Il 14 dicembre, circa 1.5 milioni di consorziati sono chiamati a rinnovare le assemblee dei Consorzi di bonifica nei 497 seggi designati in Veneto. Le nuove assemblee saranno composte da 20 consiglieri eletti per ogni comprensorio di bonifica, ai quali si aggiungeranno 3 sindaci (eletti dall’assemblea dei sindaci del rispettivo comprensorio consortile), un rappresentante della Regione e uno per ogni Provincia interessata. L’assemblea eleggerà in seguito il Presidente del Consorzio ed il Consiglio di Amministrazione. Gli organismi resteranno in carica fino al 2019.

Andrea  Crestani, Direttore di Unione Veneta Bonifiche: “A distanza di cinque anni dall’importante riordino e conseguente riassetto territoriale dei Consorzi di bonifica, avvenuto per mano della L.R. 12/2009, i Consorzi hanno generato un risparmio complessivo di risorse pari a 5 milioni di euro l’anno. Merito di una gestione efficiente, hanno dimostrato con forza il loro ruolo che qualcuno pensava essere inutile invece che strumento indispensabile per la difesa idraulica del territorio e per la gestione della risorsa idrica.”

I Consorzi hanno investito sul territorio circa 130 milioni di euro all’anno derivanti dai contributi consortili, proprietari di terreni e immobili, per la manutenzione idraulica di 18 mila km di canali ai quali se ne aggiungono altri 8 mila km per l’irrigazione.

Inoltre, i Consorzi di bonifica sono impegnati nella realizzazione di opere in concessione regionale, con un investimento, nel 2014, pari a 34 milioni di euro.

Crestani ricorda che gli eventi meteorici straordinari e continui che hanno interessato la nostra regione in questi ultimi 5 anni hanno messo in luce gli evidenti cambiamenti climatici ma soprattutto l’eccessiva urbanizzazione attuata sul nostro territorio, che ha visto, dal 2010, un’impermeabilizzazione pari a 4950 ha all’anno di superficie agricola (S.A.U.), generando la necessità assoluta di creare opere di compensazione idraulica. “Serve ora un grande sforzo per accelerare e sburocratizzare la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico, a partire dallo sblocco del Patto di Stabilità, per rendere disponibili risorse immediate per dare una forte risposta all’annoso problema della sicurezza idraulica. Le grandi opere produrranno certamente un impatto significativo sulla mitigazione del rischio idraulico e del rischio alluvioni, ma non ci si può scordare che di pari passo non può mancare la necessaria manutenzione sulle reti idrauliche minori, oltre che ad un intensa attività a favore delle aree urbane sempre più interessate da allagamenti frequenti dovuti all’eccesso di urbanizzazione. In questo, i Consorzi possono giocare un ruolo da protagonisti.”

Ai contribuenti, aventi diritto al voto, è stata inviata a casa una comunicazione indicante la data, il seggio dove votare, la fascia di appartenenza, oltre alle indicazioni contenenti le modalità di svolgimento delle elezioni.

I Consorziati sono divisi in 3 fasce, in base all’entità della contribuzione. Il voto è attribuito a liste di candidati concorrenti nell’ambito di ciascuna fascia di rappresentanza e si possono esprimere fino ad un massimo di 3 preferenze.

Tutte le informazioni si possono trovare anche nei siti dei Consorzi di bonifica, o nella sezione “Elezioni” di www.bonifica-uvb.it.