123 progetti immediatamente cantierabili per un investimento di 389 milioni di euro. Questi i numeri sulla progettualità dei Consorzi di bonifica del Veneto inseriti nella piattaforma nazionale ReNDiS-web (Repertorio Nazionale degli interventi per la difesa del suolo) di #italiasicura.

“La struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, in coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e di concerto con il Ministero delle Infrastrutture – commenta Giuseppe Romano, Presidente di ANBI Veneto (Unione Regionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) – sta lavorando alla nuova programmazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e richiede progetti cantierabili. I Consorzi di bonifica, forti del loro ruolo, sono gli unici in Veneto che ad oggi hanno predisposto un piano di azioni per contrastare il dissesto idraulico pronto a partire da subito. Si tratta di un’ampia progettualità che guarda agli interessi del nostro territorio e di chi ci abita.”

Tra le opere venete prioritarie, presentate dai consorzi, figurano l’installazione del terzo gruppo di pompaggio all’idrovora di Portesine, a Roncade (TV); la realizzazione di una GREEN BELT nella cintura periurbana di Venezia; i lavori di sistemazione idraulica del bacino Crespino nel rodigino; l’adeguamento dello scolo e dell’impianto idrovoro ‘Cappuccini’ a salvaguardia abitato di Monteforte d’Alpone (VR); scolmatore di piena Rogge Piazzola, Marina, Porretta e Barcarolo in comune di Piazzola sul Brenta (PD); il riassetto idraulico del bacino Montà Brusegana a Padova; l’interconnessione idraulica tra i bacini della bonifica Cavariega e Gorzon Superiore, Frattesina e Adige per lo smaltimento delle piene della bassa padovana, evitando la diversione del Fratta in Adige; la sistemazione del collettore padano polesano da conca di Volta Grimana a chiavica emissaria, nel Delta del Po; l’adeguamento del canale Loncon nel Veneto Orientale; la messa in sicurezza idraulica del fiume Tartaro, presso i comuni di Isola della Scala, Erbè, Nogara e Gazzo Veronese (VR); interventi per la messa in sicurezza e la salvaguardia strutturale del canale LEB (Lessinio Euganeo Berico).

 

La struttura di missione #italiasicura realizzerà quindi un Piano nazionale di prevenzione e di contrasto al dissesto per gli anni 2015-2020, con l’apertura dei primi cantieri entro l’anno, secondo priorità di intervento.

 

Il Piano finanziario ipotizzato prevede un investimento di circa 7 miliardi in 6 anni, sarà sostenuto con la programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 e con risorse provenienti da fondi strutturali europei.