Curiosità ed interesse hanno reso avvincente la giornata di ieri, promossa dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, con la visita ad una serie di importanti impianti dell’Alto Vicentino. Gli alunni delle elementari e medie di Villaverla e Lugo di Vicenza sono stati protagonisti di un vero e proprio percorso guidato con al centro il valore dell’acqua, risorsa fondamentale per la vita umana e l’ambiente. “Il messaggio è stato colto a pieno – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – ed i ragazzini hanno osservato gli impianti con attenzione, interesse e curiosità. Iniziative come questa, che rientra nell’ambito della Settimana della bonifica organizzata dall’Associazione nazionale per la bonifica, sono fondamentali per sensibilizzare il territorio, proprio a partire dai più piccoli, gli adulti del futuro, che ci aiutano anche a trasferire un messaggio positivo alle famiglie”. Protagonisti della mattinata di martedì 26 aprile, alla scoperta degli impianti idraulici dell’Alto Vicentino, sono stati gli alunni delle classi prime della scuola media di Villaverla e le classi terze della scuola media di Lugo di Vicenza, a conclusione del “Progetto di educazione sul territorio e l’ambiente” promosso dal Consorzio. Da gennaio ad oggi, lo stesso Progetto si è sviluppato attraverso una serie di lezioni nei diversi Istituti scolastici del comprensorio consortile, con argomenti relativi a bonifica ed irrigazione, difesa suolo ed ambiente, nonché la corretta gestione della risorsa idrica. La giornata di martedì 26 aprile è iniziata con la visita alla Centrale idroelettrica Ziche a Zugliano (VI), prima di sette centrali alimentate dal Canale Mordini, con una produzione media di circa 100 kwh, la grande Centrale di Ponte sull’Astico, posta sulla condotta che alimenta gli impianti di irrigazione a pioggia dell’Alto Vicentino, con una produzione media di circa 550 kwh ed il sito di ricarica artificiale della falda acquifera a Madonnetta di Sarcedo, realizzato dal Consorzio nell’ambito del progetto LIFE + AQUOR promosso dalla Provincia di Vicenza e cofinanziato dalla Comunità Europea, sito nel quale, con un sistema di quattro pozzi di infiltrazione ed una trincea drenante, è possibile infiltrare in falda circa 200-300 litri al secondo di acqua derivata dall’adiacente Roggia Verlata.