Il Presidente Giuseppe Romano precisa alcuni aspetti riguardanti il DMV e replica a dichiarazioni apparse su La Tribuna di Treviso – Pag. di Maserada – il 12 luglio u.s.

 

“Sono stupito dalle dichiarazioni rilasciate da Fausto Pozzobon di Legambiente circa le condizioni del Fiume Piave e in particolare dall’accusa di rubare l’acqua. Eppure, da anni, collabora proprio con il nostro Consorzio -che contribuisce anche economicamente- alla realizzazione di progetti didattici che Pozzobon propone agli istituti scolastici del nostro comprensorio per portare proprio gli allievi di scuole elementari e medie a visitare i luoghi del Piave, ricchi di biodiversità, a conoscere la nostra realtà, le funzioni ambientali delle derivazioni, il nostro impegno per il risparmio energetico. Mi stupisce l’attacco generico e gratuito a tutto e tutti: Consorzi, Enel e Regione” dichiara il Presidente Giuseppe Romano. Ogni anno non appena il caldo si fa sentire scoppiano polemiche strumentali sull’utilizzo dell’acqua, con l’occasione, quindi, il Consorzio vuole fare chiarezza circa anche il DMV (Deflusso Minimo Vitale) spesso citato non correttamente.

Per quanto riguarda la situazione del Piave nel tratto di media pianura in questi giorni di clima caldo e siccitoso, ci preme precisare che il Consorzio di Bonifica Piave, titolare delle derivazioni a fini irrigui e idroelettrici di Fener (BL) e Nervesa (TV), sta rigorosamente osservando il rilascio nel fiume Piave a valle delle derivazioni, che il D.Lgs. 152/2006 definisce Deflusso Minimo Vitale (DMV), secondo le quantità previste all’art. 42 c.2 delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto, Allegato A3 alla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5/11/2009.
I valori del DMV per il Piave sono fissati dalle Norme attuative del Piano stralcio per la gestione delle risorse idriche del bacino del fiume Piave, approvate con D.P.C.M 21.09.2007 in G. U. n.112 del 14 maggio 2008. 
In particolare a valle della traversa di Nervesa devono essere presenti costantemente non meno di 10,2 mc/s.
Il Consorzio verifica costantemente il soddisfacimento di detta condizione, mai venuta meno nelle ultime settimane, e nello stesso tempo in collaborazione con Enel Produzione controlla e riduce il prelievo ai fini irrigui al minimo indispensabile, con il preciso scopo di mantenere gli invasi alpini ai livelli più elevati possibile, in quanto da essi dipende, in assenza di precipitazione, la possibilità di derivare dal Piave. Si ricorda infatti che, nei momenti di elevato fabbisogno della risorsa, dopo l’uso umano è prioritario l’uso agricolo.
A conferma di quanto sopra si rende noto che in questi giorni, i prelievi a fini irrigui sono ridotti di circa il 20% rispetto alle portate massime assentite alla presa di Fener e addirittura del 30 % presso la derivazione di Nervesa.
Il Presidente conclude affermando che “Conferma la massima disponibilità ad affrontare con atteggiamento costruttivo l’approfondimento dei temi tanto importanti quanto complessi per il nostro territorio, senza pregiudizi e soluzioni affrettate o demagogiche, spesso conseguenza di insufficiente conoscenza del problema”.

 

Consorzio di bonifica Piave

http://www.consorziopiave.it/77-categoriaprogetti/2263-un-po-di-chiarezza-sul-dmv-deflusso-minimo-vitale-del-fiume-piave.html