministrazione, Presidente e Vice Presidente. Riconfermato con voto unanime per altri cinque anni alla guida del Consorzio Piave Giuseppe Romano il più votato in terza fascia alle elezioni del 14 dicembre u.s.

“E ora avanti tutta all’insegna di quanto fatto finora e proseguendo nei programmi iniziati” dice il Presidente Romano e c’è da crederci, chi ha lavorato o si è confrontato con lui sa che trattasi di persona concreta e orientata al risultato. Proclamato Presidente, ieri sera nel suo discorso all’Assemblea, ha ribadito alcuni punti salienti del nuovo mandato: continuare nel contenimento dei costi e revisione della strutturarisparmio idrico con progetti di riconversione del sistema irriguo, chiarezza di competenze e ruoli tra i vari enti e istituzioni che si occupano di sicurezza idraulica. Ma, soprattutto la sicurezza del territorioin particolare con la collaborazione con i comuni per la realizzazione di Piani delle Acque e un regolamento di polizia rurale. L’impegno è anche quello di rendere ancora più visibile l’attività importantissima del Consorzio nella salvaguardi del territorio attraverso attività di comunicazione mirate e di confronto con i cittadini e le Istituzioni.

Per il Consiglio di Amministrazione, ieri sera sono stati eletti Federico Finco di Roncade come Vice Presidente, Alessandro Campigotto di Oderzo, Valter Miotto di Vidor.Nominati, invece, il rappresentante dei Sindaci Mauro Dal Zilio, Sindaco di Quinto di Treviso e Stefano Mattarollo Revisore dei Conti. Un Consiglio di Amministrazione ben rappresentato anche territorialmente, infatti, i componenti sono distribuiti tra destra, sinistra Piave e comuni della pedemontana.

 

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Consorzio di bonifica Piave

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Sistemazione idraulica Bacino delle Mesteghe: la sicurezza idraulica sempre al primo posto

Era gennaio dello scorso anno quando durante un incontro organizzato dall’Amm.ne con la cittadinanza per discutere sulle problematiche legate alla sicurezza idraulica in località Mesteghe, il Presidente del Consorzio Piave Giuseppe Romano si impegnò per trovare le risorse economiche necessarie e realizzare un progetto di sistemazione idraulica del Bacino delle Mesteghe. Ha mantenuto la promessa e, con una delibera del 18 dicembre u.s., il consiglio di Amministrazione da lui presieduto ha impegnato 500.000,00 euro per la realizzazione di un progetto che prevede la sistemazione idraulica del Bacino delle Mesteghe: un bacino di superficie pari a 206 ettari circa posto tra i Comuni di Meolo e Monastier di Treviso. (altro…)

APPROVATO L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO DEL CONSORZIO PIAVE: 1 MILIONE E 400 MILA EURO DI INTERVENTI PER IL TERRITORIO

Lunedì 22 settembre si è svolta l’Assemblea del Consorzio Piave presieduta dal Presidente Giuseppe Romano. Tra i punti all’ordine del giorno, l’assestamento di bilancio di previsione che vede la distribuzione di circa 1 milione e 400 mila euro per interventi sul territorio sia in area di bonifica sia in area irrigua. E’ stato deliberato di impegnare 400.000 euro per lavori di manutenzione straordinaria della rete irrigua a scorrimento, infatti, le ben note “canalette” in calcestruzzo, mostrano inequivocabili segni di cedimento per vetustà, dando luogo a perdite d’acqua, allagamenti e disagi nell’esercizio irriguo e pertanto si è considerato prioritario intervenire in area irrigua con questa tipologia di manutenzione. Il resto dell’avanzo verrà tutto impiegato in area bonifica e difesa del suolo. Nel dettaglio, 600.000 euro per la messa in sicurezza della botte a sifone sul collettore di bonifica del bacino Fossetta, sottopassante il Collettore Acque Alte: si tratta di un antico manufatto, che mostra evidenti segni del tempo ed il cui cedimento provocherebbe l’allagamento su un’area a scolo meccanico molto vasta e comprende circa 6000 ha nei Comuni di Meolo e Roncade; 95.000 € per la realizzazione di una cassa d’espansione lungo il Rio Bagnon in comune di Breda di Piave, finalizzata a contenere i picchi di piena del corso d’acqua stesso e del suo ricettore fiume Mignagola, in un’area ad elevata urbanizzazione; 80.000 € per opere di completamento dei lavori di sistemazione idraulica dei bacini Dolza e Trattor, in fase di ultimazione in comune di Fontanelle: si tratta del rialzo dell’argine del torrente Favero in comune di Vazzola località Visnà. Ciò è necessario per evitare la frequente fuoriuscita d’acqua in concomitanza a quote elevate del fiume Monticano, nel quale il Favero affluisce poco a valle. In Comune di Sernaglia della Battaglia, invece, sono stanziati 80.000 euro per opere di sistemazione idraulica del Torrente Patean, nell’ambito dei lavori di costruzione della cassa d’espansione in fase di prossima ultimazione. Nel frattempo proseguono senza tregua, pur con le continue avversità metereologiche, gli interventi sulle frane e i dissesti di sponda conseguenti all’evento di piena di fine gennaio inizio febbraio 2014: è previsto il rifacimento di circa 12 km di difese di sponda in pali o roccia lungo corsi d’acqua di bonifica su 27 comuni tra cui Roncade, Meolo, Monastier, Oderzo, Fontanelle, Gorgo al Monticano, Mansuè, Motta di Livenza.

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Canale Dosson in sicurezza

Alveo allargato, percorso corretto e vasca di laminazione da 8mila metri quadri

Sicurezza idraulica del rio “Dosson”. A Frescada di Preganziol si vedono già i primi risultati del progetto di sistemazione del canale consortile ad opera del Consorzio di Bonifica Piave. Un intervento da 2.2 milioni di euro finanziati dalla Regione. Erano attesi da anni i lavori di messa in sicurezza idraulica del rio “Dosson” che bagna i territori di Treviso, Preganziol e Casier. I primi a tirare un sospiro di sollievo sono stati gli abitanti di via Bassa a Frescada Ovest alle prese da anni con il problema della periodiche esondazioni dal canale, che passa a pochi metri dalla scuola primaria “Comisso”. (altro…)

Nuova cassa di laminazione a Castelfranco Veneto lungo lo scarico di Salvarosa

Mercoledì 21 maggio, presso la Sala consigliare Comune di Castelfranco Veneto, presenti il Presidente del Consorzio Piave Giuseppe Romano, il Sindaco on.le Luciano Dussin, l’assessore all’Ambiente a Attività Produttive Nazzareno Gerolimetto e il Direttore del Consorzio ing. Paolo Battagion è stata presentata la nuova cassa di laminazione.

Entra in servizio una nuova cassa di laminazione a Castelfranco Veneto lungo lo scarico di Salvarosa a monte della confluenza del fiume Zero

Nella parte alta della pianura, i corsi d’acqua hanno un comportamento torrentizio, amplificato di recente sia dall’aumento della concentrazione dei fenomeni meteorici brevi e intensi, sia dalla progressiva estensione delle aree urbanizzate e della conseguente impermeabilizzazione dei suoli, fattore che ha comportato un netto ed evidente aumento degli afflussi meteorici alle reti idrauliche di scolo. In queste aree la bonifica assume i caratteri di difesa idraulica dei territori dalle piene che transitano lungo la rete di scolo e che sempre più frequentemente danno luogo a fenomeni di esondazione, pur brevi e di estensione limitata, ma sempre dannosi per residenti e infrastrutture.
Constatata l’insufficienza strutturale delle reti esistenti, nate con dimensioni e scopi diversi e non adeguabili se non a costi proibitivi, il Consorzio ha studiato soluzioni più percorribili e meno costose: tra queste assumono particolare rilievo le casse di laminazione, ovvero volumi disponibili all’accumulo delle acque di piena, realizzati in fregio ai corsi d’acqua più significativi e in posizioni tali da assicurare una sorta di valvola di sfogo o vaso di espansione in caso di apporti meteorici consistenti, a difesa dei territori situati a valle. Nell’alta pianura trevigiana il consorzio gestisce 10 casse di espansione, per un volume totale disponibile di quasi 2 milioni di metri cubi, realizzate e gestite dal Consorzio, con fondi proprie o tramite finanziamento regionale.
La Città di Castelfranco e le aree fortemente urbanizzate che la circondano rientrano tra i territori difesi da questo tipo di opere.
La sicurezza idraulica della città di Castelfranco Veneto, attraversata dagli alvei di due minacciosi corsi d’acqua a carattere torrentizio come il Muson e l’Avenale, dipende da 5 casse di laminazione realizzate dopo la ben nota alluvione del 1998: le casse di Poggiana e Castello di Godego sul t. Avenale, la cassa di Asolo sul t. Brenton, la cassa di Caerano sul t. Cà Mula e , la più recente, inaugurata nel 2012, per un invaso di 500’000 mc, ricavata dopo la bonifica e la sistemazione di una ex-cava/discarica in comune di Riese Pio X.
Le casse di espansione nel bacino del t. Avenale oggi rendono disponibile un totale di oltre un milione di metri cubi di invaso.
L’attività del Consorzio in fase di gestione delle piene, svolta attraverso il controllo degli organi idraulici di controllo delle casse d’espansione, è finalizzata a garantire che il livello del t.Avenale in centro a Castelfranco si mantenga entro limiti di sicurezza.
Oggi viene presentata una nuova struttura finalizzata alla difesa delle piene nel territorio del Comune di Castelfranco. A novembre 2013 si è ultimata ed è entrata in servizio una cassa d’espansione di 50.000 mc posta lungo un insidioso affluente del fiume Zero in località Salvarosa di Castelfranco Veneto ed utile a laminare le piene degli scarichi provenienti da un bacino idrografico di circa 650 ettari, prevalentemente urbanizzato e comprendente tra l’altro la zona commerciale dei Giardini del Sole.
Il nuovo bacino serve a contenere gli effetti di precipitazioni brevi ed intense, tipo i temporali estivi, ben noti nella zona a sud est del centro, in particolare a ridosso degli assi ferroviari Castelfranco-Montebelluna e Castelfranco-Treviso, lungo via Grotta, via Lovara, via Sile, via Panni, e aree contermini.
Il bacino è situato immediatamente a sud della linea ferroviaria Treviso-Vicenza tra via Grotta e via Lovara, ha una superficie di circa 3 ettari e consente un’invaso fino a circa 50.000 metri cubi con un tirante massimo di 2 metri.
È stato realizzato un particolare manufatto di controllo della portata e dei livelli in uscita dalla cassa, che consente di ottimizzare il riempimento anche in assenza di manovre specifiche.

Consorzio di bonifica Piave
http://www.consorziopiave.it/137-categoriapuntoconsorzio/news/1666-nuova-cassa-di-laminazione-a-castelfranco-veneto-lungo-lo-scarico-di-salvarosa.html

Consorzio Piave – L’emergenza idraulica del 31, 31 gennaio e 1°, 2, 3, 4 febbraio 2014

Dopo cinque giorni di pioggia incessante, solo oggi possiamo tirare un respiro di sollievo: dopo le precipitazioni residue di ieri, i livelli nella rete gestita dal Consorzio sono in netto calo. Sono stati giorni di preoccupazione ed ansia. Il personale tecnico consorziale, turnato sull’arco delle 24 ore, ha sorvegliato la rete minore ed i suoi manufatti ed in particolare ha mantenuto attive ed a pieno regime le 28 idrovore consorziali che hanno permesso di evitare la sommersione del territorio meridionale del comprensorio che si estende su quasi 18000 ha, da Roncade a Oderzo a Motta di Livenza, a ridosso dei grandi fiumi che scorrono arginati, come Livenza, Piave, Monticano, Sile.Tutti abbiamo potuto constatare che, dopo quasi 250 mm di pioggia in 5 giorni, pari a circa 1/3 della (altro…)

PRESENTAZIONE DEL DOCU-FILM “MUSON DEI SASSI – IL FIUME SI RACCONTA”

EVENTO POSTICIPATO A DATA DA DESTINARSI – Mercoledì 5 febbraio 2014, alle ore 11.30, presso Palazzo Balbi si terrà una conferenza stampa con proiezione del docu-film “Muson dei sassi – il fiume si racconta”.

La “pellicola” realizzata da Venice Film Production, con regia di Nicola Pittarello e la collaborazione di Unione Veneta Bonifiche, dei Consorzi di bonifica Acque Risorgive e Piave e della Regione del Veneto, andrà a far parte di una serie di film sui fiumi del Veneto e le opere di messa in sicurezza del territorio. Il prodotto ha la premessa di mettere in luce gli itinerari che gravitano attorno al fiume, andando alla scoperta dei luoghi, della storia e della natura che riguardano il celebre “Muson”, percorso fluviale che nasce e vive nei due comprensori di bonifica Acque Risorgive e Piave.

 

 

Presentazione del progetto della cassa di laminazione di Salvatronda (TV)

Il Comune di Castelfranco Veneto e il Consorzio di Bonifica Piave,

MERCOLEDI’ 9 OTTOBRE ALLE ORE 20.30 presso il Centro Culturale “G.Graziotto” di Salvatronda

insieme, per la difesa dalle piene e per la salvaguardia del territorio, presentano alla Cittadinanza il progetto di realizzazione della

CASSA DI LAMINAZIONE DI SALVATRONDA (altro…)

RIO DOSSON, 5 ETTARI PER UN’AREA DI LAMINAZIONE

Il Consorzio di Bonifica Piave nei prossimi mesi inizierà la costruzione di un’area di espansione in località Frescada di Preganziol con l’obiettivo di laminare le piene del Rio Dosson provenienti da un bacino idrografico di circa 1380 ettari. L’area interessata, situata in località Case Zanatta fra via Timavo e la ferrovia VE-UD, ha una superficie di circa 5 ettari e l’invaso disponibile avrà un volume di circa 50.000 mc. Il Presidente del Consorzio Piave, Giuseppe Romano, esprime grande soddisfazione per il finanziamento ottenuto, si tratta infatti di un’opera estremamente importante per la salvaguardia idraulica della zona, soggetta a frequenti allagamenti.

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