CLIMA PAZZO. Le paure del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta per i dati di pozzi e risorgive
La siccità ha prosciugato 300 milioni di metri cubi. In due mesi caduti solo 9 millimetri di pioggia contro i 250 della media.

«Al Centro idrico di Novoledo livello sotto di quasi 4 metri e mezzo» “L’estate che non c’è” scriveva il Giornale nell’agosto 2014, quando sul Vicentino pioveva come in un monsone indiano. Questo invece è l’inverno che non c’è. Perché di acqua e di neve in questo clima balordo non c’è traccia. Parla la quantità di pioggia caduta a dicembre, anche senza la registrazione delle centraline meteo: zero.

Per capire perché il Consorzio di bonifica Alto Pianura Veneta e la Coldiretti cominciano a dare segni di nervosismo facciamo due conti. La quantità media di pioggia che cade tra novembre e dicembre sul Vicentino è (era?) di 250 millimetri (misurata negli ultimi 30 anni): la misura di novembre­/dicembre 2015 è di 9 (nove) mm. Tutti caduti tra l’altro in novembre.

Spiega Gianfranco Battistello, direttore del Consorzio Alta Pianura Veneta: «I dati del Centro idrico di Novoledo parlano chiaro, così a darci grandi preoccupazioni oggi sono i livelli delle falde. In quella che usano come misura standard a Caldogno siamo arrivati a 50,42 metri, contro i 54,68 dell’anno scorso. E cioè una differenza di ­4,56 metri».

Non sarebbe neanche un dato drammatico, se non fosse che le previsioni per le prossime settimane non lasciano grandi speranze: piogge e neve non si vedono.  La siccità ha prosciugato 300 milioni di metri cubi. E se non si sblocca l’anticiclone che sta sequestrando il cielo sopra mezza Europa, continuerà così. «Oggi sotto il primo strato di sabbia, ghiaia e terra di tutto il territorio vicentino ci sono 300 milioni di metri cubi di acqua in meno ­ dice Battistello ­.

E se per gli acquedotti dell’acqua potabile ci sono meno problemi perché pescano in profondità, la situazione diventa critica per le risorgive. Da cui oggi esce il 10 per cento dell’acqua che usciva prima. Dal Centro idrico ci hanno detto che il pozzo di riferimento perde 2 centimetri di acqua al giorno. Che succede se non piove nei prossimi mesi?». Facile: 60 centimetri persi in un mese, 120 in due, falda a 49,20. Vicino al record negativo del 2003, anno pessimo per la falda berica con un picco negativo pari a 48,44 metri. E decisamente peggio dell’aprile 2012 quando il livello è sceso a 50,18 metri sul livello del mare.

Se non piove e le falde calano, le risorgive non si alimentano. E sono soprattutto loro e la neve che alimentano i fiumi che servono per i bacini e le irrigazioni. «Se tra gennaio e febbraio non piove e non nevica, sono guai. E teniamo presente che per la neve non c’è molto tempo utile, perché quella che a volte cade più avanti, in marzo, si scioglie prima. Per fortuna siamo in un periodo di riposo per i campi, fossimo nella fase irrigua chissà cosa succederebbe».

Senza contare che «la mancanza d’acqua porta anche problemi ambientali, alla fauna e agli ecosistemi» dice sempre il direttore del consorzio. Spera tanto nella pioggia anche Martino Cerantola, presidente della Coldiretti vicentina. Non tanto per i campi di oggi ancora a riposo ma per quelli di domani, quando inizieranno semine e fioriture. «Prevedono un gennaio asciutto? Mi auguro prospettive migliori ­ dice ­. Per le colture in atto non dico che ci sono difficoltà adesso, caso mai qualche rischio. Ma se non arrivano le piogge qui e la neve in montagna, in estate sarà dura. Oltre che in primavera dove potrebbe influire sulle fioriture delle piante da frutto, sui vigneti ma anche compromettere i cereali autunno­invernini». Ma l’inverno che non c’è potrebbe creare un altro problema ai coltivatori, spiega ancora Cerantola: «Dovrebbe essere più freddo, ma il freddo non si vede. E freddo e neve servono alla disinfestazione naturale del terreno, dove eliminano i microrganismi più dannosi. Con queste temperature ne resteranno molti di più e poi eliminarli in primavera ed estate sarà molto più difficile. E anche sicuramente più costoso».

 

Il Giornale di Vicenza