Adige Euganeo

UNA PIATTAFORMA 2.0 PER LA GESTIONE DEL CONTRIBUTO CONSORTILE

Un nuovo strumento di gestione dei contributi consortili. La piattaforma del Consorzio di bonifica Adige Euganeo riscuote grande successo anche sul piano nazionale, con già all’attivo diverse adesioni.

Il sito istituzionale di un Consorzio di Bonifica ha, dal punto di vista della comunicazione e dell’erogazione di servizi al Cittadino e al territorio, un’importanza sempre maggiore.

La diffusione di linee di comunicazione “a larga banda” nelle Aziende, nelle abitazioni e persino a livello di dispositivi “palmari” ha incrementato notevolmente la domanda di servizi di tipo “on -line”. (altro…)

Concorso scolastico: “Come immaginare un futuro di bellezza: il valore del paesaggio”

I Circoli Legambiente di Este e Piove di Sacco, con il Centro di Educazione Ambientale della Saccisica, per l’8° anno scolastico, propongono un Concorso rivolto alle Scuole di ogni ordine e grado, sponsorizzato del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo.

Il successo di partecipazione e la qualità dei progetti realizzati negli anni precedenti, hanno infatti premiato l’iniziativa oggetto di grande interesse da parte di docenti e studenti.
Quest’anno alle classi si chiede di lavorare su un tema di forte interesse per Legambiente: “Come immaginare un futuro di bellezza: il valore del paesaggio”. (altro…)

90 tra i più affermati studiosi di ecologia all’idrovora Cà Bianca

90 tra i più importanti studiosi in materia di ecologia ed aree umide provenienti da venti paesi europei, si sono riuniti la scorsa sera presso l’impianto idrovoro Cà Bianca di Chioggia (VE), il più grande fra quelli del Consorzio Adige Euganeo di Este (45-50 mc/sec per prosciugare 24.400 ettari) in occasione del convegno realizzato a Padova dall’associazione universitaria internazionale SWS sull’ecologia, funzione e gestione delle aree umide.

In occasione della serata, il Presidente del Consorzio di bonifica Antonio Salvan ha portato il saluto del consorzio e dell’Assessore Regionale all’Ambiente Maurizio Conte e del sindaco di Chioggia Giuseppe Casson e ha poi presentato l’attività dei Consorzi di bonifica veneti e in particolare descritto alcune opere d’idraulica ambientale realizza dall’Adige Euganeo, con finanziamenti regionali, per la riduzione dei nutrienti N e P immessi in laguna di Venezia con i circa ottanta milioni di mc/anno di acque di scolo.

I professori universitari di Padova, Maurizio Borin e Elisabetta Novello con l’ausilio di collaboratori e dei tecnici del Consorzio hanno descritto le peculiarità delle  aree umide realizzate di Cà di Mezzo di circa 35 ha, Barbegara di 8 ha, e le molte altre per decine di ettari realizzate a partire dai primi anni ’90 del secolo scorso dal Consorzio Adige Euganeo.

Particolare curiosità è stata manifestata dall’epopea ed evoluzione della bonifica idraulica del nostro territorio consortile fino ai giorni nostri  (circa 20.000 ha sotto il livello del mare, fino a – 4 metri,  dove già nella prima metà dell’800 furono installate pompe idrovore mosse da motori a vapore).

Alcuni degli studiosi presenti hanno accennato alle problematiche  riguardanti l’importanza della tutela delle aree umide, ambienti ecologici a massima biodiversità, ed alla loro funzione disinquinante delle acque, di influenza sul clima, di produzione di biomassa, della fruizione culturale e ricreativa,  ed economica più in generale.

Ci si è soffermati sulle tecniche di monitoraggio idraulico, chimico ed ambientale delle aree umide naturali e ricostruite.

La serata è terminata con un “momento” conviviale nella suggestiva sala macchine della idrovora, la cui facciata è stata illuminata per l’occasione.

 

CONTRO GLI ALLAGAMENTI NELLA BASSA PADOVANA SALVAN: “UN PROGETTO IDRAULICO PER LA SICUREZZA DI 5000 ETTARI”

“5000 ettari senza più allagamenti!”. Questo il messaggio lanciato dal Presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo, Antonio Salvan, in occasione dell’incontro per la presentazione dell’idea progettuale di un intervento per la deviazione delle portate di piena del fiume Fratta Gorzone nel fiume Adige in località Spazzolara, nel Comune di Castelbaldo.

Secondo i tecnici del Consorzio di bonifica Adige Euganeo, l’ipotesi di realizzare un sistema idraulico che scolmi, all’occorrenza, le portate di piena del fiume Fratta Gorzone adducendole nel fiume Adige, è una possibile risposta ai periodici e ripetuti allagamenti che si registrano nei molteplici territori dei Comuni di Merlara, Casale di Scodosia, Megliadino S. Vitale, Masi, Piacenza d’Adige, S. Margherita d’Adige, Vighizzolo d’Este, S. Urbano, Stanghella, Boara Pisani, Pozzonovo, Anguillara Veneta, Bagnoli di Sopra (in Provincia di Padova), Cona e Cavarzere (in Provincia di Venezia). Si tratta di un’operazione che metterebbe al sicuro quasi tutta la zona della bassa padovana, ovvero 5000 ettari in cui si andrebbero ad evitare danni alle colture agricole ma anche ai fabbricati urbani e infrastrutture viarie. (altro…)

SBARRAMENTO ANTI CUNEO SALINO A MONTE DELLE DARSENE: IPOTESI SCARTATA NEL 2000 E DALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE PERCHÉ IRRAZIONALE

La soluzione tanto conclamata da alcuni operatori turistici, che prevederebbe la realizzazione di due sbarramenti, uno nell’alveo del fiume Brenta-Bacchiglione in località “Punta Gorzone” in Comune di Chioggia abbinato ad un altro in un punto molto prossimo,  sul Canale Gorzone, fu scartata in partenza. L’ipotesi già valutata nel 2000 dalla Regione Veneto con un proprio progetto preliminare, fu ritenuta poco efficace perché con un costo maggiore ne avrebbe beneficiato solamente un territorio di circa 6.000 ettari inferiore rispetto agli oltre 21.000 ettari della soluzione più a valle (dopo la strada Romea) e di sicuro costo superiore.

Inoltre, successivamente all’anno 2000 si rafforzò il generale convincimento che i cambiamenti climatici, l’eustatismo (il fenomeno di innalzamento o abbassamento del livello del mare) e la subsidenza dei suoli dell’entroterra posto sotto il livello del mare avrebbero accelerato l’intrusione salina delle acque del mare, contaminando le falde superficiali, ovvero quelle che alimentano l’apparato radicale delle colture. I quattro Consorzi di bonifica competenti manifestarono immediatamente la crescente preoccupazione degli operatori agricoli, per la carenza di acque irrigue in un vasto territorio da 40.000 ettari, capace di estendersi da Chioggia a Cologna Veneta, dove si trova il Canale LEB che preleva acque dall’Adige e le dirama in 4 provincie, per intendersi.
Antonio Salvan, Presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo: “Assicurare acqua dolce alle colture agricole in territori ove è diventata carente, permette oltre a maggiori produzioni, anche un minor utilizzo di fertilizzanti, fitofarmaci, anticrittogamici, minori lavorazioni del suolo e soprattutto la possibilità di inserire altre colture, ora non possibili perché sensibili alla salinità, con positive implicazioni economiche per le aziende  e per l’ambiente.”
Infatti anche l’ambiente ne trarrà vantaggio, sia per i fiumi ora soggetti alla alternanza di acqua salata e dolce che non permette ecosistemi stabili, sia per il territorio a rischio desertificazione.
Esperienze italiane di analoghi sbarramenti anti cuneo salino, hanno dimostrato da decenni la loro utilità per la collettività e si stanno proponendo in tutto il paese, con tecnologie simili a quella proposta per il Brenta.

Con il progetto del Consorzio con la consulenza del CNR del 2003, il Comune di Chioggia colse l’opportunità di ottimizzare il finanziamento del Ministero per le Politiche agricole affidato al Consorzio di Bonifica, proponendo di aggiungere risorse proprie per la realizzazione anche di un ponte che collegasse le due frazioni in sinistra e destra del fiume Brenta, a valle della strada Romea, ora penalizzate anche turisticamente.
Perciò la Regione ed il Comune firmarono, nel 2009, un accordo di programma con il Consorzio di bonifica per il co-finanziamento e la realizzazione dello sbarramento e del ponte nel sito identificato già nel 2000, confermato nel 2003, recepito nel PRG comunale del 2006.

“Si rimane molto perplessi riguardo alle affermazioni di alcuni gestori di attività turistiche poste  lungo i fiumi Gorzone-Brenta, – continua Salvan – che sostengono di subire un danno dalla realizzazione dello sbarramento, la cui posizione e caratteristiche sono note da ben 13 anni.”
Il progetto redatto dal MAV, ha superato tutti i vagli tecnici ed amministrativi ed è in gara d’appalto.

“Riteniamo che l’eventuale mancata realizzazione dello sbarramento anti-sale – conclude Salvan – , oltre che una jattura agricola ed ambientale per le prossime generazioni, causerà un danno alle migliaia di aziende agricole di un territori di decine di migliaia di ettari ed ai cittadini che ivi abitano e lavorano. Valuteremo la richiesta di rifusione dei danni causati al Consorzio ed ai consorziati qualora lo sbarramento anti cuneo salino non si possa realizzare a seguito di mutamenti   della pianificazione territoriale già a suo tempo condivisa”.

Fondi nazionali a Consorzi di bonifica di Padova e Verona per ripristino opere danneggiate da maltempo

Comunicato stampa N° 225 del 13/02/2013
(AVN) – Venezia, 13 febbraio 2013

La giunta regionale, su relazione dell’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo, ha disposto il riparto di quasi 827 mila euro del Fondo di solidarietà nazionale tra i Consorzi di bonifica, i cui territori sono stati interessati da eccezionali avversità atmosferiche negli ultimi mesi dell’anno 2008 e nel corso dell’anno 2009, per la realizzazione di interventi di ripristino delle opere danneggiate nelle province di Padova e Verona. Al Consorzio Adige Euganeo di Este (subentrato al Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione) è stato assegnato un importo di 460 mila euro e al Consorzio Veronese di Verona (subentrato ai Consorzi di bonifica Agro Veronese Tartaro Tione e Valli Grandi e Medio Veronese) è stato attribuito un importo di circa 367 mila euro.

Negli ultimi mesi del 2008 e nel corso del 2009 – fa presente l’assessore – il territorio delle province di Padova, Venezia, Verona e Vicenza è stato, in periodi diversi, ripetutamente interessato da eventi atmosferici caratterizzati da forti piogge, nubifragi e fenomeni alluvionali, per effetto dei (altro…)