I bacini di laminazione di Trissino e Caldogno sono stati lo scenario della quarta edizione de “Bonifica sotto le stelle 2016”, evento annuale organizzato da ANBI Veneto (Unione Regionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue).

L’evento ha coinvolto i 10+1 consorzi di bonifica del Veneto,  Regione del Veneto, istituzioni ed organizzazione regionali e locali.

“Si tratta di importanti lavori – commenta Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto – che Regione del Veneto e Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta stanno realizzando per la messa in sicurezza delle province di Vicenza e Padova, colpite duramente dall’alluvione di Ognissanti nel 2010.”

Il bacino di laminazione di Caldogno servirà a raccogliere per tempo le acque del Timonchio, un torrente affluente del Bacchiglione.  L’invaso si estenderà su 106 ettari e potrà contenere 3,8 milioni di metri cubi d’acqua. Il costo dell’opera si aggira sui 46 milioni di euro e sarà pronto entro settembre.

L’opera di Trissino, invece, vedrà un ampliamento delle aree golenali. Silvio Parise, Presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta: “I lavori, infatti, amplieranno le golene presenti nei territori di Trissino e Tezze di Arzignano, in modo tale da sostenere il già esistente bacino di Montebello in caso di piene straordinarie. Dopo la pulizia e messa in sicurezza dell’area in questione, in tutto 70 ettari, i lavori veri e propri possono quindi partire: verrà ingrandito il bacino esistente, esportando circa 3 milioni di metri cubi di ghiaia, e verranno alzati di 1 metro gli argini nella parte finale del bacino. Il costo è di 23 milioni di euro di cui 5 ricavati dalla vendita di materiale di scavo.” L’opera si concluderà a metà 2018.

“Sono opere che rientrano in una più ampia progettualità di interventi atti a mettere in sicurezza idraulica la nostra regione. Tuttavia, i risultati sarebbero vani se contemporaneamente alle grandi opere non si investisse anche sulla rete idraulica minore.”

  A tal proposito, i Consorzi di bonifica del Veneto hanno già pronti 123 cantieri immediatamente cantierabili per 389 milioni di euro di spesa.

 

“Dobbiamo recuperare 50 anni persi – sottolinea Romano – di mancati investimenti. Non dobbiamo aspettare un’altra alluvione per iniziare ad investire in sicurezza.”

Superato lo scoglio dei crediti verso i Consorzi di bonifica l’Assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Giuseppe Pan, è ora concentrato sulla progettualità futura: “Dal Piano Irriguo Nazionale aspettiamo circa 70-80 milioni di euro. Sono fondi che ci permetteranno di potenziare la rete irrigua e di garantire maggior sicurezza alle nostre città. Entro l’autunno saremo pronti ad intervenire.”

La sicurezza idraulica è uno dei punti chiave del Governatore Zaia. Il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti si schiera a fianco dei Consorzi di bonifica: “Sono enti che funzionano e che dimostrano operatività, creando situazioni di sicurezza e rispondendo con efficienza alle richieste del territorio. Per questo sono il nostro braccio operativo e li tuteleremo.”

 “Investire in prevenzioneconclude Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – si spende un settimo di quanto necessario per operare in emergenza. Maggior sicurezza significa maggior ricchezza.”

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